LA STORIA E I SUOI SEGRETI

di BARBARA GALIMBERTI

Mentre il sacerdote benediceva il pane e il vino, sgattaiolò nel sottosuolo…

I libri ci raccontano storie, molte e infinite storie. Spesso sono narrazioni esplosive, che richiedono una lettura impegnativa, altre volte, invece, risultano rilassanti, quasi terapeutiche, come fossero pronte a ninnare il lettore.

Poi, ci si ritrova tra le mani Ultima tappa Ratline e da subito si percepisce che la lettura imposta da questo romanzo non è paragonabile a un semplice svago letterario, ma è qualcosa di più intimo, è come se la storia narrata richiedesse al lettore di immergersi in un mondo profondo, che trova la sua concretezza attorno alle parole degli autori.

La scrittura di Daniele Grillo e Alessio Piras è un corpo unico, dove l’arte narratoria dei due autori è espressa in una trama dalla struttura perfetta, ben definita; non si percepiscono le distinte personalità dei due scrittori e questo dona al romanzo un valore aggiunto, una ricchezza nata dalla conoscenza e dalla capacità espositiva di ognuno di loro.

Molto interessanti e coinvolgenti sono le caratteristiche storiche dei fatti narratati, delle quali si percepisce un lavoro accurato e preciso.  Stimolanti sono anche le descrizioni di una Genova misteriosa e affascinante, con i suoi vicoli, le sue chiese e quella via di fuga di cui molti hanno raccontato, ma di cui altrettanti hanno preferito tener ben stretto il segreto. 

Ultima tappa Ratline è un romanzo di forte impatto e che richiede attenzione perché è ricco di particolarità, di ricordi, di terminologie che donano risorse culturali al lettore; la trama si articola in diverse fasi temporali, che non creano confusione nello svolgimento della storia, che appare, quindi, lineare e molto piacevole.  

La scrittura risulta ben ritmata, ma non eccessiva. Lo stile degli autori si presenta sin dalle prime pagine diretto e concreto. 

Non è un romanzo di pura esposizione di un racconto, è un viaggio nel passato e nel presente, dove il silenzio prende il sopravvento per raccontare una verità.

«Gliel’ho detto, i corpi dei morti parlano, non i disegni e neppure le foto…»

TRAMA

Qual è il filo che lega il corpo senza vita di una donna croata al Luna Park di Genova e la vicenda di un gerarca ustascia che alla fine della Seconda guerra mondiale ha trovato rifugio tra le mura della Superba? A cercare una risposta sarà Benedetta Fabbri nella seconda indagine in cui si infila, senza alcuna autorizzazione da parte della titolare del caso, la neopromossa ispettrice della Mobile Annalisa «Trick» Tricarico. Squadra dell’unica postina detective d’Italia, una banda sgangherata di collaboratori composta da suo padre Primo, il dottor Farinella e il collega Fabio. Sullo sfondo di una Genova che esce dall’incubo della pandemia e cerca di mettersi alle spalle la tragedia del Ponte Morandi, una storia che rivela come la città dalle mille chiese incastonate tra un vicolo e l’altro mostri i suoi varchi dimensionali solo a chi accetta di fare i conti con sé stesso.