
CON IL SUO TERZO CAPITOLO, SPOSTIAMO IL CENTRO DEL ROMANZO
di MANUEL FIGLIOLINI
Quando un romanzo seriale può sopravvivere da se stesso? Quando una serie di romanzi con lo stesso protagonista si rigenera? Con Beate Maly e la sua serie di Ernestine e Anton siamo arrivati al capitolo di svolta.
Poteva essere una trilogia e concludersi con questo nuovo capitolo, ambientato sul Danubio. Ma Beate Maly ha spostato leggermente il centro del giallo. Nelle prime due avventure il giallo era protagonista, qui in questo nuovo romanzo la scrittrice Maly sposta il centro sui suoi personaggi. Dopo un primo romanzo con protagonisti Ernestine e Anton, arriva il secondo con una delineazione ancora più accentuata anche della figlia e della nipote di Anton. Compare sul fondo un probabile pretendente per questa figlia vedova. Nel terzo romanzo Beate Maly schiera tutti i suoi personaggi e ci racconta una storia.
Il lettore questa volta si trova avvinghiato nella vita dei protagonisti, cosa succederà tra Anton ed Ernestine? Erich Felsberg conquisterà la figlia di Anton? Ecco quando tutte queste domande pervadono la curiosità del lettore, il punto è spostato. Non leggerò il quarto romanzo per scoprire quale storia ci racconterà, ma vorrò sapere le sorti dei protagonisti, ora che li conosco tutti.
Non era il problema di Agatha Christie, ma è sicuramente il problema contemporaneo di molti scrittori che vogliono raccontare delle storie, sapendo che la maggior parte delle storie sono già state raccontate.
Il meccanismo giallo in questo romanzo di Beate Maly, è molto semplice e possiamo anche definirlo “già visto”. Una crociera, un assassinio, famiglie ricche e storie piene di misteri. E qui la Maly decide di mettere la sua impronte nel genere giallo che richiama la “golden-age”, spostandoci dal centro.
Scritto con la delicatezza che contraddistingue i suoi romanzi, la sua storia appassiona e avvolge. Ci sentiamo e vogliamo stare con loro su questa bellissima nave che attraversa il Danubio, siamo nella sala cinema a vedere con loro il film “Gabinetto del dottor Caligari”. Siamo negli intrighi che circondano questi protagonisti ma soprattutto siamo curiosi di conoscere cosa succederà ai nostri eroi.
Un giallo classicheggiante che allieta il lettore ma che lo affeziona sicuramente a dei protagonisti. Ci auguriamo che la Maly torni a mettere al centro la storia gialla, ma molte cartucce sono state sparate … E alcune ci hanno colpito al cuore!
TRAMA
Memore delle precedenti disavventure, l’ex farmacista Anton Böck non vuole saperne di partire per una crociera sul Danubio con Ernestine Kisch, l’amica adorata che ha appena ricevuto in omaggio due biglietti. Tuttavia, la prospettiva dei sontuosi pasti, e ancor più l’occasione di vedere a bordo uno dei migliori film dell’anno, Il gabinetto del dottor Caligari, finiscono per vincere ogni sua resistenza. L’Impero austro-ungarico è da poco tramontato, e l’elegante piroscafo ospita a bordo nostalgici del vecchio ordine e nuovi imprenditori, psichiatri e sensitive. Il primo giorno di navigazione trascorre tra chiacchiere, pettegolezzi e qualche spiacevole imprevisto, come i freni manomessi di una sedia a rotelle e un lampadario che improvvisamente si sgancia dal soffitto. La mattina seguente, quando l’anziano conte von Jesenky non si sveglia, la sua morte è attribuita alla tanto decantata, ma in realtà avariata, zuppa di pesce ungherese della sera prima. Se il cuoco rischia il licenziamento, sono in molti a beneficiare di questa morte. Pur contrariato per le troppe attenzioni che il capitano riserva a Ernestine, Anton non sa negarle il suo aiuto e insieme cominciano a scandagliare il passato dei compagni di viaggio. Terzo volume della serie con Ernestine e Anton.
TRADUZIONE di RACHELE SALERNO
Omicidio sul Danubio
CON IL SUO TERZO CAPITOLO, SPOSTIAMO IL CENTRO DEL ROMANZO di MANUEL FIGLIOLINI Quando un romanzo seriale può sopravvivere da se stesso? Quando una serie di romanzi con lo stesso protagonista ...