Il fantasma dell'Opera

Il fantasma dell'Opera

Genere:

Published: 07/06/2024

Format: Rilegato

ISBN: 9788822786432

VOCI ANGELICHE E CUORI A BRANDELLI

di BARBARA MONTEVERDI

Classico goticheggiante sempre molto attuale e di grande impatto visivo. Sì, perché la scrittura di Leroux è quanto di più cinematografico si possa immaginare e non stupisce che di questo romanzo siano state fatte riduzioni cinematografiche e musicals.

Fin dall’inizio, quando vengono descritte le ballerine che parlano dell’incontro di una di loro con l’essere inquietante che appare dal nulla e nel nulla scompare, sembra di essere fisicamente presenti, tra una semi svenuta Jammes, accasciata su una sedia, e la famelicamente sottile Giry, dai capelli color inchiostro e gli occhi, immensi, bistrati.

Insomma, tecnica di scrittura perfetta, mentre le pareti claustrofobiche dell’Opéra di Parigi si stringono, poco a poco, attorno ai protagonisti e al lettore. E qui casca l’asino, perché trovo che il punto debole del romanzo siano proprio i due giovani, platonicissimi, amanti: la cantante lirica Christine e l’aristocratico Raoul, presi di mira da Erik, il cosiddetto fantasma che si aggira nei meandri del teatro. Per i miei gusti, lei risulta troppo svenevole e manierata, oltre che totalmente priva di personalità, mentre il buon Raoul è un maschio ventenne con poco mordente, che si dibatte tra gelosia e pena (soprattutto verso se stesso) senza trovare la quadra per strappare l’amata dalle grinfie dell’ectoplasma (che tanto incorporeo non è) innamorato della sua bella.

La figura tragica del fantasma è l’unica davvero notevole: tenuta per tre quarti del romanzo come sfondo minaccioso, rappresenta tutte le paure che abbiamo vissuto fin da bambini, il tremore che nasce quando nel buio sentiamo di non essere soli e ci aspettiamo di veder sbucare dall’armadio chissà quale entità malefica. Sotto questo punto di vista, Leroux è impareggiabile e riesce a sostenere e far lievitare un racconto fatto essenzialmente di emozioni, anche contrastanti, come quando ci presenta le figure dei direttori del teatro dell’Opéra, che sono quanto di più divertente, ironico e graffiante ci si possa immaginare, con il loro disprezzo per la leggenda del fantasma che si trasforma rapidamente in confusione e poi in terrore, ma con accenti da Commedia dell’Arte, così da alleggerire un racconto che rischierebbe un eccesso di cupezza.

“E allora, gli avete parlato?” chiede Mercier. Rémy risponde: “Moncharmin si è deciso ad aprire la porta. Gli occhi gli uscivano dalle orbite. Ho temuto che mi aggredisse. Non sono riuscito a dirgli una parola perché lui ha gridato “Avete una spilla da balia?” “No.” “Allora andatevene al diavolo.” Io volevo spiegargli cosa stesse accadendo a teatro, un avvenimento inaspettato…Lui s’è messo a urlare “Una spilla da balia! Datemi immediatamente una spilla da balia!” Un commesso che l’aveva sentito – gridava talmente che persino un sordo lo avrebbe udito – è accorso con una spilla da balia, gliel’ha consegnata e subito dopo Moncharmin mi ha sbattuto la porta in faccia! Ecco tutto! (…) Sicuramente tutto questo è innaturale, e i nostri direttori stanno impazzendo!”

Così, tra brividi e risatine sotto i baffi, la lettura si conclude con soddisfazione (e pazienza se il lato sentimentale della vicenda ci ha resi un poco insofferenti, nessuno è perfetto: non il lettore forse ipercritico e neppure il prolifico Leroux, così impegnato a distinguere la purezza dei sentimenti dal cupo mal de vivre).

TRAMA

Sono molte, a tutt’oggi, le riduzioni cinematografiche – la più bella e la più fedele quella del 1925 con Lon Chaney, la più recente quella diretta da Joel Schumacher, trasposizione del musical di Andrew Lloyd Webber – che hanno consacrato la popolarità di questa originalissima opera scritta da Leroux nel 1911. La storia dell’amore di Erik – costretto a nascondere le sue orrende fattezze dietro una maschera – per Christine, la giovane soprano tanto graziosa quanto inesperta, si svolge tutta nell’ambiente del teatro dell’Opera, che diviene alter ego del Fantasma, luogo che crea l’azione. Una macchina narrativa sapientissima consente a Leroux di tenere in perfetto equilibrio commedia, avventura, poliziesco e grand guignol; così che alla fine della lettura ci accorgiamo di essere stati catturati da una storia tanto carica di suggestioni quanto lineare ed emblematica. Introduzione di Vieri Razzini.

Traduzione: Maurizio Grasso

*essendo stato il libro letto in lingua originale, vi riportiamo come riferimento l’edizione integrale di Newton Compton

 

4.9Overall Score

Il fantasma dell'Opera

VOCI ANGELICHE E CUORI A BRANDELLI di BARBARA MONTEVERDI Classico goticheggiante sempre molto attuale e di grande impatto visivo. Sì, perché la scrittura di Leroux è quanto di più ...

  • Trama
    5.0
  • Suspense
    5.0
  • Scrittura
    4.8

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