VEDERE E OSSERVARE
di BARBARA GALIMBERTI
Una donna che dorme. È tutta graffiata, con i piedi nudi, la testa appoggiata sul braccio ripiegato, tranquilla.
Yolaine Destremau e Barta edizioni hanno deciso di accogliere il lettore in un particolare romanzo, dove attraverso le sensazioni che lui stesso è indotto a percepire e che si amplificano e rafforzano pagina dopo pagina, viene, inoltre, portato a comprendere, che proprio attraverso i sensi, la scrittura può diventare padrona della stessa realtà.
Leggendo Il rumore bianco si potrebbe pensare che ci si stia inoltrando in un racconto tipicamente “giallo”, caratterizzato da particolari richiami del noir.
Quest’opera, invece, pur rimanendo legata al filone del romanzo investigativo, si discosta leggermente dallo stesso, per arrivare ad avvicinarsi a quelle opere che tendono a focalizzarsi sulla percezione di tutte quelle sensazioni, che in realtà sono vivibili in qualsiasi testo letterario, indipendentemente dal genere.
La struttura narrativa de Il rumore bianco si apre, quindi, a una lettura profonda e significativa. È proprio lo sguardo di colui che osserva il delitto che insegna al lettore a osservare in un modo diverso, forse meno superficiale, la realtà che lo circonda.
Yolaine Destremau è una scrittrice che sa dialogare con chi si sta approcciando per la prima volta ai suoi romanzi, ma è anche quell’autrice che non delude il suo più fedele lettore. Il suo stile di scrittura è diretto e conciso, molto ricco di elementi idonei a creare quella giusta atmosfera che trascina il lettore a scoprire la sua trama.
Durante la lettura di quest’opera non si può non notare il tessuto narrativo creato dall’autrice, che si snoda in una ricca indagine, dove gli indizi vengono fatti emergere durante lo svolgimento della storia e questo permette quindi di apprezzare in modo significativo la scrittura di Yolaine Destremau. L’autrice, anche in quest’opera ha mostrato la sua capacità di amalgamare con la giusta attenzione i personaggi e le emozioni.
Il rumore bianco è una storia interessante e intrigante, sicuramente diversa da quelle presenti nel panorama letterario degli ultimi anni.
TRAMA
Un ragazzo autistico cammina nel bosco, trova una morta, il suo cellulare. Chi è, chi l’ha uccisa, come, quando? Tessera dopo tessera, i classici quesiti del «giallo» sfilano in questo racconto fino a comporre un puzzle preciso, fuori e dentro gli occhi del protagonista, del suo candore, delle sue furie, delle sue paure, delle sue passioni.
Traduzione: Marta Giusti
Il rumore bianco
VEDERE E OSSERVARE di BARBARA GALIMBERTI Una donna che dorme. È tutta graffiata, con i piedi nudi, la testa appoggiata sul braccio ripiegato, tranquilla. Yolaine Destremau e Barta edizioni ...