Il caso Alaska Sanders

Il caso Alaska Sanders

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Published: 23/05/2022

Format: Brossura

ISBN: 9788834610572

IL CASO JOEL DICKER, UNO SCRITTORE CHE CONQUISTA E DIVIDE

Dopo “La verità su Harry Quebert”, che mi ha conquistato lasciandomi sul fondo della gola (e della penna) un “ma…”, posso affermare che ho divorato le 600 pagine e oltre de “Il caso di Alaska Sanders” ma quel “ma…” non sono riuscito ad estirparlo. E fare questa recensione è una delle prove più dure che abbia potuto sostenere fino ad ora. Perché è un romanzo che ho amato, ma che non mi ha convinto fino in fondo.

La trama è avvicente, tutti questi salti temporali (meno male che sono specificati) potevano rendere ancora più ostica la lettura ma invece lo scrittore svizzero riesce ad amalgamarli con il giusto ritmo, senza farti perdere il filo della storia principale. Protagonista, come nel romanzo di Harry Quebert, lo scrittore, ormai di fama mondiale (e chi più lo tiene) Marcus Goldman.

Il protagonista, in questo romanzo è diventato un completo alter ego dello scrittore Dicker, lungo tutto il romanzo non fa altro che raccontarci il precedente successo editoriale (Ndr: La verità sul caso Harry Quebert), la forse necessità di scrivere un romanzo che parli dei Goldman di Baltimore e l’indecisione se scrivere un romanzo su Alaska Sanders. Il che lo rende molto autoreferenziale, fino ad arrivare al punto che immagini che Goldman sia la proiezione di Dicker.

Lo scrittore conosce bene i meccanismi del thriller turn-page, li sa mettere in atto e questo bisogna ammetterlo è una grandissima qualità di Dicker. A differenza della sua precedente opera qui, l’autore, dispone tutte le pedine in modo che il lettore possa giungere al colpevole (trovato) ma non riesce a giungere al movente … Qui Dicker dispiega veramente armi di distrazione stupefacenti.

La narrazione è costellata principalmente da dialoghi (fatti molto bene, punto di merito del romanzo) e certe ingenuità che alle volte lasciano perplesso il lettore, come il miglior ristorante italiano “Il salumaio” di via Montenapoleone a Milano … beh forse qualcosa ce lo diceva che se veniva in Italia trovava il miglior ristorante italiano, come penso, in egual maniera, che se vado in Francia avrò molte probabilità di trovare il miglior ristorante di cucina francese.

Altra piccola ingenuità che ho riscontrato nel romanzo è l’impatto di Alaska nel suo entourage a Mount Pleasant, mi spiego meglio… Alaska Sanders è Miss New England, non è Miss Universo ma non penso che sia una bellezza così banale che non si noti in un paesino dove sulla stessa via ci sono ferramenta, alimentari e bar … Durante la prima parte (anche oltre) questa caratteristica non viene messa in risalto con la giusta enfasi, a tal punto da far diventare Alaska una ragazza come tante, gentile e disponibile, quasi senza ambizioni… cosa un po’ ingenua non utilizzare la sua bellezza come escamotage narrativo per cambiare le carte in tavola.

Alaska Sanders è una Laura Palmer senza David Lynch, è un personaggio bidimensionale all’interno di una cerchia di personaggi tridimensionali, con i loro limiti, le loro colpe … e le loro sfortune; bisogna ammetterlo che uno in particolare è una calamità per le sventure. E tutte coinvolgono lui …

Avevo il blocco del lettore quando decisi di affrontare il tomo Dickeriano e mi ha aiutato e questo è un merito dello scrittore che riesce a raggiungere tutti, indistintamente. Riesce a coinvolgerti in una lettura serrata, la verità contro le parole … Si vuole sapere che cosa è successo ad Alaska Sanders. Alla fine tutto torna, come fanno i grandi maestri del genere … Alla fine ogni cosa riprende il suo posto e si chiude il romanzo con una certa soddisfazione.

TRAMA

Aprile 1999, Mount Pleasant, New Hampshire. Il corpo di una giovane donna, Alaska Sanders, viene ritrovato in riva a un lago. L’inchiesta viene rapidamente chiusa, la polizia ottiene le confessioni del colpevole, che si uccide subito dopo, e del suo complice. Undici anni più tardi, però, il caso si ripresenta. Il sergente Perry Gahalowood, che all’epoca si era occupato delle indagini, riceve una inquietante lettera anonima. E se avesse seguito una falsa pista? L’aiuto del suo amico scrittore Marcus Goldman, che ha appena ottenuto un enorme successo con La verità sul caso Harry Quebert, ispirato dalla loro comune esperienza, sarà ancora una volta fondamentale per scoprire la verità. Ma c’è un mistero nel mistero: la scomparsa di Harry Quebert. I fantasmi del passato ritornano e, fra di essi, quello di Harry Quebert.

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4.3Overall Score

Il caso Alaska Sanders

IL CASO JOEL DICKER, UNO SCRITTORE CHE CONQUISTA E DIVIDE Dopo "La verità su Harry Quebert", che mi ha conquistato lasciandomi sul fondo della gola (e della penna) un "ma...", posso affermare ...

  • Trama
    4.0
  • Suspense
    5.0
  • Scrittura
    4.0

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