
Imbecille, cretino, idiota: la società contemporanea rischia l’involuzione linguistica
di RAFFAELE TRITO
Succede che…
Succede che l’Argentina, uno dei paesi più ricchi al mondo in quanto a risorse e più povero al mondo in quanto a ricchezza pro capite, venga eletto un presidente di origini italiane. Calabresi, per la precisione.
Succede che questo presidente, tal Milei, è un economista. Uno dei più discussi nel mondo accademico. È stato un giovane promettente. Aveva le ricette per ogni problematica economica. Ha convinto i giovani a votare per lui. Una campagna elettorale basata sull’insulto all’altro, sull’incapacità dei governi precedenti e sull’accusa che, a quanto pare, funziona in tutto il globo, alla casta composta da troppi politici. Tutto condito da un linguaggio arrogante, colorito e in molti casi scurrile. Cose, insomma, che tanto piacciono alle nuove generazioni di votanti. Il tasso di povertà, negli ultimi mesi, è balzato al 52,9%. “anche se gli investitori stranieri e il Fondo Monetario Internazionale – a cui l’Argentina deve 43 miliardi di dollari -, sostengono la sua terapia fiscale d’urto” (fonte Sole24ore del 26 settembre 2024).
Le soluzioni suggerite dal presidente sono quelle di un ragazzino delle elementari. Tutto risolvibile con il metodo tanto amato dalle destre neoliberiste. “Tagli”. Bene, semplice. Potremmo tagliare la spesa pubblica per l’istruzione, la sanità, i trasporti, potremmo addirittura tagliare i costi della politica, eliminando gran parte dei membri di un parlamento, che a prima vista fa sorridere e fregare le mani soddisfatte dei cretini. Non mi soffermerò sull’importanza della rappresentanza nei palazzi parlamentari, almeno per le Repubbliche democratiche. E lo so, amici miei, avete ragioni, mica uno si può preoccupare di accontentare tutti? E pure avete ragione! Prendiamocela con i più deboli, con gli ultimi. Con quelli che quando parlano nessuno se li fila. Che ne pensate? Non è geniale?
No! Non è geniale è ridicolo, vomitevole, vergognoso. Disgustoso.
Succede, invece che, udite udite, il signor Milei ha proprio questa idea e la partorisce in diretta nazionale.
È notizia di mercoledì, 26 febbraio 2025, che in una delle bizzarre riforme proposte da questo governo, fortemente voluta dallo stesso Milei, saranno reintrodotti ufficialmente termini come “imbecille”, “cretino”, “idiota” e “mentalmente debole”. Succede che qualcuno sorride, difenda questa idea sostenendo che in fondo usare termini “edulcorati” non ne cambierebbe la sostanza. A questi signori si potrebbe rispondere in mille modi ma rischiamo di manifestare questa nostra presupposta imbecillità e debolezza mentale.
eGRIGIO signor milei, il minuscolo è voluto, gli unici e veri cretini sono gli indifferenti, i superbi, i violenti , chi discrimina i propri simili.