L’ELEGANZA DEL GIALLO

di BARBARA GALIMBERTI

Tutto preso da quella terribile scoperta, non aveva sentito la presenza di qualcuno che dietro di lui osservava la macabra scena.

Tante volte i lettori si sono ritrovati a riflettere sulle reali differenze tra giallo, thriller e noir. Spesso le difficoltà di attribuire un preciso carattere a un romanzo nascono dal fatto che gli stessi autori, in qualche modo, personalizzano il loro testo narrativo. Di fatto, inseriscono dei dettagli e degli elementi nella trama, che possono far pensare che un libro sia caratterizzato da alcune particolarità, che in realtà contraddistinguono anche opere di diversi generi. Questo susseguirsi di dettagli, in realtà, può portare il lettore a non collocare l’opera narrativa che sta leggendo in una precisa categoria letteraria.

Fulvio Capezzuoli, invece, ha sempre donato ai suoi romanzi, grazie alla sua elegante e affascinante scrittura, un preciso profilo alla struttura narrativa, emergendo, quindi, tra gli scrittori del vero giallo.

Anche in quest’opera: La vacanza del commissario Maugeri, l’autore, che si è contraddistinto tra gli scrittori più importanti del panorama letterario degli ultimi anni, è riuscito a costruire una trama, intrigante e coinvolgente, dal carattere tipicamente investigativo.

Se in apparenza questo suo romanzo sembra strutturato su un semplice racconto, in realtà è proprio nella genuinità delle immagini narrate che si sviluppa un viaggio nella storia delle relazioni umane di un tempo passato.

La capacità espositiva ed espressiva di Fulvio Capezzuoli è proprio quella di raccontare la quotidianità dei suoi personaggi, attribuendo loro una forte personalità, permettendo al lettore anche di scoprire le loro fragilità, avvicinandoli così sempre più al vero; non sono solo delle figure letterarie, primarie e secondarie, nate dalla fantasia dell’autore, ma sono persone che vengono dipinte con attenzione, accortezza e rispetto.

Come nei precedenti romanzi, anche in quest’ultima opera, l’autore è stato capace di scrivere una storia intensa e affascinante, dove il mistero, la verità, i segreti vengono mostrati passo dopo passo, grazie a un’indagine accurata e meticolosa del protagonista: il commissario Maugeri, che gli appassionati delle opere di Fulvio Capezzuoli hanno già potuto conoscere e amare, per la sua personalità e la sua capacità investigativa, tipica del classico romanzo giallo. 

Anche in quest’opera, ciò che affascina di più è la ricerca del dettaglio dell’ambiente descritto, delle abitudini di vita che si percepiscono nelle azioni dei personaggi e anche nel linguaggio e nelle espressioni verbali manifestate in modo sublime nei dialoghi, sempre dettagliati e sinceri nella loro incisività.

La vacanza del commissario Maugeri è un romanzo forte e profondo, capace di trasportare il lettore nel passato, dove la nostra storia ha posto le basi per il presente.

TRAMA

Nell’estate del 1947 il commissario Maugeri decide di passare due settimane di vacanza con la sua famiglia, in una località della Val Brembana dove è stato partigiano durante la guerra. Purtroppo però non è destino che il nostro commissario possa trascorrere delle ferie tranquille: le parole di un ubriaco, l’incontro con una ragazza in bikini, una vedova che piange ancora il marito misteriosamente scomparso e il ritrovamento di un cadavere lo coinvolgeranno in una delle sue inchieste più complesse. Sullo sfondo, le montagne e i suoi sentieri, le malghe con il bestiame, l’osteria dove ci si ritrova per un bicchiere di vino o un piatto di polenta. E tante storie legate al conflitto mondiale appena terminato.