Ritratto di donna sconosciuta

Ritratto di donna sconosciuta

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Published: 07/02/23

Format: Brossura

ISBN: 9791259851246

PERDERSI NEI LABIRINTI DI MUSEI E GALLERIE D’ARTE. INCIAMPANDO IN QUALCHE CADAVERE

di BARBARA MONTEVERDI

Cresciuta tra gallerie d’arte, mercanti, critici e pittori, potrei mai non amare un giallo che inizia con la vendita (certamente non limpidissima) di un quadro di Van Dyck? E che prosegue con tele di ispirazione impressionista esposte in una galleria di Bordeaux? Potrei, se fosse scritto male, ma Daniel Silva ha un linguaggio ironicamente potente e il suo traduttore lo segue (anticipa?) a ruota. Di conseguenza, eccomi agganciata dopo neanche venti pagine.

La vicenda è complessa, abitata da spie ed ex spie di mezzo mondo riciclate nel campo dell’arte, alcune per copertura altre – forse – per sperimentare nuove emozioni trafugando dipinti o sbugiardando falsari. Si viaggia da Venezia a Parigi, da Bordeaux a Londra e New York, si imparano parecchie cose su come gli esperti valutano e attribuiscono opere ad autori veri o presunti.

Bene, è chiaro che questo libro è rivolto in modo inequivocabile a chi frequenta musei e ha un interesse in tale ambito, caso contrario potrebbe non apprezzare appieno lo svolgimento delle vicende, che sono intrigantissime ma rischiano di tediare chi non “mastica” Pinacoteche.

Insomma, il recensore consiglia la lettura alle anime artistiche, non agli amanti dei gialli d’azione o del noir da fiato sospeso e neppure ai cinici che trovano poco credibile che uno 007 israeliano parli correntemente sei o sette lingue (dialetto veneto compreso), sia abilissimo sia nell’uso di tavolozza e pennello che nelle arti marziali, abbia un gusto impeccabile nella scelta di abiti, cibi e donne e possieda intelligenza e cultura decisamente sopra la media (oltre a condividere parte della sua vita con una moglie giovane e meravigliosa e un paio di gemelli brillanti come diamanti).

Io ci credo, anche se preferirei un eroe appena appena più alla portata di noi umani.

Al contrario di quanto richiesto da Chiara, Gabriel appese i due Modigliani nella loro camera da letto e poi riparò nuovamente nella sua vita tranquilla e comoda di semipensionato. Portava i bambini a scuola tutte le mattine alle otto e li andava a riprendere alle tre e mezzo (…). Leggeva libri corposi e ascoltava musica sul suo nuovo stereo inglese. E, se gli andava, dipingeva. Un Monet un giorno, un Cézanne quello successivo, una straordinaria reinterpretazione dell’Autoritratto con l’orecchio bendato di Vincent che, non fosse stato per la tela e la tavolozza moderne di Gabriel, avrebbe infiammato il mondo dell’arte.

Un tantino sopra le righe, vero? Così come lo è lo spessore del libro: 496 pagine sono davvero parecchie quando l’azione va al rallentatore e una maggiore asciuttezza avrebbe giovato al racconto (e al paziente lettore), ma il libro si legge bene, la scrittura è spigliata, le faccende tecniche spiegate con leggerezza e si arriva alla fine senza il fiatone. Forse un po’ distratti, ecco, qua e là.

Il finale provvede a richiamare tutta la nostra attenzione con i dovuti (e sospirati) colpi di scena e si chiude il libro con la certezza che il mondo dell’arte sia un caleidoscopio su cui è piacevole poggiare gli occhi, ma certamente non le finanze.

TRAMA

Gabriel Allon, spia leggendaria e raffi nato restauratore, ha lasciato i servizi segreti israeliani e si è trasferito a Venezia, l’unico luogo in cui si sente in pace con il mondo. Chiara, la sua bellissima moglie, si occupa della Tiepolo Restauri, i loro due fi gli frequentano una scuola elementare del quartiere, e lui trascorre le giornate passeggiando tra calli e vicoli della città, deciso a lasciarsi alle spalle una volta per tutte i demoni del suo tragico e violento passato. Ma quando una vecchia conoscenza, l’eccentrico commerciante d’arte londinese Julian Isherwood, gli chiede di indagare sulle oscure circostanze che hanno portato alla riscoperta di un antico dipinto che poi è stato venduto per una cifra astronomica, Allon finisce per ritrovarsi coinvolto in un mortale gioco del gatto e del topo in cui nulla è ciò che sembra. Ben presto scopre che l’opera in questione, il ritratto di una donna non identificata attribuito al fiammingo Antoon van Dyck, è quasi certamente un falso eseguito con diabolica maestria. Per trovare la persona che l’ha dipinto, e portare alla luce una frode multimilionaria ai vertici del mondo dell’arte, l’ex spia mette in scena uno degli inganni più elaborati di tutta la sua carriera. Per riuscirci, però, deve trasformarsi nell’immagine speculare dell’uomo che sta cercando: il più grande falsario che il mondo abbia mai conosciuto.

Traduzione: Seba Pezzani

Ascolta l’incipit letto da Barbara:

4.0Overall Score

Ritratto di donna sconosciuta

PERDERSI NEI LABIRINTI DI MUSEI E GALLERIE D’ARTE. INCIAMPANDO IN QUALCHE CADAVERE di BARBARA MONTEVERDI Cresciuta tra gallerie d’arte, mercanti, critici e pittori, potrei mai non amare un ...

  • Trama
    4.0
  • Suspense
    3.5
  • Scrittura
    4.5

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