Gabriella Genisi in pochi anni è diventata una firma importante del noir italiano. La sua capacità di descrivere luoghi e personaggi con una spiccata carica di mistero, è perfettamente riconoscibile. I suoi libri arricchiscono qualsiasi lettore, perché legeendo un suo romanzo, si vive la tradizione, la cultura di un luogo ben preciso, ma che oggi tendiamo a dimenticare.

Ciao Gabriella, prima di tutto volevo ringraziarti per avermi tenuto compagnia con i tuoi libri. In questi anni ho potuto conoscere Lolita con la sua sensualità e caparbietà e oggi ho avuto il piacere di incontrare Chicca, cupa, schiva e tenace, che si sta dimostrando altrettanto abile nell’occupare gli spazi nelle nostre librerie. Cosa troviamo di te in Lolita e Chicca?

Intanto grazie a te, sono felice che ti siano piaciute le mie storie. Per quanto risuarda Lolita, quando molti anni cominciai a disegnare il suo ritratto con le parole cercai di renderla differente da me ma con qualche tratto comune: la macchina cabrio, la passione per la cucina e quella per il mare. Successivamente però, i lettori, complici anche i tratti comuni di donne del Sud, hanno sovrapposto le nostre ficure, identificandomi con lei. AI contrario Chicca Lopez non ha nulla di me.

Se dovessi creare un nuovo protagonista, vorresti nuovamente un personaggio femminile o ti piacerebbe spostarti verso il mondo maschile?

Nel romanzo La teoria di Camila, il protagonista è proprio un uomo: Marco, un ingegnere romano cinquantenne. Non so dire adesso chi sarà il protagonista o la protagonista del prossimo libro, sono le storie a decidere.

C’è un libro, un film o una serie tv che ti ha colpito in modo profondo da portarti alla scrittura?

Alla scrittura mia hanno condotta i libri. Credo sia l’unica strada possibile. Il personaggio di Lolita però dal Commissario Montalbano, sia in versione letteraria che televisiva

Nei tuoi libri troviamo tradizioni, cultura e tutto questo li caratterizza molto. Se dovessi allontanarti dall’Italia, dove vorresti ambientare una nuova storia?

Sicuramente in Francia, che considero la mia seconda patria. Nei miei progetti futuri c’è un trasferimento a Parigi per quattro mesi all’anno

Grazie a Gabriella Genisi per averci concesso il suo tempo, vi ricordiamo il suo ultimo romanzo “Pizzica amara” ed. Rizzoli (recensione). Buona lettura.

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