CHI SEGUE LE ORME DI CHI
di ANTONIA DEL SAMBRO
Un orfanotrofio che ce cela misteri inquietanti è un cliché talmente inflazionato in narrativa e cinematografia che il mio approccio al libro di Miller è stato svogliato e pregiudizievole…e invece quando si ha talento e idee vincenti anche la trama più scontata diventa un giallo intrigante e a tratti un noir su cui riflettere e non poco.
C’è una giovane donna che stenta a pagare l’affitto, che tra l’altro divide con un coinquilino forse innamorato segretamente di lei senza essere ricambiato, che si può permettere solo uno scalcagnato ufficio arredato male e clienti morosi quando non diventano sfacciatamente aggressivi.
Insomma, Hazel, investigatrice privata trentenne nella sua vita sembra essere passata proprio dalle stelle alle stalle, in più sua madre spinge per farla sposare, perché a suo dire è meglio avere un marito che ti mantiene che un lavoro che dà solo insoddisfazioni e beghe.
Ma quel lavoro a Hazel piace, se lo è scelta con cura e consapevolezza; pertanto, quando nel suo ufficio arriva una ricchissima donna che le offre una macchina e parecchi soldi per indagare sulla scomparsa della sia figlioccia, alla giovane investigatrice privata non sembra il vero. Unico problema, quell’incarico è a tempo. Ovvero ha una scadenza, come i cibi in frigo e se lei non riesce a venire a capo in pochi giorni del perché è scomparsa dall’orfanotrofio sul lago la ragazza collegata alla sua nuova cliente addio a tutto.
Una corsa contro il tempo? Forse.
Più che altro una indagine in cui le vittime sono molteplici e diverse tra loro, a partire dalla stessa protagonista, vittima delle convenzioni sociali, di un mondo diventato estremamente brutale e ostile nei confronti delle donne e di ex colleghi poliziotti che fanno dell’ostruzionismo una ragione di vita.
L’orfanotrofio sul lago ha una importante chiave di lettura sociale che l’autore è bravissimo a rendere attraverso il racconto in prima persona della protagonista, una donna a cui il lettore si affeziona subito e per la quale continua a tifare spudoratamente per tutta la narrazione.
Lo stile di Daniel G. Miller è ironico, ficcante, affascinatamene descrittivo e i dialoghi sono pressoché perfetti. Bella lettura. Romanzo intelligente. Trama sviluppata meravigliosamente al di là di ogni aspettativa.
TRAMA
Hazel sente il bisogno di una svolta nella sua esistenza. Ha trent’anni, è single e la sua agenzia investigativa stenta a decollare. La fortuna sembra finalmente girare quando Madeline Hemsley, una donna ricca quanto misteriosa, si presenta a Hazel con un’offerta troppo allettante per poterla rifiutare: una ragazza è scomparsa dall’orfanotrofio in cui viveva e Madeline vuole che lei la trovi. Inizialmente sembra un normale caso di fuga, ma mentre Hazel procede con le indagini, incappa in indizi che fanno sospettare una verità ben più oscura: macchie di sangue inspiegabili, simboli criptici, figure sinistre che cominciano a seguire ogni sua mossa. Più scava, più si rende conto che quell’orfanotrofio cela segreti terrificanti. E anche Madeline sembra nascondere qualcosa… Una ragazza scomparsa, un luogo sospeso nel tempo dove si annidaun inquietante mistero.
Traduzione: Mariafelice Maione
L'orfanotrofio sul lago
CHI SEGUE LE ORME DI CHI di ANTONIA DEL SAMBRO Un orfanotrofio che ce cela misteri inquietanti è un cliché talmente inflazionato in narrativa e cinematografia che il mio approccio al libro di ...