UN THRILLER YOUNG ADULT? KERRI MANISCALCO FA DI PIU’.

“Jack voleva far sapere a tutti di essere il responsabile di quei crimini ignobili. Era come un attore o un re che monopolizzava l’attenzione di ammiratori e sudditi in adorazione”

Alla fine dell’800 Londra si macchiò di sangue, per opera di una delle mani più cruenti della storia del crimine.

In una società che chiedeva alle giovani donne di costruire la loro vita nella ricerca del perfetto uomo da sposare, Audrey Rose, la protagonista di questo interessante romanzo, decide di rompere gli schemi di una tradizione che la soffoca, nella quale la sua forte personalità non trova spazio.

Kerri Maniscalco ci trasporta in un intreccio dove ciò che sembra scontato, perché già conosciuto dal lettore, in realtà si palesa come un viaggio in una storia ricca di effetti speciali. L’attenzione e l’interesse della protagonista verso la morte, la catapultano in un’indagine dal ritmo serrato nella cupa Londra del tempo.

“Ero io il mostro, quella che cercava di carpire segreti dalla carne morta”

Se per molti questo libro dovrebbe rivolgersi a un target Young Adult, in realtà il romanzo si apre perfettamente a molte categorie di lettori, grazie a una struttura narrativa dinamica, una scrittura attenta ai particolari, magari ancora da raffinare in alcuni tratti, ma comunque capace di creare quell’attesa intensa e profonda, caratteristica del romanzo thriller.

I personaggi primari e secondari sono costruiti dalla scrittrice con personalità identificabili e con ruoli definiti. L’ambiente descritto travolge la lettura, che diventa sempre più impetuosa pagina dopo pagina.

Gli elementi romanzati dall’autrice riescono ad allinearsi con gli aspetti reali dei fatti storici narrati. Questo romanzo è il primo della serie dove la morte si lega perfettamente alla storia e alla fantasia di Kerri Maniscalco.

“Molte persone ignorano ciò che hanno davanti agli occhi. Credono di vederlo, ma si fermano a quello che vogliono vedere.”

Traduzione: Maura Dalai