Posto sbagliato, momento sbagliato

Posto sbagliato, momento sbagliato

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Published: 04/07/2023

Format: Brossura

ISBN: 9791259673220

QUANDO IL TEMPO SCORRE IN DIREZIONE INASPETTATA, SONO GUAI. O NO?

di BARBARA MONTEVERDI

Geniale? Geniale! Almeno fin qui, pagina 69, e speriamo che continui così fino alla fine. Se ce la fa, McAllister è un mostro di bravura e io, comunque, tifo per lei. La storia intriga perché c’è una donna inglese – avvocato, mica noccioline – a cui la vita comincia a girare al contrario a partire da un 30 Ottobre, ma proprio al contrario nel senso che i suoi giorni tornano indietro, mentre attorno a lei marito, figlio, colleghi dello studio, sembrano veleggiare col vento in poppa e non si accorgono di nulla.

Non scendo nei particolari perché basta un battito d’ali di una farfalla per sconvolgere il mondo, figuriamoci se scivolassi in una chiacchiera dirompente! (tanto, lo farò comunque, ma senza svelarvi nulla di quel che c’è di succulento in questo thriller diabolico). Però posso dirvi che ci sono un omicidio, un colpevole, dei testimoni oculari e…un loop temporale, che viene spiegato con chiarezza, ma crea comunque angoscia.

Jen è una madre in ambasce; ha visto suo figlio mettersi nei guai e vuole aiutarlo, vuole capire cos’è successo e per farlo dovrà viaggiare all’indietro nel tempo, giorno dopo giorno, per scoprire chi è veramente quell’adolescente lungo, spigoloso e spaccone che pensava di conoscere. Ma è una situazione insostenibile: il qui oggi è una pure convenzione e scivola nel qui ieri con una cadenza da incubo.

Jen inizia a battere i denti. Non è possibile. Distoglie lo sguardo dal davanzale senza zucca. “Io ho visto” ripete. “Visto cosa?” Gli occhi di Todd sono così uguali a quelli di Kelly che Jen si ritrova a pensare almeno per la milionesima volta in vita sua: “Sono identici”. Si limita a guardarlo e, per una volta, Todd sostiene il suo sguardo. “Quello che è successo ieri sera, dopo che sei tornato”. “Ieri sera non sono uscito” (…) “Cosa? Ero sveglia ad aspettarti, tu eri in ritardo, ma poi l’ora è cambiata…” Lui rimane immobile, mantenendo il contatto visivo. “L’ora cambia domani. Oggi è venerdì.”

L’autrice costruisce una storia di grande impatto emotivo, lavorando nella testa della sua protagonista che, con coraggio sovrumano, lotta per far chiarezza in un guazzabuglio di avvenimenti incomprensibili e in una condizione mentale che rischia da un momento all’altro di trascinarla nella follia: i giorni stanno regredendo a ritmo sincopato, iniziano a ritrarsi uno per volta, poi accelerano e cosa accadrà alla fine? Che ansia.

E c’è Ryan, un giovane poliziotto che indaga sulla medesima vicenda, ma con modi e tempi differenti, molto differenti e anche nel suo caso, osserviamo ciò che accade con timore sempre crescente, voltando le pagine nella speranza che il puzzle si ricomponga e con il respiro corto proprio come se fossimo coinvolti in prima persona. Perché il segreto di questo thriller è proprio nell’apparente normalità della gente e delle vicende descritte, negli ambienti medio borghesi che, apparentemente, mettono al riparo da situazioni border line e invece non sono che una parete di carta di riso che separa due mondi contigui, così facili da sovrapporre.

Jen, insieme a noi, scoprirà che nulla è come sembra. Anche il tempo atmosferico, dico io malignamente, dato che – per una evidente svista dell’autore e di chi ha fatto l’editing – a pagina 207 (giorno meno centocinque): Un sabato di metà luglio. Fuori il clima è perfettoil cielo così azzurro che sembra una pallina dell’albero di Natale destinata ad andare in mille pezzi. Sono le nove meno cinque e Jen sta parcheggiando fuori dal carcere di Altcourse.  Peccato che appena entra nell’ingresso Fuori sta piovendo, un temporale di mezza estate; i media l’hanno chiamato “tempesta Richard”.

Garantisco che, durante il colloquio che Jen sostiene con un carcerato dalle mille attività loschissime, la tempesta ci sta perfettamente, ma quel cielo azzurro c’entra come i cavoli a merenda. Però, siccome la storia è travolgente, diamo un buono sconto alla scivolata meteorologica e proseguiamo nella lettura. Vi confermo che ne vale la pena: la storia regge fino all’ultima riga e c’è un filo di ironia che collega tutta la vicenda, si chiama Forza Isterica e meno male che esiste.

Gillian McAllister ha scritto un thriller indimenticabile, pieno di colpi di scena e…di colpi di testa, scritto con estremo equilibrio affrontando una trama difficilissima da sostenere senza scivolare in un pasticcio inestricabile. Bella scrittura e splendido cervello: leggete questo libro e scoprirete un mondo del tutto inaspettato.

TRAMA

Fine ottobre. Mezzanotte passata. Jen, affacciata alla finestra, sta aspettando che il figlio diciottenne torni a casa. Non ha rispettato il coprifuoco. A un certo punto il ragazzo compare, ma non è solo: si sta avvicinando a qualcuno, e ha qualcosa in mano. Impietrita, Jen assiste a una scena che non si sarebbe mai immaginata: suo figlio accoltella un uomo. Non riesce a crederlo: Todd, un adolescente spiritoso e felice, ha appena ucciso uno sconosciuto, proprio lì, sulla strada di casa. Non sa chi sia. Non sa perché. Sa solo che il suo futuro è distrutto. Quella notte si addormenta disperata. Tutto è perduto. Finché non si sveglia… ed è ieri. E poi si sveglia di nuovo… ed è l’altro ieri. Ogni mattina al risveglio Jen scopre di essere tornata indietro nel tempo. Può evitare che quell’omicidio avvenga. Tassello dopo tassello, emergono dei particolari sulla vita di suo figlio di cui era completamente all’oscuro. La faccenda si fa sempre più inquietante, finché Jen non fa la scoperta peggiore di tutte: suo marito è coinvolto. Da qualche parte, nascosta nel passato, c’è una soluzione, e non ha altra scelta: deve trovarla.

Traduzione: Enrica Budetta

 

5.0Overall Score

Posto sbagliato, momento sbagliato

QUANDO IL TEMPO SCORRE IN DIREZIONE INASPETTATA, SONO GUAI. O NO? di BARBARA MONTEVERDI Geniale? Geniale! Almeno fin qui, pagina 69, e speriamo che continui così fino alla fine. Se ce la fa, ...

  • Trama
    5.0
  • Suspense
    5.0
  • Scrittura
    5.0

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