SUBIRE L’AMORE IN TUTTE LE SUE FORME
di ANTONIA DEL SAMBRO
Ci sono forme d’amore che rendono succubi, altre che salvano, altre ancora che arrivano inaspettatamente e si “accomodano” nel cuore anche se non si sono cercate. Dell’amore e di tutte le sue conseguenze parla il nuovo romanzo di Francesca Marone che si muove tra storia e contemporaneità, lasciando ai lettori l’assoluta consapevolezza che alcuni paradigmi di violenza e sottomissione non mutano affatto nel corso dei secoli, ma prendono semplicemente altre forme altrettanto crudeli e risolutive.
Chi sono “le pentite”?
Il concetto potrebbe essere esteso a tutto l’universo femminile di ogni età e luogo, ma la Marone parte da un posto fisico ben preciso, il complesso dell’Ospedale degli Incurabili a Napoli, un luogo antico, quasi dimenticato dagli stessi napoletani contemporanei. In questo posto che diventa nella storia e nella leggenda un vero rifugium peccatoribus nel Settecento vengono rinchiuse le donne che hanno sbagliato e hanno peccato per la morale collettiva, ma anche quelle donne che hanno una fragilità emotiva e mentale differente da quella considerata convenzionale dalla società dell’epoca. In poche parole nel complesso degli Incurabili ci sono le “diverse”, le ultime, le emarginate, le perdute.
Alcune di loro per espirare la pena inflitta dalla società sono costrette a fare i lavori più umili e pesanti all’interno dell’ospedale e a vivere praticamente come recluse, proprio come Elisa una ex prostituta ricoverata nel reparto delle Pentite. Qui lei incontra e conosce Albina, tradotta agli Incurabili dalla famiglia perché fragile e diversa.
L’incontro tra due solitudini e diversità si trasforma in sentimento e amore, un amore vessato, contrastato e castigato da Mastrogiorgio, infermiere carceriere che le sottopone a violenze continue, torture e punizioni.
Secoli dopo l’Ospedale degli Incurabili ritorna protagonista della storia di altre due donne, Federica e Maria legate a loro volta da un trascorso di violenza e sottomissione, dipendenza e sfruttamento. Perché la Storia tende sempre a ripetersi due volte.
Romanzo sociale, storico e psicologico Le Pentite affronta con sentimento e intelligenza la questione femminile nel corso dei secoli e le varie forme di amore che a volte hanno condannato e altre volte hanno salvano tutte le donne che hanno attraversato le varie esistenze; non a caso il sottotitolo del libro è: sarò per te veleno e cura.
La scrittura classica e colta della Marone, infine, regala ai lettori pagine di intensa bellezza tra storia, leggenda, ragione e sentimento.
TRAMA
Federica, studiosa di Storia dell’Arte che non ha avuto fortuna nella carriera accademica, in età ormai matura viene inaspettatamente convocata dall’Università per condurre una ricerca sull’Ospedale degli Incurabili di Napoli, l’antico e misterioso complesso fondato per accogliere i malati cronici, affetti da sifilide e da altri terribili morbi, e dove, alla metà del Settecento, furono rinchiuse Albina ed Elisa, due giovani donne alle quali il Mastrogiorgio, infermiere carceriere, inflisse torture e punizioni crudeli per la sola colpa di essersi amate. L’incontro con i luoghi della memoria e con Maria, alla quale Federica è legata da una vicenda di dipendenza e sfruttamento, riportano alla mente della donna l’ineluttabilità delle scelte fatte e il peso della sofferenza patita.
