In principio era il dolore

In principio era il dolore

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Published: 03/03/2022

Format: Brossura

ISBN: 9788832278347

IL DIAVOLO STA NEI DETTAGLI

Davvero strano, questo noir ambientato a Milano, ma al tempo stesso universale, strano e ostico nel linguaggio e nella sostanza. Si presenta elegantemente gotico, poi sprofonda nell’aberrazione allucinata di otto cadaveri squartati ed esposti nel chiostro dell’Università Statale e tutto è più simile a un incubo che alla realtà.

Ma Scardanelli vuole mostrarci proprio questo, che poi è la teoria su cui si basa il racconto: la nostra vita è un pessimo sogno e possiamo solo avanzare a tentoni senza neppure immaginare cosa spunterà dalla nebbia del futuro.

Si girò verso di me con uno sguardo che non gli avevo mai visto: beffardo, sarcastico ma interessato. Per la prima volta si interessava davvero a me; ai miei processi mentali ed emotivi. Dovevo apparirgli come una sorta d’omuncolo in provetta. Ne dedussi che non era onnisciente e un po’ m’acchetai. Invero questo sentimento di sollievo durò un battito d’ali, poiché cominciò a sbuffare dalle nari e l’iridi si fecero nero profondo: una cazzo di notte senza stelle, un buco nero che tutto assorbe e nulla ritiene. Percepii la vera essenza del dolore e ne rimasi turbato. Sconvolto. Risiedeva lì, sul fondo di quello sguardo, l’anticlimax della gioia; ma non sarebbe gioia essa stessa la consapevolezza della caduta? Cosa e chi l’avevano spinto a presiedere le tenebre?

Fabio Pugno, scrittore di un qualche successo, fa un patto col diavolo e mette sul piatto anche la vita della propria compagna, docente di Estetica alla Statale. Poi si pente, ma neanche tanto, i suoi sentimenti (e principi) sono labili e fumosi come i joint che condivide con l’inquietante, diabolico Marilyn.

Scardanelli spiazza, confonde, a volte irrita, ma la sua ricercatissima scrittura (ma che mangiano a colazione gli scrittori siciliani, un frullato della biblioteca di Alessandria?) inchioda il lettore, lo spinge contro un muro e lo tiene lì, impalato e quasi privo di volontà propria.

Se si è alla ricerca di un libro di svago, ecco non è questo il caso: qui si fa filosofia, ma post nucleare, attraverso un brutale e grandguignolesco (prendo in prestito il termine dall’autore) caso di sangue che il commissario Belletti cerca di comprendere utilizzando sia la logica adamantina, sia l’intuizione metafisica che  da subito gli fa percorrere una strada parallela per giungere alla soluzione dell’indagine.

Se il racconto in sé non è facile, molto più complessa (e dolorosa) è la ricerca della verità dentro noi stessi e ad ogni pagina inciampiamo in un quesito rivolto proprio a chi sta leggendo: e tu che faresti? Ti comporteresti meglio? Sceglieresti un’altra strada? Quanti condizionali. E neppure un imperativo, perché non è facile darsi una risposta sincera.

Ma non è tutto (sì, c’è davvero molto in questo noir noirissimo) perché come ogni buon scrittore, Paolo Scardanelli dimostra di aver avuto la vista lunga e ci porta alla nostra realtà di oggi in modo travolgente:

-Winston Churchill non sapeva di vincere; certo lo sperava, e metteva in atto ogni strumento, pur nello strepitare dei suoi avversari, ma dubitava, ciò nonostante seguiva istinto e ragione in una lotta che sembrava senza speranza. E vinse , Lo Bianco, contro tutti i pronostici vinse. Mentre molti erano pronti a inginocchiarsi davanti al nemico, lui tenne duro – tornò coi pugni sul tavolo – e lui vinse, Lo Bianco vinse; puntò tutto su un numero e questo magicamente uscì. (…) Sa perché vinse, Lo Bianco?- “No, commissario. Per destino?” azzardò. -No, Lo Bianco, il destino qui c’entra e non c’entra; vinse perché l’alternativa era la fine del mondo.-

Ecco, appunto.

TRAMA

Milano, via Festa del Perdono. Nel cortile dell’Università Statale sono stati rinvenuti i corpi di otto ricercatori orribilmente trucidati, disposti come una rosa dei venti. In stato di fermo l’avvenente professoressa di Estetica, Loredana Robecchi, trovata all’alba all’Università nuda, con le mani e la bocca insanguinate, in completo stato confusionale. A indagare sull’efferato delitto è il commissario Belletti, uomo integerrimo al servizio della giustizia, che ha puntato la sua attenzione su Fabio Pugno, il marito di Loredana, e i suoi sospetti non sono infondati. Costui infatti si accompagna a un losco individuo, Marilyn, uno strano essere tra il demone e il saltimbanco: una creatura diabolica che sembra conoscere le pulsioni più profonde dell’animo umano ed è abituata a stringere patti di sangue da tempo immemore… Una rocambolesca avventura tra spire di fuoco, ritmi pulsanti, solstizi d’estate e concerti rock, che ha come protagonista un Faust ultramoderno, al tempo della pandemia, tentato da un insidioso e arguto Belzebù.

Ascoltate l’incipit letto da Barbara:

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5.0Overall Score

In principio era il dolore

IL DIAVOLO STA NEI DETTAGLI Davvero strano, questo noir ambientato a Milano, ma al tempo stesso universale, strano e ostico nel linguaggio e nella sostanza. Si presenta elegantemente gotico, poi ...

  • Trama
    5.0
  • Suspense
    5.0
  • Scrittura
    5.0

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