La sola ricchezza che conti

La sola ricchezza che conti

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Published: 20/10/2023

Format: Brossura

ISBN: 9791222302409

UN GIALLO RETRO’, DOLCE-AMARO ED ESPERIENZIALE

di C.A. BRERA

Stefano Sciacca non è soltanto un autore di romanzi bensì un critico del nostro tempo e di quello passato, un intellettuale nel senso etimologico del termine: studioso di diverse discipline e osservatore di diversi mondi. Tanto quanto Michele Artusio (già protagonista del noir L’Ombra del Passato) è in fondo uno Zeitgeist, ovvero uno Spirito del tempoespressione filosofica che indica qualcosa o qualcuno perfettamente a fuoco nel proprio momento storico – Stefano con la sua scrittura è speculare al suo personaggio; ovvero squisitamente inopportuno in questa nostra “modernità”, concetto che lui stesso commenta, smontandolo e rimontandolo con una logica dotta e precisa.

Tuttavia, se poniamo questi due antipodi su un cerchio anziché su una linea retta, finiscono per toccarsi e magari scambiarsi i ruoli tra loro; cosicché Stefano Sciacca emerge lui stesso come un complesso e sfaccettato personaggio che opera dietro i suoi lavori. Questo lo dimostra nel suo nuovo romanzo, un giallo del tutto a sé stante. La sola ricchezza che conti è un racconto emotivo vissuto come un carnet di viaggio – sia interiore sia oggettivo – dove si imprimono sensazioni, si immortalano luoghi e si fissano profumi nella memoria.

Ambientato in situazioni retrò, tra la costa ligure e quella francese, è un giallo malinconico e poetico che a tratti ricorda persino il poema cavalleresco: l’amore idealizzato è un tema centrale, ma si esplorano anche sentimenti come la pietà, la fedeltà e la fede. In particolare, al culmine della narrazione, si manifesta il bisogno della confessione, non tanto di un fatto quanto di uno stato interiore. 

Ma sentire, dentro, tutta quella vita talvolta mi pesa tremendamente. Perché mi sembra troppa per riuscire a contenerla oltre. E, spossato dalla gran fatica di ricordare, sarei tentato di lasciarla andare. Ma, proprio allora, vengo rapito dal terrore di vederla scappare via. E di ritrovarmi, perciò, vuoto; dimentico persino di me stesso. E, se ho scritto, forse ho scritto soprattutto per vincere l’angoscia di non riconoscermi più. O, meglio, di non ricordarmi più di me stesso.

Un giallo dove la suspense non è adrenalinica ma dolce-amara, come un presagio, e dove la scrittura è ricercata non per esercizio manieristico ma per contestualizzazione delle vicende. Ritroviamo quindi l’investigatore Michele Artusio, in una veste evoluta rispetto a quella del primo romanzo che l’ha visto protagonista: più maturo e introspettivo, ma anche più fragile. La storia inizia con un viaggio, una semplice vacanza che però si rivela un percorso dell’anima travagliato e sofferto quanto il mistero stesso. E a pronosticarlo, con rassegnata tenerezza, è la fedele segretaria di Artusio: Agnese.

– Non dire che non ti avevo messo in guardia – immaginai Agnese; al solito molto fiera del proprio intuito femminile. Mentre io avrei tentato di impegnare lo sguardo altrove. Come quando lei aveva effettivamente preteso di avvertirmi: – passeggiate, bagni e tanto sole; aria di mare, frutta fresca, riposo. È appunto quel che ti ci vuole – aggiustandomi, allora, il bavero stazzonato della giacca. 

(….)

Questo non fu l’inizio esatto della storia; ma della mia nuova vita certamente sì. 

Una segnalazione: da non perdere la prefazione a cura di Federico Pontiggia.

TRAMA

“È insieme, questa seconda volta di Artusio, romanzo di formazione (e restituzione) e aggiornamento professionale, ché il Nostro si distacca vieppiù dal codice dell’hardboiled, al netto delle uccisioni, degli incidenti e dei disvelamenti, e dal diorama letterario (e cinematografico) per farsi alter ego del proprio autore e della sua generosa, persino salvifica scrittura. Topografia sentimentale, detour (meta)fisico, rinuncia alle difese: Sciacca, ne La sola ricchezza che conti, non fa prigionieri. Una parabola di formazione così intima da farsi universale.” (dalla prefazione di Federico Pontiggia)

4.3Overall Score

La sola ricchezza che conti

UN GIALLO RETRO', DOLCE-AMARO ED ESPERIENZIALE di C.A. BRERA Stefano Sciacca non è soltanto un autore di romanzi bensì un critico del nostro tempo e di quello passato, un intellettuale nel ...

  • Trama
    5.0
  • Suspense
    4.0
  • Scrittura
    4.0

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