Delitto a Dogali

Delitto a Dogali

Editore:

Published: 17/11/2023

Format: Brossura

ISBN: 9791254511541

EDUCATIVO ESCURSUS STORICO: MAI METTERSI IN COSE PIU’ GRANDI DI NOI

di BARBARA MONTEVERDI

Un giallo storico, con tutti i sacri crismi, mi incuriosisce a prescindere e qui di Storia e di morti ammazzati ne incontriamo a bizzeffe: siamo nel 1885 e uno sparuto contingente militare viene inviato in tutta fretta in Nord Africa, ad Assab, probabilmente – ma gli ordini governativi sono fumosi – per vendicare l’assassinio di tre esploratori italiani trucidati laggiù mentre valutavano la possibilità di ampliare gli scambi commerciali con la popolazione locale. Lo scopo non dichiarato, ma che traspare da allusioni nei dispacci, è creare la prima base per un’espansione coloniale facendo una previa pulizia per sedare gli animi in modo muscolare.

Nel mezzo di tutto questo detto/non detto, viene accoltellato un altro personaggio, un essere piuttosto ambiguo che potrebbe aver disturbato sia i locali che i militari occupanti e il capitano Garofalo, coadiuvato dal tenente Palumbo, è incaricato di sbrogliare l’imbarazzante matassa.

Prima di arrivare al vecchio edificio diroccato videro alcuni capretti rincorrersi poco lontano da una mandria che pascolava sul ciglio della strada. In quel punto, al margine di uno sparuto gruppo di aloe, la terra era di un rosso cotto dal sole impietoso per diventare poco più avanti pianeggiante e solcato da alcuni uadi in secca. (…) Della vecchia abitazione in pietra, forse un tempo una dimora padronale, rimaneva ben poco. Alcune pareti esterne erano interamente crollate così come la maggior parte dei soffitti. Avanzarono lungo alcune stanze vuote sino a quando non giunsero in quello che un tempo doveva essere stato il salone principale. (…) Il corpo giaceva per terra al centro della stanza, rivolto verso il pavimento.

Non essendo compito del recensore raccontare la storia, lascio al lettore l’onore e l’onere di proseguire lungo le 260 pagine di questo romanzo e mi vorrei, invece, soffermare sulla scrittura di Daniele Cellamare che ha ambientato molto bene questo suo libro (tanto che pare, leggendolo, di seguire un film), peccando solo – a mio parere – di un eccesso di precisione storica. Alcuni passaggi, pur interessanti, prendono un tono da saggio che stenta ad armonizzarsi con la storia investigativa e alle volte pare di leggere due libri differenti, sebbene ambedue piuttosto intriganti. C’è sicuramente moltissima ricerca documentale dietro alla scrittura, ma suona un po’ eccessiva se si vuol raccontare un giallo.

A parte questa pecca (nessun peccato mortale, per carità!), la storia scorre senza alcun intoppo e ha sicuramente il merito di introdurre il lettore meno informato alle origini del nostro passato coloniale, oltre a trasportarlo in un mondo e un’epoca che paiono assai lontane da noi, ma con quel che accade oggi in Medio Oriente siamo sicuri di essere così distanti?

E se proprio vogliamo mettere i puntini sulle i: la tracotanza, la prosopopea, la voglia di credersi migliori delle popolazioni d’Eritrea che dimostrano alcuni alti ufficiali stanziati in Nord Africa alla fine del 1800 (per non parlare, poi, dei politici pontificanti da Roma), non sono le stesse che si ripropongono a palla di ping pong, da un settore all’altro nelle guerre di oggi?

A Daniele Cellamare va il nostro grazie per averci fatto ragionare sul presente pur avendoci trasportato più di 130 anni indietro, con l’escamotage (perché questo è, alla fine) di un giallo storico un po’ fragilino sotto l’aspetto suspense ma ben congegnato e di lettura più che gradevole, oltre che colta e interessante.

TRAMA

Quando nel mese di febbraio del 1885 sbarcano a Massaua, un piccolo e sconosciuto porticciolo della costa eritrea sul Mar Rosso, i soldati italiani sono ancora allo scuro delle mire espansionistiche della politica nazionale. Roma ambisce a conquistare l’immenso territorio etiope e mentre fra proclami, giochi diplomatici internazionali, discutibili decisioni del governo ed eroici combattimenti, la fondazione della prima colonia italiana in terra d’Africa prende corpo, in una dimora abbandonata sulla strada per Dogali si consuma un delitto efferato: con una coltellata al cuore viene assassinato un sacerdote. Si tratta di tensioni religiose o dietro l’omicidio si nasconde altro? Sarà incaricato di scoprirlo un giovane capitano del Regio Esercito, che pur brillando per iniziativa non è di certo un investigatore di professione: commetterà infatti innumerevoli errori e disattenzioni, ma cercherà comunque di portare a termine le indagini. E intanto, tra le anse dimenticate del Tigrè, le truppe italiane subiranno una serie di terribili sconfitte fino al culmine del massacro di Adua, che segnerà la caduta del governo Crispi e la fine della prima epopea coloniale italiana.

Ascolta l’incipit letto da Barbara:

4.3Overall Score

Delitto a Dogali

EDUCATIVO ESCURSUS STORICO: MAI METTERSI IN COSE PIU’ GRANDI DI NOI di BARBARA MONTEVERDI Un giallo storico, con tutti i sacri crismi, mi incuriosisce a prescindere e qui di Storia e di morti ...

  • Trama
    4.5
  • Suspense
    3.5
  • Scrittura
    4.8

Related Posts

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *