L'inferno degli eletti

L'inferno degli eletti

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Published: 02/12/2022

Format: Brossura

ISBN: 9791280575197

DOLORE, DOLORE, DOLORE. E, FORSE, UN RAGGIO DI SOLE.

di BARBARA MONTEVERDI

Ruvida e salace, Cristina Brondoni fin dall’inizio di questo thriller ci squaderna tutta una serie di situazioni tossiche e seriamente disturbanti, soprattutto perché fanno parte del mondo che ci circonda e qui, con gli occhi puntati sulle parole messe in fila con precisa determinazione, non possiamo volgere lo sguardo altrove fingendo che tutto sia normale.

L’ispettore Enea Cristofori, vecchia conoscenza difficile da dimenticare, è stato appena riammesso in servizio dopo un periodo di sospensione per riprendersi da uno shock post traumatico che lo ha reso più incontrollabile del solito e si trova alle prese con un numero crescente di casi di violenze domestiche, soggiogamento psicologico da parte di una setta pseudo new age, induzione alla prostituzione e compagnia bella (si fa per dire, visto che la compagnia è veramente orrenda).

L’autrice non ci risparmia nulla (e fa benissimo), calandosi nei panni del suo protagonista con una empatia e una disinvoltura poco comuni: è come se si sentisse meglio nell’interiorità di un uomo molto tormentato che in una qualsiasi delle vittime presenti nel racconto. Forse perché Cristina Brondoni non ha proprio l’aria di chi subisce e probabilmente preferirebbe scuotere le anime fragili affinché reagiscano, piuttosto che descriverle.

Chiusa la porta, Monica si lasciò cadere sul divano di fianco a Pierluca, che appariva teso. Gli posò una mano sul collo, ma lui reagì scostandosi rabbioso. –Si può sapere cosa hai raccontato in ospedale? – Monica lo guardò smarrita. Rifletté prima di rispondere, ma non le venne in mente niente di particolare. Le era stato chiesto come si fosse procurata la frattura e lo aveva detto: era caduta. Non aveva aggiunto altro, solo che era scivolata. Provò a spiegarlo al marito, ma lui non volle sentire ragioni. –Sei la solita scema! Avrai piagnucolato come una donnetta per farti consolare! Perché è questo che vuoi! Basta sfiorarti e vai per terra come un sacco di patate! –

L’inferno è qui e lotta insieme a noi, insomma. Ma non si pensi che il racconto sia monocorde: i casi seguiti dall’ispettore Cristofori sono vari e si alternano capitolo dopo capitolo, strettamente intrecciati alla complicata (e insoddisfacente) vita privata di un uomo che sta cercando se stesso e il suo posto in un mondo che non riesce a indossare decentemente. Anche il suo sguardo su una Milano nebbiosa e fredda è distante, quasi estraneo, non si sofferma mai su un angolo caratteristico, osserva e passa oltre velocemente e senza commenti, come viaggiasse su un treno e vedesse sfilare i paesaggi senza aver tempo di trattenerli nella mente.

Intanto, spariscono donne, altre approdano in ospedale per curare un corpo spezzato mentre l’anima resta a brandelli, altre ancora elemosinano amore senza trovarne a sufficienza dentro di sé per riportare in superficie un po’ di autostima.

Questo thriller si trasforma in fretta in un (utilissimo) manuale per apprendere cosa non fare quando ci sentiamo vulnerabili e a fidarci delle nostre intuizioni, per quanto lievi e astratte appaiano in un primo momento.

Sotto la spinta di una sacrosanta indignazione, Cristina Brondoni permette però ai dialoghi di essere spesso troppo prevedibili e sebbene rappresentino senz’altro la realtà dei fatti, sembrano un po’ troppo tagliati con l’accetta: il cattivissimo maltratta la vittima sacrificale, che si sottomette con le parole e le azioni. Forse, un maggiore approfondimento dei percorsi mentali e psicologici del carnefice avrebbe dato più spessore al racconto, che in ogni modo coinvolge moltissimo e stimola rabbia e ribellione in noi, spiriti pragmatici ed egualitari.

Ammetto che, a tratti, ho fatto fatica a proseguire la lettura, soprattutto quando negli abusi fisici e mentali vengono coinvolti minori, ma l’autrice non si sofferma mai più dell’indispensabile su scene scabrose, lascia piuttosto che sia la nostra mente a completare il quadro della situazione e forse è proprio questo che rende davvero difficile superare alcuni passi.

Libro feroce che non fa sconti a nessuno, è spiazzante ma in qualche modo educativo  (leggere la nota finale è fondamentale), si affronta un thriller e si entra nel mondo misterioso delle dinamiche familiari, del proprio io, dei pensieri che teniamo codardamente nascosti nell’ultimo cassetto della mente. E’ ora di fare pulizia, di aprire le finestre, via la polvere: aria! aria!

Un grazie a Cristina Brondoni, severa e coraggiosa.

TRAMA

Milano. L’ispettore Enea Cristofori è stato sospeso dalla polizia. La situazione non ha fatto che peggiorare il suo già provato equilibrio emotivo e la psicoterapia che è costretto a seguire per poter riprendere il lavoro non ne migliora l’umore. Stanca di un paziente riottoso, la psicologa con cui ha fatto decine di sedute firma il certificato per il reintegro. Tornato in questura dopo mesi, Enea ritrova il collega e amico Gabrio Corso e Sara Sisti, commissaria nonché suo amore inconfessato. Sullo sfondo di una città in cui violenze domestiche e tentati omicidi continuano ad aumentare, il cadavere di una donna viene rinvenuto nella Darsena. Inaspettatamente, Enea si ritroverà a lavorare gomito a gomito proprio con la psicologa che lo ha avuto in cura e con la quale non ha mai avuto un buon rapporto. Una sera, la donna lo chiama allarmata perché non riesce a rintracciare Sonya, sua sorella. Enea si accorge che la ragazza potrebbe essere scomparsa. E non volontariamente. Da lì a poco, i poliziotti fanno una scoperta agghiacciante: Sonya è finita in una setta. Enea decide di usare i suoi problemi personali per infiltrarsi nel gruppo. La setta lo accoglierà a braccia aperte.

Ascolta l’incipit letto da Barbara:

4.7Overall Score

L'inferno degli eletti

DOLORE, DOLORE, DOLORE. E, FORSE, UN RAGGIO DI SOLE. di BARBARA MONTEVERDI Ruvida e salace, Cristina Brondoni fin dall’inizio di questo thriller ci squaderna tutta una serie di situazioni ...

  • Trama
    5.0
  • Suspense
    5.0
  • Scrittura
    4.0

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