Oscuri resti

Oscuri resti

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Published: 05/07/2022

Format: Brossura

ISBN: 9788807035029

LA FILOSOFIA NON SALVA LA VITA, MA LA MENTE SI

di BARBARA MONTEVERDI

“A proposito di libri, sono passato dalla tua scrivania. Non ho visto i soliti volumi, tipo il codice penale o il codice del traffico.” Laidlaw  quasi sorrise. “Hai visto Unamuno, Kierkegaard e Camus.” “Vuoi ricordarci che hai studiato all’università?” “Ho lasciato dopo un anno, non è una cosa di cui vantarsi.” “Allora perché ce li hai?” “Noi sappiamo come finisce un crimine”, spiegò Laidlaw “Con un cadavere, e forse con un processo e una condanna. Ma dove comincia? Questa è una domanda molto più spinosa. Se riuscissimo a capire a dove ha origine un crimine, forse potremmo evitare che si commetta.” “La prevenzione dei reati esiste già.” Laidlaw scosse la testa “Non servono tanto i poliziotti come te e me, ma i sociologi e i filosofi. Ecco il motivo di quei libri.” “Mi piacerebbe vedere Socrate che pattuglia il Gallowgate quando c’è il derby dell’Old Firm.” “Anche a me. Sul serio.”

Che ci fa Jack Laidlaw in Polizia, lui che è così diverso dai suoi colleghi? Tutto, perché è diverso dai suoi colleghi. Il detective Laidlaw ha un brutto carattere, ma il suo intuito è davvero unico e, scomodo o no, risulta essere sempre la carta vincente in casi spinosi come questo: c’è un cadavere, quello dell’avvocato Bobby Carter, e una lunga lista di persone non proprio specchiate (quelle di cui si circondava il professionista) che avrebbero gradito fargli la pelle; i due principali gangsters della città sono pronti a scatenare una guerra cogliendo la scintilla di questo omicidio e tocca a Laidlaw disinnescare il meccanismo esplosivo.

C’è tutta l’atmosfera “alla Marlowe” in questo noir a quattro mani, ma con un’impronta filosofica che rende il nostro detective molto particolare. Creato da William McIlvanney, il personaggio è stato ripreso dopo la morte dell’autore, quando Ian Rankin ha accettato l’onere e l’onore di completare l’ultimo romanzo, rimasto incompiuto, del collega scomparso. Il risultato è un racconto denso, ben equilibrato, cupo e dinamico di cui, se fosse un film, diremmo senz’altro che ha una fotografia splendida.

Volete qualche altro motivo per leggerlo? E’ scritto maledettamente bene e chi ama il genere anni ’50 troverà moltissimi riferimenti ai classici del giallo/noir che hanno fatto la storia d’America. Solo che qui siamo a Glasgow, in Scozia (sorpresa!) e non a New York o a Chicago e i detectives alternano tazze di the all’amato whisky. E Glasgow è una sorta di paesone in cui ci si conosce, forse non proprio tutti ma molti sì, così ciò che si combina viene a galla se si hanno gli occhi per vedere. Laidlaw ha lo sguardo e la testa giusti, oltre ai suoi amati classici di filosofia spesso chiusi in un cassetto della scrivania, ma non per questo la vita gli risulta più lieve.

Ci piacerebbe che Rankin adottasse questo personaggio e lo accompagnasse nella sua presumibilmente lunga vita, magari rasserenandolo un po’ e aiutando chi lo circonda a volergli bene. Perché lo merita. Perché è “un pezzo unico in mezzo a una produzione di massa.” E se lo dice il suo collega, possiamo credergli.

TRAMA

Glasgow, 1972. L’avvocato Bobby Carter ha lavorato troppo a lungo per le persone sbagliate. Adesso è morto, e non per un incidente. Chi è il colpevole tra i suoi molti nemici? La reputazione del detective Jack Laidlaw lo precede. In commissariato tutti sanno che è un battitore libero, con un pessimo carattere. Non fa gioco di squadra, è taciturno e inadatto a qualsiasi convenevole, ma ha un sesto senso infallibile: intuisce subito cosa succede in strada. Il suo capo imputa la morte di Carter ai soliti regolamenti di conti tra bande rivali, ma è davvero così semplice? Mentre i due principali gangster di Glasgow si preparano a una guerra, Laidlaw dovrà scoprire chi ha ucciso Carter prima che la città si trasformi in una polveriera. Con l’invenzione del detective-filosofo Jack Laidlaw, William McIlvanney ha cambiato il genere giallo, dando vita al tartan noir. Il testimone passa ora al suo principale erede, Ian Rankin, in un incontro di fuoriclasse, un noir fulminante che scava nei bassifondi dell’anima fin dentro ai recessi più oscuri.

Traduzione: Alfredo Colitto

Ascolta l’incipit letto da Barbara:

 

5.0Overall Score

Oscuri resti

LA FILOSOFIA NON SALVA LA VITA, MA LA MENTE SI di BARBARA MONTEVERDI "A proposito di libri, sono passato dalla tua scrivania. Non ho visto i soliti volumi, tipo il codice penale o il codice del ...

  • Trama
    5.0
  • Suspense
    5.0
  • Scrittura
    5.0

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