Mare mosso

Mare mosso

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Published: 22/06/2022

Format: Brossura

ISBN: 9788833574851

MEGLIO SURFARE TRA I PESCECANI CHE AFFRONTARE IL MAR MEDITERRANEO

di BARBARA MONTEVERDI

Prende spunto da una storia vera, questo noir che ondeggia pericolosamente sulle acque sempre agitate che battono le coste sarde. E’ una vicenda cupa, fatta di tempeste e imbarcazioni spesso malconce che trasportano carichi illegali, armi e droga soprattutto, rischiando di sfracellarsi sugli scogli di una costa aspra; Achille, palermitano cacciato dall’Accademia Navale di Livorno e trapiantato a Cagliari, si ritrova a dirigere una squadra di tre rimorchiatori per recuperare le navi e – soprattutto – il loro carico per conto di un armatore napoletano vagamente losco.

Siamo nel 1981 e il traffico di merci scottanti tra Francia, Grecia e Turchia è nel pieno del suo fulgore, si rischia molto, alcuni guadagnano moltissimo (ma non è il caso del protagonista), si usa la vita altrui come un attrezzo qualsiasi: fin che serve, serve, poi la si può buttare. Niente di nuovo e Achille capisce presto qual è il suo compito, ma forse non ha compreso fino in fondo a quali rischi sta andando incontro.

La trama è molto originale, portata avanti con la sicurezza di chi conosce l’argomento e il lettore si sente coinvolto nella vicenda quasi in prima persona, tanto sono realistiche le situazioni descritte e le figure che attraversano questo racconto.

Gli elicotteri arrivano all’improvviso, cavalleria rombante che scende dal cielo. Un attimo prima sono soltanto una eco troppo lontana, in una buia notte in cui la luna gioca a nascondersi e poi fa capolino, fra strati, nembostrati e cumuli, celandosi e mostrandosi, capricciosa, come sempre. Prodigio della tecnica, in gergo questi velivoli si chiamano “Libellule” per via della struttura esile e della cabina di vetro, capace di muoversi a pochi metri dal pelo dell’acqua. Con le loro eliche sottili e precise che fendono l’aria e mandano in frantumi i legami molecolari, rappresentano la concreta risposta alle disperate preghiere lanciate verso il cielo da marinai in cerca di salvezza; per ore ed ore le lame di luce dei loro fari dorati hanno perlustrato il mare nero, spazzandolo da destra a sinistra come un predatore impazzito, finché, rompendo le nubi, le Libellule piombano insperate proprio sopra le teste di questi uomini di mare, spaccandone i timpani con il rombo dei motori e il sibilo dei rotori, accecandoli con le luci che brillano e danzano sul ponte, avanti e indietro, mentre loro si abbracciano e si stringono l’uno con l’altro.

La formazione professionale di Musolino, giornalista, emerge nella scrittura precisa e concreta quando descrive fatti e ambienti, diventando meno naturale, un po’ forzata, nell’affrontare il flusso dei pensieri del protagonista. Si sente che l’autore ama raccontare ciò che gli accade attorno, ma una sorta di pudore lo trattiene quando deve affrontare l’intimità dei personaggi, così la descrive ma non la vive, non è la sua e questo si percepisce.

La storia, però, è talmente avvincente che assorbe l’attenzione e preme perché si avanzi nella lettura, tra gli scossoni di una notte di tempesta in balia di onde decisamente poco amichevoli. Non soffro di mal di mare, ma confesso che qualche momento di disagio l’ho provato anch’io, mentre venivo sballottata contro le paratie di un peschereccio arrugginito e l’odore della nafta mi entrava su per il naso.

Ve l’ho detto che questo libro si vive sulla propria pelle ed è per questo che è così duro, ansiogeno e colmo di attese, ambientato com’è in una buia notte di Natale in cui tutti si aspettano qualcosa, ma la sorpresa dentro al pacco dono può essere distruttiva e i protagonisti lo sanno bene.

Un noir scomodo, appassionante e vero che non lascia indifferenti e che tornerà sicuramente alla mente ogni volta che avremo davanti agli occhi un mare agitato: la vita a cavallo delle onde può essere davvero crudele.

TRAMA

La notte del 24 dicembre 1981 Radio Cagliari intercetta l’SOS di un cargo turco alla deriva, la Izmir. Nella pancia della nave, in balìa del vento di maestrale forza sette, ci sono seicento tonnellate di pesce surgelato. Potrebbe affondare da un momento all’altro. Quella notte, quando il telefono squilla, Achille Vitale sale a bordo della Renault R4 e chiama a raccolta la sua piccola ciurma, organizzando i soccorsi. Achille ha trent’anni, è un ingegnere navale e dirige per conto del Cavaliere – un facoltoso armatore napoletano – una flotta di rimorchiatori a Cagliari. Il suo mestiere è quello di uscire in mare – di giorno o di notte, con qualsiasi tempo, in soccorso di yacht, motoscafi, navi cargo e petroliere in difficoltà – rischiando la vita senza paura. In quella medesima e fredda notte della vigilia del 1981, ad Atene c’è un uomo molto interessato a recuperare il carico della Izmir. Qualcosa di illegale e di gran valore. Cosa nasconde davvero la pancia d’acciaio della nave cargo? Riuscirà Achille Vitale a condurla in porto, affrontando la potenza feroce del mare in tempesta, i ripetuti guasti allo scafo e le spericolate contromosse attuate da quel misterioso uomo di Atene?

Ascolta l’incipit letto da Barbara:

4.7Overall Score

Mare mosso

MEGLIO SURFARE TRA I PESCECANI CHE AFFRONTARE IL MAR MEDITERRANEO di BARBARA MONTEVERDI Prende spunto da una storia vera, questo noir che ondeggia pericolosamente sulle acque sempre agitate che ...

  • Trama
    5.0
  • Suspense
    5.0
  • Scrittura
    4.0

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