Vertigine

Vertigine

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Published: 07/11/2023

Format: Brossura

ISBN: 9791259674623

DOPO I LABIRINTI, RIMANE QUELLA SENSAZIONE DI VERTIGINE

di MANUEL FIGLIOLINI

Quest’anno la casa editrice Fazi ci ha veramente viziato con il loro scrittore d’oltralpe, Franck Thilliez. Prima con il nuovo romanzo “Labirinti” (ndr. recensione) e poi pubblicando per la prima volta in Italia un romanzo del 2011, “Vertigine”.

I “repêchages” sono molto praticati dalle case editrici soprattutto con autori stranieri prolifici e che arrivano nel nostro paese con una bibliografia enorme, vedi appunto Thilliez. Ma è un’usanza che alle volte m’infastidisce perché mi piacerebbe seguire l’evoluzione dello scrittore anche nel suo sviluppo autoriale. Questa cosa mi ha un po’ sballato ma è stata anche la cosa che mi ha permesso di vedere alcune ingenuità in un’ottica differente.

Sicuramente “Vertigine” è quello che più si allontana, nella bibliografia di Thilliez, dal senso stretto del thriller psicologico d’azione a cui ci ha abituati. Questo è un thriller psicologico ma statico, tre uomini ed un cane si trova rinchiusi in un baratro a 30m di profondità. Non sanno perché sono lì, sanno solo che ci sono 3 termini che riconducono alla loro presenza “ladro-bugiardo-omicida”. Devono cercare di uscire da quella situazione con le loro forze, due sono incatenati ed uno ha un casco collegato ad un esplosivo, cercando di aprire un forziere chiuso con una combinazione riconducibile alla loro vita passata.

Thilliez ci porta nella mente umana, soprattutto in quella del protagonista, l’alpinista Jonathan Touvier che narra la vicenda in prima persona e con i suoi occhi ci mostra tutti gli accadimenti. Ogni capitolo è preceduto da un estratto di libro, articolo, dichiarazione di altri alpinisti famosi o dello stesso Touvier. Questi prologhi di capitoli ci agevalano l’ingresso nel capitolo, ma alle volte, quando il romanzo si fa più intenso, quando le vicende dei tre sfortunati s’ingarbugliano, diventa quasi un’ostacolo, un rallentamento della narrazione. L’autore padroneggerà molto meglio il cliffhanger nei romanzi successivi.

Essendo una vera e propria “stanza chiusa” ed essendo i protagonisti solo 3, essendo breve il raggio di azione, l’autore in alcuni punti si è troppo dilungato sulle riflessioni del protagonista reiterando ragionamenti e sensazioni che aveva precedentemente esposto. La sua bravura risiede nella sua capacità di aggiungere ogni volta dettagli molto significativi nelle narrazioni seguenti.

Un romanzo che ha scritto Thilliez nel 2011, se lo paragoniamo al recente “Labirinti” comprendiamo l’evoluzione che lo scrittore ha maturato in 12 anni di scrittura. Interessante è la capacità di Thilliez di entrare nella testa del protagonista e oltre alla sensazione psicologica, trasmettere anche il deperimento fisico di una persona rinchiusa al freddo e al buio.

TRAMA

Alcuni segreti vanno tenuti nascosti, ma saremmo disposti a morire purché non vengano mai svelati?
Jonathan Touvier, ex alpinista cinquantenne, si risveglia intontito e non sa dove si trova. Attorno a lui soltanto buio, umidità, freddo. È finito in fondo a una grotta e non ha idea di come sia successo. Non è solo. Insieme a lui ci sono il suo fedele cane Pokhara e due sconosciuti: Farid, giovane di origini maghrebine, e Michel, uomo di mezza età che lavora in un macello. Jonathan è incatenato al polso, Farid alla caviglia; Michel è libero, ma la sua testa è coperta da una spaventosa maschera di ferro, che esploderà se si allontana dagli altri due. Sulla schiena hanno tre biglietti con altrettante domande: «Chi sarà il ladro?», «Chi sarà il bugiardo?», «Chi sarà l’omicida?». Qualcuno sta giocando con loro, e ha tessuto con cura una ragnatela inestricabile per intrappolarli. Chi è? E perché l’ha fatto? Ben presto, però, la domanda più urgente diventerà un’altra: fino a che punto si può arrivare per non soccombere in una situazione così estrema? Se la natura può rivelarsi un’assassina spietata, l’uomo può trasformarsi in un predatore senza scrupoli: tra menzogne e mezze verità, scatta una disperata lotta per la sopravvivenza, da affrontare con ogni mezzo e strategia possibile.

Traduzione: Daniela De Lorenzo

4.3Overall Score

Vertigine

DOPO I LABIRINTI, RIMANE QUELLA SENSAZIONE DI VERTIGINE di MANUEL FIGLIOLINI Quest'anno la casa editrice Fazi ci ha veramente viziato con il loro scrittore d'oltralpe, Franck Thilliez. Prima ...

  • Trama
    5.0
  • Suspense
    4.0
  • Scrittura
    3.9

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