
DELITTI ALL’OMBRA DI SANTA SOFIA
Premesso che ho un grande amore per la Turchia in generale e per Istanbul in particolare – conosciuta in un viaggio epico nel lontanissimo 1973 -si potrebbe temere una recensione buonista perché vittima di nostalgiche fole, invece esordisco con un giudizio perplesso sullo stile della scrittura che intenerisce perché naif, ma contemporaneamente crea un certo disagio per il tono pedante e didascalico. In compenso, le numerosissime informazioni storiche relative all’antica Bisanzio, poi Costantinopoli fino all’attuale Istanbul rendono la lettura interessante perché completano conoscenze che il nostro mondo occidentale non sempre approfondisce.
Anche Ali si mise a contemplare Santa Sofia che una volta era stata la chiesa più grande del mondo. “Perché Santa, Commissario?” “E’ chiamata Santa Sofia, ma credo che la parola più appropriata sia Divina.” “Quindi potremmo dire Divina Sofia?” “In un certo senso sì. Sofia significa sapienza. Quindi significherebbe Divina Sapienza. Questa chiesa non è stata costruita per un santo. Infatti, è per questo che quando Faith conquistò la città trasformò la chiesa in moschea senza cambiarle il nome.”
Le notti di Istanbul vengono punteggiate da delitti apparentemente inspiegabili e solo riagganciandosi al glorioso passato della città il commissario Nevzat Akman e il suo staff riusciranno a risolvere il rebus.
Akman è un uomo posato, con l’anima ferita dalla perdita in un attentato della moglie e della figlioletta e cerca di tenere a freno l’esuberanza del giovane Ali, poliziotto muscolare, pronto a menar le mani e a tirare conclusioni affrettate. L’isola di relativa serenità dell’ispettore è un nuovo, timido, amore e l’antica amicizia con due compagni di scuola e ad essi si rivolge quando vuole dimenticare per qualche ora la collana di omicidi che sta allungandosi sempre più.
Ma la vita non regala nulla e anche i momenti rilassanti, passati a recitare vecchie poesie bevendo raki in buona compagnia, devono essere compensati da continue emergenze e segreti faticosi, e dolorosi, da dipanare.
Traduzione: Anna Valerio
Se volete ascoltare l’incipit letto da Barbara:
Perché Istanbul ricordi
DELITTI ALL'OMBRA DI SANTA SOFIA Premesso che ho un grande amore per la Turchia in generale e per Istanbul in particolare - conosciuta in un viaggio epico nel lontanissimo 1973 -si potrebbe ...