UN’INASPETTATA BOLOGNA NELLA NARRAZIONE DI ILARIA MONTAGUTI

di MARIO TOCCI

Genesi ed evoluzione di un culto religioso, sguardo trasognante e romantico su una Bologna che (forse) non ti aspetti, spietati ritratti delle consuete scene di umana (e talvolta insana) rivalità professionale, tensione alta e costante (dunque assai intrigante) per tutta la durata della narrazione.

In sintesi, son questi gli elementi che si fondono armoniosamente nel giallo (dalle evidenti sfumature noir, con palesi tracce di thriller) dato da Ilaria Montaguti alle stampe per i tipi della casa editrice modenese Damster nel 2022 col titolo “666 dannati archi”.

Ed è proprio siffatto titolo ad attrarre, o, forse, addirittura, ad irretire il lettore; per vero autorizzato a pensare si tratti di un riferimento numerologico meramente esoterico, salvo poi capire che, piuttosto, esso altro non è se non il lemma descrittivo dell’esatta consistenza architettonica del portico di San Luca nella meravigliosa città delle due torri, dichiarato bene del patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 2021.

L’autrice è abilissima a immergere chi legge nelle atmosfere felsinee, segnatamente dell’annuale processione che si svolge dal 1433 durante la settimana dell’ascensione a Bologna.

Il libro è quasi un invito a visitare il capoluogo emiliano (così come lo era il prequel dal titolo “Il corpo incorrotto” del 2021) in quei giorni di festa molto sentiti da tutta la collettività locale.

Non si perda però di vista lo story-telling, basato sul furto della sacra icona mariana destinata ad essere portata in processione, appunto, enigmaticamente rivendicato da taluni puritani del Cristianesimo e tale da necessitare (sia per questioni di ordine pubblico che per esigenze di salvaguardia dell’onore e della reputazione della Curia) un rapido e risolutivo intervento della Polizia di Stato; le cui indagini saranno coordinate, in prima persona, dal Questore Cervellati con la collaborazione dei (tra loro “rivali”) commissario Pelagatti e ispettore Guidi.

TRAMA

Il portico di San Luca, ora Patrimonio dell’Unesco, con quasi cinquecento gradini alternati a pendenti lastricati, è il portico più lungo al mondo. Come un serpente si snoda con curve sinuose da Porta Saragozza salendo fino alla Basilica. Da sempre i suoi 666 archi sono testimoni di famosi miracoli. Condividono la fatica dei pellegrini nell’ultimo ripido e fiaccante tratto, quando la croce appare come un faro in lontananza. Catturano lo sguardo estasiato dei turisti dietro l’obiettivo. Gioiscono al fianco dei bolognesi che, colmi di devozione o attratti dalla scalata, sfidano sé stessi. Ma ci sono storie che non osano raccontare. Storie dannate, figlie di credenze integraliste con radici antiche, capaci di scatenare perversioni, guerre e malvagità. Nella settimana più importante per Bologna, quella della discesa della Madonna dal Colle della Guardia, l’ispettore Guidi dovrà azzardare le sue mosse in una complicata partita di scacchi a tre, dove la posta in gioco è ben più alta della soluzione del caso.

MUSICA CONSIGLIATA

Pressoché scontato il brano Dark Bologna del cavalier Domenico Sputo. Per i non informati, questo era il nome che campeggiava sul citofono esterno della casa felsinea di Lucio Dalla.

CIBO SUGGERITO

Panspeziale certosino, così denominato perché in origine preparato dai monaci certosini), un saporito dolce che unisce mandorle, pinoli, frutti canditi, miele, cacao e spezie.

VINO INDICATO

Decisamente gradevole e opportuno il Colli Bolognesi Pignoletto DOC, dal caratteristico colore giallo dorato, con gradazione alcolica attorno al 15%.