L’APPETITO VIEN MANGIANDO

di BARBARA GALIMBERTI

“Raggiunse la questura come se andasse al patibolo. Le sembrava che gli occhi di tutti i poliziotti e del pubblico che affollava l’atrio e i corridoi fossero puntati addosso a lei.”

Proprio di recente è stato chiesto il mio parere riguardo i romanzi di Gabriella Genisi. Be’, prima di rispondere alla domanda che mi era stata posta, ho preferito soffermarmi nell’osservare il mio interlocutore. Nei suoi occhi, parlando proprio di questa autrice, ho visto il vuoto. Già, il vuoto più assoluto. Forse, prima di porre a me quella domanda, la persona, curiosa del mio giudizio, avrebbe dovuto leggere uno dei romanzi di Gabriella Genisi; sono sicura che con ogni probabilità non mi avrebbe mai posto quella bizzarra domanda.

Questa scrittrice è colei che ha creato uno dei personaggi più intriganti e affascinanti del mondo del romanzo poliziesco degli ultimi anni. Lolita Lobosco non è una semplice e simpatica protagonista di una serie di libri; Lolita è la protagonista. Solo una firma così potente, come Gabriella Genisi, poteva inventare una commissaria capace di rubare la scena a molti, sia tra le pagine scritte che sul piccolo schermo, visto che dai romanzi dell’autrice è nata una fiction di grande successo.

Nel momento in cui mi è stata posta la domanda sul mio interesse verso le opere dell’autrice, ho chiaramente risposto che non è solo una questione di gusto verso un romanzo o una firma, ma leggere i libri Gabriella Genisi vuol dire viaggiare dentro delle storie affascinanti. Anche in quest’ultimo romanzo, Lo scammaro avvelenato, si ritrova il senso del vero giallo, dove la suspense lascia in trepidante attesa il lettore e dove l’indagine si sviluppa in piccoli passi che portano così alla verità. Quindi, per un’amante dei polizieschi, questo libro, come tutti gli altri dell’autrice, è un piccolo gioiello.

Tutto questo può sembrare scontato, ma non è così. 

Gabrielle Genisi, con la sua scrittura, così ironica e ricca di piacevoli elementi dialettali, è una delle poche autrici capace di far vivere il lettore in un mondo luminoso, dove cultura e tradizioni si alternano a indagini profonde e accurate.

Questo romanzo accompagna il lettore a tavola, una di quelle perfettamente imbandite, dove gustare piatti tipici e poter vivere un mistero che porta la stessa Lolita a immergersi nel profondo di un’indagine, dalla quale era stata esclusa, visto che proprio sua sorella si era dedicata alla preparazione de Lo scammaro avvelenato, grazie a una ricetta ereditata dalla nonna. Un piatto squisito che ha guidato Lolita a risolvere un intricato caso di omicidio.

Insomma, tradizioni, cultura, ironia e indagini, sono solo alcune delle caratteristiche di questa grande autrice. Lo scammaro avvelenato, pur un piccolo romanzo, si è quindi rivelato un gioiello ricco di gustose e sorprendenti ricette.

TRAMA

25 novembre. Nella città affollata e piena di turisti in attesa del Natale, il bed & breakfast di Carmela, la sorella di Lolita Lobosco, riscuote sempre più successo. Tra gli ospiti, anche uno scrittore romano, Enrico Fasulo, che ha deciso di ritirarsi a Bari per qualche settimana e dedicarsi alla stesura del suo nuovo libro. Carmela, sensibile al suo fascino, cucina per lui e, tra le sue tante specialità, gli prepara uno scammaro squisito secondo la ricetta di nonna Dolò. Il giorno dopo, l’uomo viene trovato morto. L’autopsia non lascia dubbi sulla causa del decesso: si tratta di avvelenamento, probabilmente dovuto al botulino presente nei peperoni con cui è stato condito il piatto. La polizia accusa la donna di omicidio colposo, fatto che mette ulteriormente in crisi il rapporto tra le sorelle e minaccia di pregiudicare la carriera di Lolita. Esclusa dalle indagini, provata dalle tensioni familiari e dal rapporto sempre più burrascoso con Caruso, la tenace commissaria comunque non si arrende e fa quello che le riesce meglio: investiga, decisa a provare una volta per tutte l’innocenza di Carmela. Una storia avvincente e deliziosa, arricchita dalla raccolta di tutte le ricette di casa Lobosco: oltre cento piatti, dalle stuzzicanti preparazioni finora inedite ai grandi classici della tradizione pugliese, come la focaccia, i panzerotti e la parmigiana, rivisitati secondo il gusto di Lolì.