Il fiore di Farahnaz

Il fiore di Farahnaz

Autore:
Genere:
Editore:

Published: 29/11/2023

Format: Brossura

ISBN: 9788894979510

ABITI CONFEZIONATI A MANO E DELITTI SERVITI SUL VASSOIO. AVVENTURE TURCHE DEL SECOLO SCORSO

di BARBARA MONTEVERDI

Lettura deliziosamente accattivante, come la voce falsamente ingenua e pettegola della narratrice, Yildiz, che racconta con apparente bonomia la vita del suo villaggio costituito quasi esclusivamente da famiglie di ingegneri minerari e piccoli funzionari che lavorano nella miniera di carbone di Kozlu, in Turchia.

La sorridente signora, però, non ci inganna perché premette di essere una lettrice accanita soprattutto di gialli, una persona curiosa e piuttosto socievole, per cui noi che stiamo a una certa distanza geografico-epocale (siamo alla fine degli anni ’70 del 1900), mangiamo velocemente la foglia e traduciamo al volo: donna malata di “giallite acuta”, impicciona, con un sacco di conoscenze, molto probabilmente diventerà presto una detective amatoriale. Giusto? Giusto.

“Chiunque imbocchi la via davanti a quella casa non viene più visto, perché prima le case e poi i pini lo nascondono. Anche di fronte a voi ci sono i garage e degli alberi. Secondo me è facilissimo. Mettiamo che questa amante si accorga che c’è qualcuno, allora prenderebbe il sentiero e raggiungerebbe la villa passando accanto al burrone (…). Intanto teniamo occhi e orecchie ben aperti, magari intercettiamo un pettegolezzo. Se questo succede, non ho la minima idea di cosa fare, ma ci penserò su. Per esempio, possiamo prendere quella spudorata e parlarle. Se ha paura che spargiamo la voce….” “Giuro che sei tu quella di cui avere paura, mia cara Yldiz Abla.” “Puoi chiamarmi Detective Yldiz, ormai.”

Donne turche, donne piuttosto emancipate, annoiate dall’ambiente claustrofobico in cui vivono e ciò nonostante non avulse dal mondo: chiacchierano delle ultime notizie internazionali, si preoccupano col nuovo regime instaurato in Iran da Khomeini e per il velo imposto alle donne, sono lontanissime dall’immaginare cosa accadrà nel loro Paese di lì a pochi anni (e posso confermare, perché un viaggio in Turchia effettuato nel 1973 mi aveva incantata, anche per la vicinanza di usi e costumi dei giovani del luogo con i nostri) e inciampano pure in un delitto che sconvolgerà il tran tran delle giornate, rendendo meno prevedibili le loro vite.

La scrittura di questo giallo “alla Miss Marple” è piuttosto naif: sembra di ascoltare la voce di un’anziana vicina occhiuta e piena di verve, ma la storia è ambientata in un mondo ormai scomparso, con agganci all’Europa sia dal punto di vista culturale che nella moda (i vestiti che confeziona la nostra detective sono immancabilmente copiati da riviste francesi e tedesche) ed è interessante per il lettore avvicinarsi a una realtà che non esiste più e che era così prossima alla nostra. Un peccato? Dal mio punto di vista, sicuramente sì, ma la Storia evolve e dobbiamo sempre essere pronti alle giravolte del mondo, anche quando sono piuttosto brusche e inaspettate.

Spero, mi auguro, che almeno la limpida poesia dello sguardo delle donne turche sia rimasta immutata e che ogni tanto si soffermino ancora ad osservare un tramonto che incendia l’orizzonte, anche se forse, oggi, la nostra Yldiz non potrebbe più cucire per le amiche un bikini giallo annodato al collo con fiocco sul reggiseno, un completo in seta smanicato con gonna plissettata o una giacca rossa con scollo alla Bardot.

Col tempo, sai, col tempo tutto se ne va…. Cantava Georges Moustaki in una melodia degli anni ’70. Appunto.

TRAMA

Siamo alla fine degli anni Settanta e la Turchia attraversa un periodo di instabilità politica ed economica, ma a Kilic, zona residenziale, dove vivono ingegneri e medici in servizio nel complesso minerario adiacente alla città di Zonguldak sulla costa del Mar Nero, la vita scorre tranquilla e spensierata, tra serate al cinema, partite a canasta, balli e cene. La piccola comunità di funzionari è infatti molto unita e i rapporti di vicinato sono improntati alla massima solidarietà fino quando la moglie del direttore degli impianti minerari non viene trovata morta. Questo non sarà che il primo di una serie di eventi inquietanti che culminerà con un altro atroce omicidio. La polizia indaga, ed è pronta ad attribuire i crimini a uno sbandato del posto, ma Yildiz, moglie di uno degli ingegneri, divoratrice di gialli e sarta per passione, non si accontenta. Da acuta osservatrice, accumula indizi che la portano a conclusioni ben diverse.

Traduzione: Nicola Verderame

Ascolta l’incipit letto da Barbara:

3.6Overall Score

Il fiore di Farahnaz

ABITI CONFEZIONATI A MANO E DELITTI SERVITI SUL VASSOIO. AVVENTURE TURCHE DEL SECOLO SCORSO di BARBARA MONTEVERDI Lettura deliziosamente accattivante, come la voce falsamente ingenua e ...

  • Trama
    4.0
  • Suspense
    3.0
  • Scrittura
    3.8

Related Posts

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *