Stai zitta

Stai zitta

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Published: 30/04/2023

Format: Brossura

ISBN: 9788894979473

QUANDO I SOGNI INFRANTI DI UNA BAMBINA PESANO COME PIOMBO SULLE COSCIENZE.

di BARBARA MONTEVERDI

Autrice sfuggente per necessità (discendente da una importante famiglia ebreo-chassidica americana ha scritto una storia che si basa su fatti realmente accaduti, subendo minacce dalla propria comunità), Eishes Cheyil ha dimostrato di essere non solo una Donna di Valore – significato del suo pseudonimo – ma anche una scrittrice completa e sicura. Il suo romanzo è ben strutturato, scritto con accuratezza, i personaggi sono delineati con una precisione tale da farsi osservare come in un film, la storia avvince fin dalle primissime righe (e sottolineo righe, non pagine) per il forte impatto sociale e la giovane protagonista la racconta saltando avanti e indietro negli anni senza creare nessuna confusione temporale, tanto è limpido e lineare il racconto. Vi è anche una cura particolare da parte dell’editore che pone alla fine del libro un glossario completo per la comprensione dei termini ebraici presenti nel racconto.

Essendo coinvolte delle bambine di meno di dieci anni, si desidererebbe che questo fosse un romanzo puro e semplice, che raccontasse storie di una comunità molto, molto ortodossa, soddisfando qualche curiosità dei lettori che ignorano questa realtà. Invece abbiamo per le mani un giallo e di quelli tosti. Anche perché è tutto vero: abusi sessuali su minori, bambine morte, sensi di colpa di chi non può/vuole parlare di ciò che ha visto, sensi di colpa di chi, alla fine, rende la sua testimonianza.

Eppure è un libro che prende moltissimo, non allontana il lettore con repulsione perché la voce dell’autrice è onesta e generosa, sia che parli la bambina di nove anni, la ragazza di 18, oppure la giovane donna trentenne.

E c’è il rapporto con Hashem, Dio, che la protagonista considera a volte come uno zio anziano e un po’ eccentrico.

Ma un giorno Hashem fece un miracolo. Lo fece per il gatto goyshe di Kathy, e non lo perdonerò mai per tutto questo. (…) Kathy singhiozzava, io ero al suo fianco e fissavo il gatto terrorizzato e quel cane gigantesco. Il bulldog aveva la schiena inarcata, la coda rigida, e ringhiava in modo così spaventoso che ero davvero felice di non essere dall’altra parte del cancello. (…) La situazione al di là del cancello si stava facendo disperata. Augurandomi che Hashem avrebbe davvero sorriso, e non riso, alzai lo sguardo verso il cielo piovoso e con un certo imbarazzo mormorai: HASHEM SALVA IL GATTO, HASHEM SALVA IL GATTO. E Lui mi ascoltò. Si sentì un fragoroso scoppio di tuono, il cielo si fece nero e poi di un incredibile giallo. Successe tutto nello spazio di pochi secondi, una saetta folgorante scese dal cielo (…) per colpire un umile faggio marrone sull’angolo del giardino della casa dei vicini. L’albero aveva vacillato ed era caduto. Quando il cielo si aprì, il cane era morto.

Quello che Gittel non riesce a perdonare ad Hashem è di non aver replicato il miracolo con le giovani vite umane bisognose di soccorso, la sua distrazione, le sue dimenticanze. Come darle torto?

Ma Gittel fatica anche a chiudere la ferita causata dalla morte di Devory, l’amica del cuore, la bimba infelice, l’anima sola e ci vorranno anni, dieci lunghissimi anni, perché trovi la forza di sparigliare le carte e mettere la sua comunità davanti alle proprie responsabilità.

Questo è più di un romanzo, molto più anche di un libro di denuncia: è un cuore che batte con forza, coraggio e speranza e ci impone di non stare zitti. Mai.

TRAMA

La storia si svolge a Borough Park, un quartiere di Brooklyn abitato da una comunità ebraica chassidica. La voce narrante, Gittel, è alternativamente una bambina di nove anni e una giovanissima donna che, sposata da poco, finalmente riuscirà a rivelare e denunciare quanto era accaduto molti anni prima: la causa della morte di Devory, la sua amica del cuore. Gittel e Devory sono infatti amiche praticamente dalla nascita e le rispettive famiglie si conoscono da sempre. Devory è intelligente, sensibile, divertente, ama leggere (cosa che non tutti approvavano in una bambina di quella comunità) ed è un po’ ribelle. Ma a un certo punto persino Gittel non riesce a ignorare gli imprevedibili sbalzi d’umore dell’amica, che i genitori spiegano come il comportamento di una bambina problematica. Ma Gittel vorrebbe capire cosa rende Devory così strana e inquieta e lo capirà appieno solo dopo anni, trovandosi così non solo davanti alla difficoltà di non sapere a chi rivolgersi, ma anche alla paura di infrangere la legge della comunità.

Traduzione: Paola De Camillis Thomas

Ascolta l’incipit letto da Barbara:

 

5.0Overall Score

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QUANDO I SOGNI INFRANTI DI UNA BAMBINA PESANO COME PIOMBO SULLE COSCIENZE. di BARBARA MONTEVERDI Autrice sfuggente per necessità (discendente da una importante famiglia ebreo-chassidica ...

  • Trama
    5.0
  • Suspense
    5.0
  • Scrittura
    5.0

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