La condanna dei viventi

La condanna dei viventi

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Published: 05/05/2022

Format: Rilegato

ISBN: 9788830459182

ADRENALINICO A META’

L’idea di fondo del thriller puro c’è ed è evidente, ma forse proprio perché complessa, articolata, affatto banale, la realizzazione della stessa ha condotto l’autore a fare qualche défaillance, come nella prima parte. 

Il racconto parte, infatti, con una marcia bassa, sopraffatto dalle mille descrizioni e spiegazioni che di fatto tolgono moltissimo alla suspense pura che deve accompagnare un romanzo di genere. Poi, a metà della narrazione la trama si rianima offrendo pagine di intensità magnifica dove le descrizioni smettono di essere solo fini a sé stesse e diventano completamente funzionali alla storia, le azioni si trasformano in apprensione pura e arriva la “sospensione” del tempo che caratterizza ogni thriller di autore. 

Si parte da un bambino scomparso e poi ritrovato. Un bambino che ha visto e che forse conosce l’orrore, quello di tutte le vittime del killer che prima le rapisce e poi le “strazia” perché a lui non basta uccidere, ma sublimare la loro morte e le sue gesta attraverso la sofferenza e la tortura. 

Un killer lucidamente folle che si ispira alle opere del più grande pittore rinascimentale italiano e che ne accoglie cupezza e buio, dramma ed espiazione, dolore e rabbia. 

Le persone spariscono, ma quello è solo l’inizio del loro personale incubo. Poi c’è la punizione e la morte che è solo una liberazione e niente affatto la condanna finale. Sono i vivi, chi deve investigare, seguire il killer, anticiparne le mosse o cercare di fermalo una volta per tutte che è condannato a vivere e convivere con un orrore e un buio senza fine. 

E nella seconda parte, quelle che erano le lacune causate dalle troppe e minuziose descrizioni della prima, diventano l’asso nella manica autoriale che, evidentemente conoscendo molto bene il mondo delle investigazioni, degli inquirenti e delle centrali operative, confeziona passaggi di notevole interesse in chi legge. E lo fa con una scrittura precisa, colta, talentuosa. 

Pertanto, anche se il risultato finale è indubbiamente positivo forse c’è bisogno ancora da parte dell’autore di capire fino in fondo le proprie doti di narratore e cercare di snellire e armonizzare meglio le sue trame. 

La condanna dei viventi resta comunque un thriller ben ideato e che poggia su una solidissima idea di fondo, anche se la stessa in alcune pagine strizza un po’ troppo l’occhio a La forma del buio, pur con tutte le dovute differenze di stile e di linguaggio dei due autori. 

TRAMA

Il bambino ritrovato nella notte sta nascondendo qualcosa. Fosco sostiene che è stato rapito ma è riuscito a scappare, correndo per le campagne toscane. Nessuno gli crede, o forse nessuno ha provato ad ascoltarlo davvero.
Io sì. E so che dentro il suo racconto si cela qualcosa di terribile. Qualcosa di più grande di lui e, forse, anche di me. Ma cosa può essere?
Soltanto quando un altro bambino scompare, inizio a intravedere uno spiraglio per portare avanti la mia indagine. Fosco e Andrea vivono lontani, non si conoscono, non hanno nulla in comune. Tranne l’aspetto: sono identici, potrebbero essere gemelli. Andrea, però, non ricompare: sta a me trovarlo, stanare chi ha ucciso suo padre e l’ha portato via da sua madre. Sta a me salvargli la vita.
Ma da sola non ce la posso fare, ho bisogno di aiuto.
L’unico a credere in me è Fabio Costa, un poliziotto reietto e dal passato oscuro, spedito al confino in un piccolo commissariato di provincia.
Mentre il numero delle vittime aumenta, e gli enigmi si fanno sempre più indecifrabili, capisco che l’artefice di questi delitti risponde a un disegno superiore. La sua è un’ossessione morbosa, feroce, inarrestabile: trasformare le proprie follie visionarie in violente realtà. In deliranti opere d’arte.
Mi chiamo Valentina Medici, sono il più giovane commissario del Servizio Centrale Operativo, e questa è la mia prima, vera indagine. E rischia di essere anche l’ultima della mia vita. Perché nessuno può precipitare in un pozzo così nero, così profondo, e sperare di rie­mergerne indenne.

4.0Overall Score

La condanna dei viventi

ADRENALINICO A META' L’idea di fondo del thriller puro c’è ed è evidente, ma forse proprio perché complessa, articolata, affatto banale, la realizzazione della stessa ha condotto l’autore a fare ...

  • Trama
    4.0
  • Suspense
    4.0
  • Scrittura
    4.0

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