I SEGRETI DELL’ISOLA DI CAPRI NEL ROMANZO DI LAMA
di Anna Cali
L’allegria metteva agitazione a Veneruso: non durava mai eterno e quando passava si lasciava dietro solo rimpianti.
Il mostro di Capri di Diego Lama edito da Mondadori è la seconda indagine del Commissario Veneruso, commissario che abbiamo già avuto il piacere di conoscere con la sua prima indagine “Tutti si muore soli.” L’indagine è ambientata nell’estate del 1884, per l’appunto sull’isola di Capri, l’isola dai colori blu e celesti del cielo e del mare, l’isola dei faraglioni eppure, qualcuno si aggira per le vie di quest’isola seminando terrore e paura.
Insieme al suo agente Serra, il commissario dovrà andare sull’isola per prelevare un vecchio brigante, Cosimo Zapatano. Ma, appena giunti sull’isola strane morti iniziano ad accadere. Chi e perché sta tingendo l’isola col rosso sangue? Con la sua astuzia e con l’aiuto dei Carabinieri riusciranno ad arrivare alla risoluzione del caso. Siete mai stati a Capri?
Ho avuto il piacere di conoscere di persona l’autore grazie alla precedente indagine di questo scorbutico ma gentile commissario. Diego Lama è una garanzia per chi, come me è appassionato di gialli. Devo confessare però che questa volta, a differenza della prima indagine, ho colto subito chi potesse essere il mandante di quegli omicidi e aspettavo solo la conferma!
Lo stile dell’autore è molto semplice, con giusta suspense e colpi di scena. Ciò che caratterizza i libri di quest’autore è l’uso cronologico che viene usato ovvero: specificare in che momenti della giornata accade il tutto, proprio come se fosse un vero e proprio diario di bordo. Alla fine del libro, all’interno delle note si possono notare i riferimenti veri dati alla storia e ciò mi ha incuriosito ancor di più, poiché da napoletana non ho avuto ancora il piacere di visitare l’isola!
Amici de La bottega del giallo, non potete non leggerlo, soprattutto se avete in programma di andare a visitare Capri quest’estate, potrebbe essere un ottimo inizio per conoscere i segreti di quest’isola!
TRAMA
L’estate del 1884 è alle porte quando il commissario Veneruso – grassoccio, invidioso, scorbutico, ma assai sensibile e “quasi buono” – si imbarca insieme all’agente Serra per l’isola di Capri, dove ha l’ordine di prelevare un vecchio brigante. Siamo in piena Belle Époque, e sul piroscafo viaggia una composita umanità di intellettuali, nobili e ricchi industriali italiani e stranieri, tutti attratti dalle bellezze e dalle tante libertà consentite all’ombra dei Faraglioni. La traversata si rivela presto turbolenta, e mentre all’orizzonte si addensano pesanti – e profetiche – nuvole nere, il commissario conosce alcuni passeggeri, da altri viene sedotto e con altri ancora litiga. Veneruso ancora non lo sa, ma saranno loro a popolare i suoi sogni, i suoi pensieri e i suoi rovelli nei giorni che seguiranno. Complice il maltempo, il commissario è infatti costretto a rimandare il ritorno, e i suoi giorni si tingono immediatamente di sangue. Dato che nessuno può raggiungere o lasciare l’isola, l’assassino è sicuramente tra i suoi abitanti. Pian piano Capri mostra tutte le sue seducenti sirene e le sue nascoste gorgoni, e Veneruso si ritrova ancora una volta a fare i conti con quel groppo inestricabile che chiamiamo Vita, e con ogni parola, opera e omissione che gli esseri umani sono disposti a compiere pur di viverla da creature libere.
Il mostro di Capri
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