IL LUCE E LA PUREZZA DEL DIAMANTE

di BARBARA GALIMBERTI

La curiosità ha la meglio: con cautela svita il tappo e ci infila dentro il dito. Lo fa roteare lentamente finché, sul fondo, avverte qualcosa di duro: un oggetto piccolo e insolito che lì non dovrebbe proprio esserci.

Criminali astuti e capaci. Indagini minuziose e accorte. Ritmo, personalità, una trama esagerata, quasi esplosiva e la scrittura di uno dei migliori giallisti e autori di thriller italiani. Questo è: Yellow Diamonds. 

E con questo romanzo di Paolo Roversi, Gaia Virgili è tornata a far parlare di sé. Lei, una delle profiler più astute e originali, nata grazie alla inesauribile fantasia di questo importante autore, è stata capace di conquistare un’altra volta i lettori.

Paolo Roversi con il suo Yellow Diamonds non delude, anzi la sua scrittura risulta vincente tra i romanzi gialli e i thriller pubblicati negli ultimi mesi. Ispirato da una storia vera, l’autore gioca con la sua fantasia e la sua capacità espositiva creando un gioiello indimenticabile.

È difficile identificare Yellow Diamonds con un genere letterario ben definito. Questo stupefacente romanzo di Paolo Roversi incarna tutti gli elementi che possono definire un’opera caratterizzata dall’unicità. Nel leggerlo si riscontrano tutte le caratteristiche di un thriller: il crimine che diventa protagonista, il ritmo serrato, alternato da poche pause dove il lettore rallenta la lettura per poi riprenderla in modo frenetico fino all’ultima parola, che chiude l’ennesimo capolavoro di questo autore. Ma anche le tracce di giallo sono evidenti in quest’opera di Paolo Roversi. Un intreccio dinamico, la presenza degli investigatori, gli indizi si alternano a una penetrante suspense, una tensione che aumenta nello sviluppo della vicenda stessa, mentre il crimine, i personaggi e l’ambiente si muovono tra le righe confondendo il lettore, per trasportarlo sempre più nella profondità della storia.

La donna è incosciente, e sotto di lei si sta allargando una chiazza rossa.

L’alternanza di capitoli brevi, la bravura di collocare i personaggi al centro e nelle zone d’ombra della storia, e gli ambienti, scelti dall’autore, lontani e diversi, con le loro caratteristiche, rendono, quindi, il romanzo di Paolo Roversi una piacevole e indimenticabile lettura.

Molto spesso il lettore non si sofferma a leggere le note dell’autore, ecco, dopo aver raggiunta quella fatidica ultima pagina, in questo caso non si deve chiudere il libro, ma è bene intrattenersi ancora qualche minuto con le parole di Paolo Roversi nella sua nota.

TRAMA

Una banda di rapinatori, in giro per l’Europa, assalta le gioiellerie più prestigiose assicurandosi bottini milionari. Da Pamplona a Parigi, da Biarritz a Ginevra, in breve tempo, grazie alle loro operazioni spregiudicate, diventano la bestia nera delle polizie europee; la stampa li elogia e li rende degli autentici eroi ribattezzandoli Pink Panthers, le “pantere rosa”, dopo che ad Amsterdam viene ritrovato un diamante blu dentro un tubetto di crema come nel famoso film interpretato da Peter Sellers. Di innocuo, però, questi scaltri criminali non hanno nulla: sono astuti e molto bene organizzati. Colpiscono per poi svanire nel nulla. Ad affrontarli sarà la profiler Gaia Virgili che, insieme alla sua squadra dell’Europol, si troverà anche invischiata in una delicata indagine riguardante un traffico internazionale di anfetamine. Come se non bastasse, il suo compito verrà reso ancora più difficile dall’ombra del sospetto che, all’interno della squadra, qualcuno faccia il doppio gioco. Un thriller ispirato a una storia vera, fra rapine, omicidi, espedienti geniali, fughe rocambolesche e una pioggia di diamanti.