Il problema dei tre corpi

Il problema dei tre corpi

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Published: 31/10/2017

Format: Brossura

ISBN: 9788804680604

MONDI LONTANISSIMI CI TALLONANO DA MOLTO, MOLTO VICINO. CONTRADDIZIONE? MAGARI!

di BARBARA MONTEVERDI

Come indica la data di pubblicazione, il romanzo non è freschissimo, ma il racconto lo è, eccome. Ci troviamo davanti a una storia fantascientifica con solide basi politico-ecologiche e il primo capitolo crea immediatamente un senso di allarme sia per il dissennato abbattimento di enormi foreste al confine con la Mongolia da parte dei Corpi di Produzione e Costruzione durante la Rivoluzione Culturale Cinese, sia per il clima di perenne sospetto e delazione tra i componenti delle squadre.

Siamo in Cina nel 1969, il clima sociale è da incubo e non cambia di molto trentotto anni dopo, quando una serie d suicidi di celebri fisici scuote la società scientifica. Un professore di nanotecnologie, impegnato in un importante progetto nazionale, viene in contatto con Frontiere della Scienza, un gruppo dedito, apparentemente, a disquisizioni di fisica teorica. Ma…

Si guardò attorno nel tentativo di distinguere le ombre indefinite della camera da letto. Adesso era certo di essere sveglio, ma le serie numeriche non erano scomparse. Chiuse gli occhi e il conto alla rovescia continuò a campeggiare nell’oscurità, simile a mercurio che scorreva tra le piume di un cigno nero. Aprì le palpebre, le strofinò, ma non servì a niente. Dovunque volgesse lo sguardo, i numeri erano l’unica cosa che metteva a fuoco.

La lettura di questo romanzo di fantascienza è molto coinvolgente, anche se le pagine fitte fitte creano nel lettore un certo disagio: a meno di non arrivare alla fine del capitolo, non si sa bene dove interrompersi senza spezzare il senso di ciò che si legge.

Però la storia è ben strutturata, la suspense sempre molto alta e c’è il giusto equilibrio tra personaggi simpatici, cordialmente odiosi, enigmatici. Ed è presente anche tutta la società cinese con i suoi riti, i rapporti interpersonali che a noi occidentali appaiono così poco spontanei, i timori ricorrenti di incappare in qualche problema che trascini le persone davanti a un tribunale, da qui una specie di freno a mano tirato quando ci si trova a scambiare opinioni.

Ma un aspetto che mi è saltato all’occhio mentre avanzavo nella lettura: è l’animo profondamente poetico di Cixin Liu. Quando parla dell’Universo sembra proprio che lo viva come un caldo, accogliente grembo materno, inquietante perché noi esseri umani poco capiamo di quel che sta lassù, ma avvolgente e commuovente.

L’abilità dell’autore sta anche nel bilanciare i momenti “romantici” in cui ci si chiede chi siamo e dove andiamo, inserendo personaggi più terra-terra come il capitano di polizia Shi Qiang , che avrà il suo ruolo nella decriptazione del caso (perché, oltre alla storia fantascientifica, c’è anche una sotto-indagine per la morte sospetta di alcuni scienziati) sulla base del suo personalissimo mantra “Se una cosa è troppo strana, allora puzza.” Alla faccia della spiritualità.

Dunque, abbiamo tra le mani un’opera perfetta? Ovviamente no, visto che tutto ciò che è umano è migliorabile e questo libro ha il difetto di essere prolisso. Il lettore deve darsi fiducia: può farcela anche senza capire proprio tutto delle lunghe disquisizioni tecnico-scientifiche che tanto piacciono a Cixin Liu. Di quando in quando viene la tentazione di cedere di fronte ad argomenti di astrofisica davvero ostici, ma non si deve mai dimenticare che ci troviamo davanti a un romanzo, non a un trattato rivolto a specialisti e alla fine tutto si svela, che si abbia studiato fisica o ragioneria.

Quando l’autore si libera dagli eccessi di tecnicismo, la storia riprende il suo fascino ipnotico e, magari un po’ lentamente, si giunge alla conclusione senza danni.

Molto, molto chiarificatrici sono le due facciate di postfazione della traduttrice dall’inglese, che fanno comprendere quanto impegno, amore e follia esistano nel traspondere un testo da una lingua a un’altra.

Buona lettura. E ogni tanto alzate gli occhi al cielo.

TRAMA

Nella Cina della Rivoluzione culturale, un progetto militare segreto invia segnali nello spazio cercando di contattare intelligenze aliene. E ci riesce: il messaggio viene captato però dal pianeta sbagliato, Trisolaris, l’unico superstite di un sistema orbitante attorno a tre soli, dominato da forze gravitazionali caotiche e imprevedibili, che hanno già arso undici mondi. È quello che i fisici chiamano “problema dei tre corpi”, e i trisolariani sanno che anche il loro destino, prima o poi, sarà di sprofondare nella superficie rovente di uno dei soli. A meno di non trovare una nuova casa. Un pianeta abitabile, proprio come il nostro. Trisolaris pianifica quindi un’invasione della Terra. Sul Pianeta azzurro, nel frattempo, l’umanità si divide: come accogliere i visitatori dallo spazio? Combattere gli invasori o aiutarli a far piazza pulita di un mondo irrimediabilmente corrotto?

Traduzione: Benedetta Tavani

Ascolta l’incipit letto da Barbara:

4.8Overall Score

Il problema dei tre corpi

MONDI LONTANISSIMI CI TALLONANO DA MOLTO, MOLTO VICINO. CONTRADDIZIONE? MAGARI! di BARBARA MONTEVERDI Come indica la data di pubblicazione, il romanzo non è freschissimo, ma il racconto lo è, ...

  • Trama
    5.0
  • Suspense
    5.0
  • Scrittura
    4.5

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