LA BORGHESIA ANNOIATA CHE UCCIDE A SANGUE FREDDO
di ANTONIA DEL SAMBRO
“Spogliatevi, puttane. Nude, veloci”.
L’inizio dell’incubo per le due povere vittime di quella che è tristemente conosciuta come la strage del Circeo ha queste parole crude, cattive, indegne, fatali per Donatella Colasanti e Rosaria Lopez che in questo romanzo di Massimo Lugli e Antonio Del Greco diventano Daniela e Rossana per fini di fiction narrativa.
In realtà la sostanza non cambia. Questo è un noir essenziale, duro, minimalista scritto con maestria, arte e capacità da un bravo giornalista di cronaca nera e da un poliziotto di lunga esperienza.
Sulla strage del Circeo e le ore di violenza, orrore e morte che hanno visto protagoniste le due ragazze romane sono stati spesi fiumi di inchiostro, ma questo noir edito da Newton Compton ha tanti, molti particolari inediti che lo rendono del tutto unico nel suo genere. A partire da due protagonisti assoluti dell’intera narrazione, il giornalista di cronaca nera Fabio Corsi e il vice Questore Fortunato Achei. È a loro che gli autori di questo romanzo affidano una sorta di ruolo da “coro greco”, sono loro che guidano e aprono gli occhi ai lettori, li riportano con forza e brutalità alla crudezza delle indagini, alla correttezza negli interrogatori, alla determinazione nel dare giustizia alle due giovani vittime. Se non ci fossero questi due personaggi nuovi, realistici, concretissimi, chi legge si lascerebbe facilmente sopraffare dall’angoscia del racconto, dall’emotività delle descrizioni, da quel senso di vendetta e rappresaglia che prende ogni essere umano quando vengono sollecitati i sentimenti più ancestrali.
La vicenda di violenze e soprusi barbaramente perpetrati su due giovane ragazze basterebbe a far rabbrividire chiunque, ma come già successo nella realtà, anche in questo romanzo di Lugli e Del Greco l’elemento sociale diventa il vero detonatore per una condanna senza sconti e senza appello nei confronti dei tre carnefici, i quali, nell’immaginario di tutti, non saranno mai salvi e mai scevri dall’ignobile colpa commessa.
E sì perché la strage del Circeo oltre a parlare di vittime e aguzzini, parla anche di borghesi annoiati, viziati, codardi e falliti e di ragazze della classe operaia e della periferia romana con sogni, aspirazioni, valori e veri interessi. Il voler “uccidere”, in qualche modo, con gesti, parole, umiliazioni anche la personalità, il coraggio e la classe di appartenenza di Donatella/Daniela e Rosaria/Rossana rende le violenze e i soprusi dei giovani rampolli ancora più biasimabili, imperdonabili, socialmente e umanamente spaventosi e vigliacchi.
Altro elemento che rende unico e particolare questo noir è il ritmo del racconto che non concede sconti di sorta a elucubrazioni mentali o divagazioni e che a tratti diventa talmente incalzante da non permettere a chi legge di riprendere fiato e staccare gli occhi dalle pagine.
Quei bravi ragazzi del Circeo amalgamando alla perfezione storia contemporanea, finzione letteraria e capacità autoriali da grande narrazione è probabilmente il noir più riuscito di questa primavera Ventitré.
TRAMA
1975. Roma e l’Italia intera sono sconvolte dalla notizia di un crimine talmente efferato da essere inconcepibile. In un piccolo comune della provincia di Latina, tre giovani di buona famiglia hanno rapito e torturato per un giorno e una notte due ragazze, uccidendone una e causando gravi ferite all’altra prima di essere arrestati. Chi sono questi tre aguzzini, e come sono potuti arrivare a commettere un atto così crudele? La verità ha le sue radici nella tormentata vita sociale degli anni Settanta, in cui il culto della violenza e l’ideologia neofascista allungano i loro tentacoli anche negli ambienti più insospettabili… Massimo Lugli e Antonio Del Greco ripercorrono i traumatici eventi del massacro del Circeo, raccontando i pregressi dei colpevoli, lo svolgersi dei fatti e le conseguenze di uno dei crimini più tristemente celebri della storia italiana.
Quei bravi ragazzi del Circeo
LA BORGHESIA ANNOIATA CHE UCCIDE A SANGUE FREDDO di ANTONIA DEL SAMBRO “Spogliatevi, puttane. Nude, veloci”. L’inizio dell’incubo per le due povere vittime di quella che è tristemente ...