La nostra consueta classifica per i nostri lettori anche quest’anno riserva tantissime sorprese, a cura della grandissima Antonia Del Sambro … Se non l’avete già vista su Youtube (Link) o se non volete vederla ma volete gustarvela leggendo, questo articolo fa per voi:

Al 10° posto:

CIAO CIAO COMMISSARIO di Giacomo Faenza, Mursia Editore

Il primo esordiente con il botto è proprio lui. Approdato dal cinema alla scrittura come si scivola sul ghiaccio senza farsi male, bruciando tirature e presentandosi ai lettori con un giallo frizzante, ironico e che fa da biglietto da visita perfetto per altre pubblicazioni. Noi lo aspettiamo…intanto…benvenuto Giacomo!

9° posto:

I SANTI D’ARGENTO di Giancarlo Piacci, Salani Editore

Anche lui un esordiente, ma di quelli che con i libri ci lavorano ogni giorno. Libraio e amante della lettura è approdato anche lui in tutte le librerie con il suo giallo urban adattando linguaggio e stile all’idea primaria. Conoscendo l’autore non gli è passato affatto per la testa che stesse inventando un nuovo stile e un nuovo linguaggio, eppure è così. E se n’è accorto anche Zerocalcare tanto da regalargli una bellissima copertina. Ne facciano tesoro tutti quelli che a lui si ispireranno dopo aver letto il libro, tanto allo scrittore librario non dispiacerà affatto!

All’ 8° posto:

PROMEMORIA PER IL DIAVOLO di Paolo Regina, SEM Editore

Nella vita di ogni autore c’è sempre “il libro della maturità”, e non importa che poi i successivi scritti possano essere anche migliori o più articolati, c’è sempre un momento in cui chi legge da tanto lo stesso scrittore comprende, percepisce, che qualcosa in lui è cambiato, che lo stile e il linguaggio si sono affinati, che la trama è indefinibile perché è la somma di tanti lavori già scritti, cancellati, riscritti e ripensati.  Promemoria per il diavolo è questo: è la raggiunta maturità autoriale espressa nelle mille sfaccettature del libro che non è un thriller e non è un giallo e a ben vedere non è neppure un poliziesco classico, ma la ricetta perfetta del cocktail perfetto da offrire al lettore. E quindi, grazie Paolo, lo gradiamo molto!

7° posto:

Ezio Gavazzeni con LA FURIA DEGLI UOMINI, Mursia Editore

Nel trentesimo delle stragi siciliane l’autore regala ai lettori una ricostruzione attenta dei fatti, partendo dallo studio delle sentenze, passando attraverso la “trattativa Stato-Mafia, per approdare alla sparizione dell’agenda rossa di Paolo Borsellino. Un romanzo adrenalinico più interessante di un saggio e che si è meritato la prefazione di Salvatore Borsellino, fratello del magistrato ucciso e l’attenzione di molte associazioni italiane come Valeria e Agende Rosse e il premio Pegasus Cattolica, oltre a presentazioni e firmacopie in librerie e fiere del libro. Da tenere assolutamente nel proprio scaffale personale e rileggerlo di tanto in tanto perché è storia contemporanea italiana travestita da thriller poliziesco.

Al 6° posto:

OMBRE SUL NAVIGLIO di Rosa Teruzzi, Sonzogno Editore

Siamo arrivati al volume 6 della fortunata serie I delitti del Casello che vedono come protagonista indiscussa la fioraia Libera, creata dalla penna ispiratissima della Teruzzi. Libro dopo libro, avventura dopo avventura, Libera è entrata nel cuore e nella mente di tutti i lettori che l’hanno ribattezzata “la miss Murple del Giambellino”.  Originale, intuitiva, caparbia, volitiva, tenace e fragile insieme non si può non adorarla, tanto che quando manca in libreria poi tra le community dei lettori ci si chiede: ma Libera quando torna? Questo ultimo romanzo della serie non fa eccezione. È stato atteso, amato, prestato e regalato, perché è letteralmente stupendo come tutti i precedenti. E chi ancora non lo avesse regalato, corresse ai ripari perché poi rischia di non trovarlo più. Brava Rosa! Brava brava. 

A metà classifica, 5° posto, si piazza:

E’ L’UMIDO CHE AMMAZZA di Filippo Venturi, edito da Mondadori

Fin dal suo romanzo di esordio Il tortellino muore nel brodo Venturi ha abituato i suoi lettori a una scrittura brillante, a una ironia fatta con maestria pura e che ha riportato, grazie proprio al suo talento, la dark comedy ad avere una nuova vita tra i lettori italiani. Ma in questo ultimo lavoro della serie, che arriva dopo Gli spaghetti alla bolognese non esistono Filippo si supera e fa anche di più. Forse per l’argomento trattato (la Pandemia che ha sconvolto e stordito tutti), forse per una ulteriore maturità acquisita come scrittore, il linguaggio autoriale si sdoppia e si adatta ai vari capitoli e alle varie pagine e pur mantenendo a tratti la leggerezza e l’ironia che lo contraddistingue sa anche mutare piano e diventare essenziale, asciutto e contemporaneo quando c’è da parlare di qualcosa di così impetuoso e inaspettato come un pericoloso virus. Insomma, Filippo Venturi è una conferma. Scopritelo, leggetelo, regalatelo. Anche la sua intera trilogia se volete…chi la riceverà ve ne sarà grati!

4° posto, ad un passo dal podio:

L’OSSO DEL CUORE di Valentina Santini, edito da E/O

E siamo giunti a un’altra esordiente di gran classe. E sì perché Valentina in realtà arriva da lontano, dalla scrittura cinematografica, dai libri per ragazzi e dalla narrativa classica e quindi anche se questo è il suo noir di esordio quel talento, quella scrittura “impressionante” che ha solo lei hanno incantato ancora una volta i lettori in una storia di amore, speranza, amicizia e crudeltà umana verso gli ultimi, i più fragili, le persone che la società (in questo caso un regime militare) considerano inutili e quindi da emarginare, anzi peggio, da confinare e magari dimenticarsene. Un romanzo potente che vi farà piangere e arrabbiare e vi terrà con il fiato sospeso esattamente come succede a tutti i protagonisti di questa incredibile storia. L’osso del cuore è il romanzo/film del 2022 e dopo che lo avrete letto concorderete con me. (ne sono certa!)

Medaglia di bronzo, per il 3° posto:

IL MOSTRO di Alessandro Ceccherini, edito da Nottetempo

E va a lui la medaglia dell’esordiente più amato, letto, googlato, intervistato e con vendite da capogiro, che ha incuriosito e appassionato perfino Rai Cultura. Il Mostro è un noir che alterna con eguale precisione fatti realmente accaduti e fiction affascinante, personaggi esistiti e comparse inventate, efferati delitti di cronaca vera e atti di violenza immaginari. Il mix è vincente. La contaminazione regge. Il romanzo letteralmente si divora. Ceccherini non è solo bravo a raccontare ma a creare immagini lucidissime. Il sangue, le armi, i rapporti intimi, gli indumenti indossati dai protagonisti, la campagna toscana: tutto è descritto con la penna del grande narratore che oltre ad avere ben presente la storia in testa possiede anche conoscenza e padronanza di quello che vuole raccontare. Da leggere ASSOLUTAMENTE!

2° posto:

NEL NERO DEGLI ABISSI di François Morlupi, Salani Editore

Qualche tempo fa avevo scritto di tenere d’occhio “questo ragazzo” perché ci avrebbe dato molte soddisfazioni a noi lettori di genere, ora ribadisco il concetto dicendo che bisogna tenere d’occhio François perché non ne manca una. Finalista a contest importanti, amato e rispettato dagli addetti ai lavori con la stessa intensità con cui lo amano e lo rispettano i suoi lettori, dalla penna brillante e il linguaggio easy che rende il suo stile unicissimo, anche per questo 2022 si è imposto con l’ultimo capitolo della serie del commissario Ansaldo. E i lettori allora ritrovano personaggi e location già conosciuti e amati nel precedente lavoro ma con il tocco in più del cupo che l’autore decide di non lesinare perché quello di cui vuole davvero parlare è l’animo umano, il modo in cui si può perdere, il modo in cui può fare male. Il risultato è terrificante, di quel terrificante che lascia chi legge senza fiato e che rende la narrativa di genere meritevole di essere letta proprio da tutti. 

And the winner is:

FUOCO di Enrico Pandiani, Rizzoli Editore

Una delle ultime volte che mi sono trovata a parlare e a presentare Enrico lui si schermiva da tutti i miei complimenti con la modestia tipica di tutti i grandi. Ora dopo aver conquistato lo Scerbanenco 2022 con il suo intenso e ineguagliabile Fuoco forse mi darà ragione perché a pensare che è uno dei nostri talenti più importanti e inconfutabili lo dicono in tanti, compresi i giurati dell’importantissimo premio letterario. Quello che conta sul serio, però, al di là dei giusti riconoscimenti è che questo romanzo prende il lettore allo stomaco, poi gli arriva al cuore e infine alla mente perché Pandiani non sbaglia nulla. Una Torino inedita e potente come non mai, personaggi di una intensità assoluta e un progetto di storia il cui fascino rimarrà unico nella nostra narrativa di genere, almeno per i prossimi anni, almeno fino a che Enrico non deciderà di regalarci un’altra storia, un’altra emozione, un altro capolavoro come questo. Perché Fuoco è un capolavoro. Punto. 

E dopo questo punto noi vi auguriamo un buon inzio d’anno, insieme a tante letture. Continuate a seguirci e diteci se condivedete o meno questa classifica.

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One thought on “La nostra classifica 2022

  1. Sarah Cole ha detto:

    risultato è terrificante

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