SPERANZA E CASTIGO
di ANTONIA DEL SAMBRO
Chiuse gli occhi. Era esausto. Dopo mezzanotte, il padre l’aveva chiamato per raccontargli lo strano incidente di David con i secondini e le sue assurde teorie…
Ovunque tu sia di Harlan Coben racconta essenzialmente di uno dei sentimenti più umani e ancestrali: la speranza. C’è chi di speranza vive e chi di speranza soccombe.
Chi la considera una pazzia, un inganno della mente per preservarsi dal dolore e chi l’unico vero carburante per non essere annientati dalle sventure della vita. In qualsiasi modo la si pensi la speranza fa parte dell’essere umano e per questo, nei lettori di questo romanzo, l’identificazione con il protagonista scatta quasi immediatamente.
Un bambino di tre anni muore ammazzato. I maggiori sospetti si concentrano sul padre, che viene pertanto prima accusato e poi condannato. Alla colpevolezza di David ci credono tutti. La famiglia, gli inquirenti, l’opinione pubblica. L’uomo sa di essere innocente, ma la morte del figlioletto lo scaraventa in una morsa di dolore talmente annullante che lo fa soccombere agli eventi e gli fa accettare accusa e successiva pena.
E pensare che David fino a un certo punto della sua vita aveva avuto una esistenza pressoché perfetta!
Ora nel carcere di massima sicurezza dove trascorre i suoi giorni ci sono solo sofferenza e accettazione.
Fino a che le forze dell’Universo, il Fato o solo lo spirito della Giustizia che aleggia nel mondo non vengono a bussare alla sua porta regalandogli una nuova e del tutto inattesa speranza. Da queste pagine in poi, Coben imbastisce una narrazione serrata con scene di adrenalina e suspense pura dove ogni azione del protagonista sembra spalmarsi con forza e intensità sul cuore e sull’animo del lettore. E sembra cambiare non solo il ritmo della narrazione ma l’intero stile e allure dell’autore che spinge e si appoggia con robustezza e carattere su ogni descrizione, ogni dialogo, ogni azione.
David non è più l’eroe malinconico e isolato della prima parte del romanzo, ma la personificazione fisica della speranza. Perché se non si crede non si lotta. Ma la lotta di David è una pericolosa e brutta corsa contro il tempo e ogni sorta di pericolo e la bravura di Coben è quella di riuscire a non trasferire neppure per un secondo la speranza del protagonista nei lettori.
A loro non è concesso nulla.
Non sapranno mai se la loro trepidazione avrà una fine.
Ed è così che si scrive un thriller.
TRAMA
Nella fatidica notte che spezza la sua vita perfetta, David si sveglia e si trova immerso in una scena sconcertante: suo figlio Matthew è stato assassinato. Fin dalle prime ore la polizia e la sua stessa famiglia sospettano che il responsabile del brutale omicidio sia proprio lui. Ma non è così che è andata. David però non può provarlo. Distrutto dal dolore e tormentato dal senso di colpa, si lascia andare al suo destino: assiste impotente allo sgretolarsi della propria linea difensiva e al naufragio del proprio matrimonio finendo per accettare la condanna all’ergastolo. Dopo cinque anni passati in totale isolamento, David riceve la visita della cognata, che gli mostra una foto recente scattata in un parco. Sullo sfondo, appena visibile, c’è un bambino. E quel bambino è Matthew. David è sconvolto: possibile che suo figlio sia ancora vivo? Eppure ne è sicuro: quel ragazzino nella foto non è un sosia. Glielo dice il cuore. E il cuore pretende una risposta, subito. Per trovarla, David ha una sola possibilità: un rischiosissimo e folle piano di fuga. Inizia così una corsa contro il tempo e contro tutti per scoprire cosa è davvero successo quella maledetta notte. Fino a quando David riuscirà a depistare gli agenti dell’FBI che lo braccano? Fin dove potrà spingersi? Chi riuscirà a fermare un padre disposto a tutto pur di scoprire la verità su un figlio che credeva perso per sempre?
Traduzione: Luca Bernardi
Ovunque tu sia
SPERANZA E CASTIGO di ANTONIA DEL SAMBRO Chiuse gli occhi. Era esausto. Dopo mezzanotte, il padre l’aveva chiamato per raccontargli lo strano incidente di David con i secondini e le sue assurde ...