Un luogo giusto in cui morire

Un luogo giusto in cui morire

Genere:
Editore:

Published: 21/12/2022

Format: Brossura

ISBN: 9788867708345

E SE IL CASALE DI POMARANCE FOSSE, INVECE, IL LUOGO GIUSTO IN CUI VIVERE?

di BARBARA MONTEVERDI

Ben ritrovato Giuseppe Benassi! Avevamo già avuto il piacere di leggere Tra le tue sgrinfie e ora ecco che torna con una nuova avventura dell’avvocato Leopoldo Borrani, caustico livornese con una predilezione tutta speciale per i guai.

La storia è originale e il protagonista intriga con la sua curiosità impicciona, ma quel che è notevole in questo giallo (così come nel precedente) è la capacità dell’autore di farci sentire odori e osservare ambienti come se fossimo lì sul posto, assieme a Borrani, anzi proprio dentro di lui.

Mentre si avviava a passi veloci verso lo studio di Beccaceci, Borrani si ricordò di che razza di topaia fetente fosse quell’ufficio, dopo che il suo collega era caduto in disgrazia e si era trasferito in un laido piano terra in Scali del Corso. E come puzzava la toga di Beccaceci quella volta in cui si era scordato la sua e aveva avuto la malaugurata idea di chiedere al collega di prestargliela.

La Livorno in cui è ambientato il racconto è piovosa, nebbiosa e – a tratti – nevosa: perfetta per sviluppare nelle sue viscere una vicenda oscura, puzzolente e piena di morti più o meno accidentali, ma non è solo questo. E’ anche la città sorniona in cui una collega avvocato può essere esperta di astrologia, capace di captare i disegni segreti delle intelligenze dell’aldilà e in grado di dare una mano (a modo suo) al protagonista, affinché riesca a districarsi da un garbuglio di situazioni incresciose capaci di metterlo in guai seri.

Sulla strada si guardò attorno, come per verificare se ci fosse qualcuno che lo pedinava. Invecchiando, Borrani diventava sempre più paranoico e più superstizioso, una china che non riusciva a raddrizzare. E le due cose, paranoia e superstizione, andavano di pari passo, si alimentavano a vicenda, perché la figurazione dei nemici immaginari imponeva il ricorso a talismani, amuleti, riti apotropaici.

Complessivamente, una bella lettura, anche se con qualche sbavatura come una pagina di domande esistenziali di cui, francamente, non si sentiva la necessità. Ma non per questo la storia perde il suo spessore: superato l’ostacolo delle questioni senza risposta, il protagonista giunge in ufficio e il racconto riprende il suo passo cadenzato.

E la suspense aumenta, perché Leopoldo Borrani sarà pure un avvocato, ma se fossi nei guai ci penserei su, prima di farmi rappresentare da un cercarogne come lui! Superficiale, egoista, eterno adolescente non è che sia simpaticissimo e affidabile, al contrario del suo creatore che mi pare persona coi piedi per terra e autore dalle idee piuttosto chiare, oltre che estimatore delle bellezze della sua Toscana.

Ascolta e guarda l’incipit letto da Barbara:

 

3.8Overall Score

Un luogo giusto in cui morire

E SE IL CASALE DI POMARANCE FOSSE, INVECE, IL LUOGO GIUSTO IN CUI VIVERE? di BARBARA MONTEVERDI Ben ritrovato Giuseppe Benassi! Avevamo già avuto il piacere di leggere Tra le tue sgrinfie e ora ...

  • Trama
    4.0
  • Suspense
    3.5
  • Scrittura
    4.0

Related Posts

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *