Un ritornello non fa primavera

Un ritornello non fa primavera

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Published: 11/05/2022

Format: Brossura

ISBN: 9788833574745

PERPIGNAN E BARCELLONA: DUE CORPI, UN’ANIMA

Leggere questo noir è come immergersi in un fiume alla sua foce: l’acqua salmastra ha uno strano odore e scivola sulla pelle lasciando una patina setosa. Anche i colori sono diversi perché il mare tenta di prendere il sopravvento mentre il fiume resiste con la forza delle sue acque e la violenza di questa lotta ingannevolmente invisibile si rivela nella tinta beige/verdastra che scintilla tutt’attorno. Inquietante e avvolgente.

Come questo racconto ambientato nella Francia catalana, che inizia con l’incisiva descrizione di una processione storico-religiosa per le vie di un’assolatissima Perpignan e continua con la visita all’abitazione di un uomo che è stato pugnalato a morte durante la sfilata. Anche in questo caso, sembra di nuotare a pelo d’acqua:

Tornarono nell’abitazione principale, le cui stanze silenziose sembravano essere a lutto per la morte del proprietario. La vita si era fermata all’improvviso. Una tazza di tè appoggiata sul pianoforte. Uno spartito caduto per terra. Un romanzo assopito su una comoda poltrona. Strana atmosfera. Bloccata, lugubre. Come se, consapevole della morte del proprietario, la casa si fosse mutata in sepolcro.

Moltissimi sono gli argomenti trattati in questo romanzo, pare persino che la storia investigativa sia una scusa per parlare d’altro: della diversità, della verità (è una, immutabile? Ma la conoscenza che noi abbiamo della verità può evolversi, perciò è difficile incontrare qualcosa che possiamo definire verità. Come la mettiamo?), della seduzione (dove comincia e dove finisce tra persone con una notevole differenza di età? Dov’è l’attrazione e dove il plagio? E da parte di chi?). Questioni non da poco, trattate con tocco leggero dall’autore, ma con profondità emotiva e molta empatia nei confronti dei personaggi ritratti nel libro.

Intanto il racconto poliziesco avanza sotto il respiro caldo della provincia francese così simile nel paesaggio, nei costumi e nella lingua alla vicina Catalogna, tanto da creare una sorta di intontimento nel lettore che spesso si sente trasportato altrove, come in un incantesimo.

E una curiosa figura, Nicolas “il libraio”, un senzatetto che adora la lettura e regala alcuni volumi a chi gli sta simpatico, sembra voler sottolineare l’importanza di resistere, resistere, resistere con la forza della cultura.

Prendetelo in parola.

TRAMA

Un Venerdì Santo a Perpignan. Come ogni anno da cinque secoli in qua, la processione del Sanch si mette in marcia. Settecento penitenti sfilano nascosti sotto le loro caparutxes, la tradizionale tenuta composta da una lunga tonaca e un cappuccio. All’improvviso alcuni petardi rompono il silenzio e il panico investe la processione. Quando finalmente torna la calma uno dei penitenti giace a terra, immerso nel suo sangue, pugnalato a morte. Nello stesso momento, a poca distanza, si verifica una violenta rapina in una gioielleria… Le indagini conducono molto presto il tenente Sebag dalle agitate viuzze del quartiere gitano di Saint-Jacques agli ovattati appartamenti della buona società cattolica catalana. E forse i due casi sono collegati, mentre sulla città plana il fantasma, tanto poetico quanto ambiguo, di Charles Trenet, il Cantante folle che sin da giovanissimo percorreva le stesse viuzze…

Traduzione: Silvia Manfredo

Ascoltate l’incipit letto da Barbara:

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4.8Overall Score

Un ritornello non fa primavera

PERPIGNAN E BARCELLONA: DUE CORPI, UN'ANIMA Leggere questo noir è come immergersi in un fiume alla sua foce: l'acqua salmastra ha uno strano odore e scivola sulla pelle lasciando una patina ...

  • Trama
    5.0
  • Suspense
    4.3
  • Scrittura
    5.0

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