La strada degli uomini perduti

La strada degli uomini perduti

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Published: 26/04/2023

Format: Brossura

ISBN: 9788865513675

LE DELIZIE DELLA CAMPAGNA AMERICANA, MENTRE IL GERME DEL MALE AVANZA…

di BARBARA MONTEVERDI

Autrice di fine Ottocento, antesignana di Agatha Christie, Anna Katharine Green ci trasporta in un’America bucolicamente angosciante usando un linguaggio “color seppia” adattissimo all’ambiente e all’epoca. La sua è una scrittura antica, ma di facile lettura e di grande atmosfera e la presenza di Amelia Butterworth – detective amatoriale per l’intrinseca spinta a impicciarsi elegantemente delle faccende altrui – è importante anche dal punto di vista della rivoluzione dei costumi dell’epoca: indipendente, intelligente e indiscreta, questa donna snob scompagina le certezze dell’ottuagenario detective Ebenezer Gryce che la coinvolge nei suoi casi, per poi pentirsene a corrente alternata, quando si accorge di non poterla gestire e di dover subire i suoi continui scostamenti dalle regole investigative e sociali.

“Gryce mi ha ordinato di riferirle che sarà sul posto entro il primo pomeriggio”, mi comunicò il messaggero colmando il vuoto del mio momentaneo sconcerto. Ciò bastò perché tornassi padrona di me stessa: Ripiegai il biglietto e lo riposi nella borsa. “Gli dica che la mia visita non può essere rimandata,” replicai “ho già comunicato il mio arrivo e solo un caso di straordinaria emergenza mi porterebbe a disattendere ai miei impegni. Sarò lieta di ricevere il signor Gryce al mio ritorno.” (…) Proprio così, Gryce: non vi era nulla che potesse trattenermi.

Eccola, pertanto, imbarcarsi in una avventura da togliere il fiato, legata a un villaggio che oseremmo definire stregato se il termine non cozzasse contro la lucidità investigativa della nostra eroina. In un paesaggio dalla natura rigogliosa e bagnata dal sole, dove però si spengono antiche ville semi-disabitate e cadenti, uomini giovani e vecchi, abbienti o nullatenenti, da qualche anno scompaiono dopo aver imboccato una delle strade dell’esiguo abitato e di loro non si sa più nulla.

L’arrivo della newyorkese crea ovviamente scompiglio tra gli abitanti del borgo e la protagonista commenta così il loro stupore:

Neppure una ragazza nel fiore della bellezza avrebbe suscitato maggiore interesse: ciò era imputabile, a mio avviso e oltre ogni dubbio, non tanto al mio aspetto, che difficilmente avrebbe colpito dei rustici sempliciotti, né tanto meno al mio vestiario, lussuoso ben più che alla moda, quanto piuttosto alla mia condizione di forestiera e, quel che era ancor più sorprendente, di ospite presso le signorine Knollys.

Questa altezzosità intrinseca risulta francamente respingente, più simile allo sprezzo britannico che alla ruvida e decantata democrazia americana, ma è un atteggiamento interessante da osservare dal punto di vista sociologico: probabilmente gli americani ottocenteschi non avevano ancora tagliato del tutto il cordone ombelicale con Sua Maestà d’oltreoceano e, forse, si spiegano meglio certe scelte socio-politiche degli Stati Uniti attuali.

Ma riprendendo l’analisi del testo, non posso che confermare la gradevolezza della lettura: linguaggio raffinato, suspense calibrata, descrizioni argute (sebbene superficiali) di personaggi e ambienti, fanno di questo giallo gotico un’ottima lettura, corredata da illustrazioni estremamente raffinate, come sempre accade nei volumi curatissimi della ABE Editore.

Con un testo più asciutto, con qualche pagina in meno, l’opera sarebbe stata perfetta, ma la prolissità di Anna Katharine Green ben si accorda coi suoi tempi ottocenteschi e per noi moderni la lettura di certi testi è un buon esercizio di pazienza e calma riacquisita, in un mondo assai frenetico.

Libro consigliatissimo a chi non cerca esperienze brutali, ma ama crogiolarsi in storie del genere “arsenico e vecchi merletti”, immaginando mondi ormai scomparsi, ma non così distanti (per quanto riguarda l’animo umano) dai giorni nostri.

TRAMA

C’è un villaggio arroccato sulle Berkshire Hills dove le persone sembrano svanire nel nulla. Negli ultimi cinque anni, passanti di ogni età, estrazione sociale e provenienza sono stati visti imboccare sempre la stessa strada, senza più riemergerne. Amelia Butterworth, incallita nubile newyorkese dalla lingua tagliente e col pallino per le indagini amatoriali, si ritrova scaraventata dritta sul luogo del mistero. Per quanto refrattaria all’idea di lasciarsi coinvolgere nel caso, Miss Butterworth si piega suo malgrado alle richieste dell’ottuagenario ispettore Ebenezer Gryce: a dissipare ogni incertezza è la presenza, in quello stesso paesino, della prole della defunta amica Althea Knollys. Ospite presso la villa lugubre e fatiscente dei suoi tre figli, residenti proprio lungo la famigerata strada, Miss Butterworth si trova alle prese con l’ennesima sparizione. Per venire a capo del mistero, dovrà penetrare l’inaspettata diffidenza dei tre Knollys, indagare nella loro magione rivelandone gli enigmi e le camere segrete, sopravvivere all’apparizione di una leggendaria carrozza fantasma da sempre foriera di sventure, ma soprattutto districarsi tra inganni e sotterfugi degli abitanti di un villaggio che pullula di uomini “perduti”.

Traduzione: Marialuisa Ruggiero

Ascolta l’incipit letto da Barbara:

4.7Overall Score

La strada degli uomini perduti

LE DELIZIE DELLA CAMPAGNA AMERICANA, MENTRE IL GERME DEL MALE AVANZA… di BARBARA MONTEVERDI Autrice di fine Ottocento, antesignana di Agatha Christie, Anna Katharine Green ci trasporta in ...

  • Trama
    4.5
  • Suspense
    4.8
  • Scrittura
    4.8

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