UNA TRANQUILLA CITTA’ DI PAURA

di ANTONIA DEL SAMBRO

Quando un romanzo di genere può essere definito thriller? Sicuramente quando il lettore andando avanti nelle pagine quasi si scorda di come è cominciato tutto. 

Alex Finlay, astro nascente della letteratura di genere, ha appreso alla perfezione questa regola e nella sua ultima fatica letteraria fa proprio questo: aggancia i lettori con un omicidio multiplo da cui si salva solo una persona e li tiene nuovamente incollati alle pagine con la replica dello stesso efferato delitto quindici anni dopo. 

Nel frattempo?

Nel frattempo imbastisce intorno alle due trame storie di vita quotidiane, amori adolescenziali, misteri e mancanze, ipotesi e distrazioni, intenzioni di rivalsa e vite in fuga. E lo fa consapevole che chi legge si farà trasportare più da tutto questo che dal vero movente degli omicidi o dal vero colpevole degli stessi. Il risultato è un thriller sopraffino dove il concetto di Plutarco delle vite parallele viene attualizzato dalla figura dell’agente dell’FBI, anche essa destruttura dall’autore e usata come “pretesto” per raccontare altro. 

Nell’ultimo capitolo il lettore comprende di essersi lasciato depistare, da chi scrive, per parecchio tempo e se ne compiace perché, intanto, si è goduto una lettura robusta, articolata, dal ritmo sostenuto come una sinfonia tedesca dell’800. 

Chicca sulla torta, l’ambientazione, una cittadina banale del New Jersey, un posto americano come ce ne sono tanti, abitata da gente normale che conduce vite normali e che non si accorge che il Male prima li tocca appena, poi affonda il colpo, e infine vince. 

E questo fa paura. E questo ciò che deve fare un thriller. 

TRAMA

È la vigilia del Capodanno del Millennium bug. Tutta l’attenzione è rivolta all’apocalisse digitale. In un negozio di Blockbuster a Linden, nel New Jersey, quattro ragazze adolescenti che fanno il turno di notte vengono aggredite. Solo una sopravvive. La polizia identifica rapidamente un sospetto che però riesce a fuggire e non verrà mai più trovato. Quindici anni dopo, nella stessa città, tre giovani che lavorano in una gelateria e una cliente vengono attaccate e ancora una volta solo una ne esce viva. Come quindici anni prima, la sopravvissuta ricorda che l’assassino ha pronunciato poche, lapidarie, parole: «Buonanotte, bella fanciulla.» In seguito, tre vite si incrociano: la sopravvissuta al massacro del Blockbuster, che è costretta a rivivere la sua tragedia; il fratello dell’imputato latitante, convinto che la polizia abbia sospettato della persona sbagliata; l’agente speciale dell’FBI che deve approfondire i segreti di entrambi i delitti, ripercorrendo amori e bugie adolescenziali, per scoprire la verità sugli omicidi durante il turno di notte.

Traduzione: Giovanni Zucca