ATTRATTA DALLA STORIA ALL’OMBRA DELLA STORIA

di BARBARA GALIMBERTI

 

Annachiara Biancardino, socia e direttrice di Les Flâneurs Edizioni, docente di Lingua italiana nella SSML “Bona Sforza” di Bari, vicepresidente dell’associazione culturale “Dicunt”, organizzatrice di corsi e laboratori di scrittura, si presenta ai lettori con Scritture partigiane, donando al lettore, con meticolosità e consapevolezza, la possibilità conoscere e comprendere la storia della Resistenza femminile, grazie alle scrittura di altre donne, riuscendo a coordinare in modo magistrale la letteratura e la storia.

È stato un onore e un immenso piacere leggere Scritture partigiane e ti ringrazio per aver scritto quest’opera. Quando hai iniziato a pensare di dedicare le tue parole a un testo così importante e necessario per il panorama letterario contemporaneo?

È un onore ricevere un giudizio tanto (troppo!) lusinghiero. Ci penso da qualche anno, perché, dopo aver letto diversi saggi storici sul tema (tra cui, in ultimo, il meraviglioso La Resistenza delle donne di Benedetta Tobagi) mi sono resa conto che non ne esisteva alcuno che affrontasse la questione in una dimensione letteraria.

Le voci femminili hanno sempre prodotto un profondo rumore, anche se nel passato troppo spesso sono state silenziate. Oltre alle autrici alle quali hai fatto riferimento nel tuo libro, secondo te quali altre scrittrici del passato e di oggi hanno avuto o hanno un peso significativo nel mondo letterario?

Credo che Elsa Morante e Anna Maria Ortese – quest’ultima è un’autrice che mi è particolarmente cara, mi sono occupata di lei in un volume collettivo a cura di Ivana Margarese, Il tempo è un altro – abbiano particolarmente inciso sull’immaginario d’autrice. Ma anche le voci meno note e che andrebbero riscoperte sono molte: per restare solo nella mia terra, la Puglia, penso a Maria Marcone e Rina Durante.

La Resistenza ha segnato in modo profondo un periodo storico che non deve essere dimenticato, qual è il tuo legame con la storia?

L’ho sempre molto amata, e negli ultimi anni ho scoperto di essere attratta in particolare dalla storia all’ombra della Storia, come nel caso delle partigiane, che sono state a lungo rimosse dalla narrazione ufficiale della Resistenza.

La relazione tra letteratura e storia è molto profonda, che cosa ci dobbiamo aspettare dalla tua scrittura nel futuro, troveremo ancora l’intreccio tra letteratura e storia che ha caratterizzato Scritture partigiane o hai nuovi e diversi progetti?

Non ho ancora dei progetti ben definiti, ma ammetto di provare già un pizzico di nostalgia per la scrittura. Non so se tornerò a occuparmi di storia, ma di sicuro non smetterò di occuparmi di letteratura, e spero di potermi concentrare ancora sulle scrittrici del Novecento: rappresentano la mia più profonda passione.

 

Grazie a Annachiara Biancardino per la sua disponibilità e per questa bella intervista

 

 

 

 

 

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