Delitti d'élite

Delitti d'élite

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Published: 30/03/2023

Format: Brossura

ISBN: 9791280947000

QUATTRO DETECTIVES PER UN OMICIDIO DI CLASSE

di BARBARA MONTEVERDI

Stiamo calmi. Prima di tutto stiamo calmi e cerchiamo di non farci travolgere: i personaggi presenti in questo giallo sono circa 87 (e comprenderete da soli perché non riesca ad essere più precisa), di cui alcuni editori, altri scrittori, critici letterari, poi mogli, cuochi, maggiordomi, segretarie, gentiluomini delle squadre omicidi, belle donzelle, loschi orientali, altri ancora più loschi e via cantando.

Un critico di gialli non particolarmente amato, Wendel Hyat, viene assassinato durante un tè letterario e – vista la quantità di ospiti tutti piuttosto addentro alle tematiche poliziesche – il numero dei sospetti è decisamente corposo. Aggiungiamoci il fatto che quattro tra gli scrittori presenti si lasciano prendere la mano dai loro personaggi e che, perciò, Chesterton indaga alla maniera di Padre Brown, S.S. Van Dine biascica come Philo Vance, Sax Rohmer utilizza la filosofia di Fu Manchu e Dash Hammett si becca subito una pallottola di striscio nelle cucine del villone teatro di tanta sceneggiata, così  capirete bene che la lettura necessita di freddezza mentale e di una certa conoscenza dei gialli classici della prima metà del ‘900.

Una voce profonda mi sorprese alle spalle. “Ciao pidocchio!” Mi voltai. Era Tallulah Bankhead. “Buon pomeriggio, scarafaggio.” “Che noia!”  “Tutt’altro.” “Sono appena arrivata. Cosa vuoi dire con “tutt’altro”? Secondo me è una noia.” “Tesoro mio” dissi prendendole la mano “capisco possa passare per noioso, ma per essere un tè letterario è tremendamente divertente, sul serio. Finora ci sono stati un omicidio e una sparatoria in cucina.” Tallulah mi rispose con gli occhi lucidi e la voce intensa: “Non mi dire! Chi?” “Wendel Hyat, il critico, giace morto con una pallottola nel cuore. Dashiell Hammett ha un braccio ferito. E’ arrivata la polizia. Ed è una di quelle feste in cui puoi entrare, ma da cui non è concesso uscire.”

Scritto come una sceneggiatura hollywoodiana, il romanzo è basato al novanta per cento su scambi di battute più o meno salaci e veloci cambi di scena, così che a pagina 50 si rischia di avere già il fiatone.

Caotico, divertente, molto “charleston” (siamo alla fine degli anni ’20 e gli abiti delle donne sono sfrangiati e ondeggianti come il mondo che le circonda), Delitti d’élite è un breve romanzo che si legge col sorriso sulle labbra: dopotutto, la vittima era odiosa, la perdita non si è rivelata irrimediabile e l’indagine compiuta a più mani, ma in totale assenza di cooperazione, è decisamente spassosa. Perché non godersela?

Il consiglio spassionato che posso dare ai lettori è di non cercare di capire tutto collegando i personaggi tra loro e tentando di trovare il bandolo di una matassa decisamente troppo ingarbugliata: pensate di essere in un luna park in cui salite e scendete da giostre sorprendenti, piene zeppe di luci e musica, circondati da decine di persone vocianti e allegre. Alla fine avrete la sensazione di essere completamente ebbri, forse vi ricorderete poco della giornata trascorsa, ma vi sentirete soddisfatti e rilassati. Ecco, questo giallo funziona così, prendetelo con leggerezza e non temete per il vostro equilibrio psico-fisico, non ne risentirà.

TRAMA

Quando il critico di gialli Wendel Hyat viene trovato assassinato in occasione di un tè letterario organizzato per presentare la sua nuova opera, Da Poe alla pletora, spunta fuori la solita lista infinita di sospettati. L’omicidio è piuttosto insolito, poiché la vittima viene ritrovata nella doccia, con un ghigno congelato sul volto. Ancora più insoliti sono i detective che cercheranno di risolvere il caso: si tratta infatti di alcuni dei più grandi scrittori di gialli della storia: S.S. Van Dine, Sax Rohmer, G.K. Chesterton e Dashiell Hammett. Ciascuno di loro cercherà di condurre le indagini nel modus operandi del personaggio in cui si identifica: Chesterton si chiede cosa farebbe padre Brown in una situazione analoga; S. S. Van Dine – chiamato anche con il suo vero nome, Willard Huntington Wright – non pronuncia le zeta e recita brevi saggi su argomenti esoterici alla maniera di Philo Vance; Sax Rohmer sparisce a Chinatown emulando Fu Manchu e Dashiell Hammett, da vero hard boiled, tira fuori la pistola.

Traduzione: Laura Bernaschi

Ascolta l’incipit letto da Barbara:

3.5Overall Score

Delitti d'élite

QUATTRO DETECTIVES PER UN OMICIDIO DI CLASSE di BARBARA MONTEVERDI Stiamo calmi. Prima di tutto stiamo calmi e cerchiamo di non farci travolgere: i personaggi presenti in questo giallo sono ...

  • Trama
    3.5
  • Suspense
    3.0
  • Scrittura
    4.0

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