LA CAPACITA’ DI FODERARO DI STARE NEL MEZZO, SUL FILO DELLA SUSPENSE

di MANUEL FIGLIOLINI

La cosa che ci colpisce di un romanzo che non conosciamo è la copertina, con tutta la sua forza simbolica, ci racconta in un titolo ed una fotografia quello che troveremo al suo interno. “Anche gli angeli mangiano kebab” di Giuseppe Foderaro mi ha ingannato, mi ha tradito nella scelta della lettura di questo romanzo che è stato lì, sullo scaffale, parecchio prima di essere letto. All’inizio pensavo al romanzo come una rivisitazione del film con protagonisti Giuliano Gemma e Bud Spencer, pensavo ad un’ambientazione molto mediterranea ma sempre anni’30. Invece l’unica cosa che ho trovato in comune tra i due lavori è l’anno di nascita dell’autore e l’anno di distribuzione del film.

Ammetto anche che l’inganno perpetrato dal titolo è durato una cinquantina di pagine, dove la cifra letteraria dell’autore, la storia e la struttura hanno subito sgomberato ogni dubbio. Un romanzo noir dalla struttura che per la prima parte ricorda i romanzi hard-boiled, pochi dialoghi ma molti pensieri e sensazioni del protagonista, Sauro Badalamenti. Una storia, pubblicata nel 2015, attualissima per il momento storico che stavamo attraversando ma che rimane comunque attuale nel nostro inconscio. Una storia rutilante che ci porta dall’esplosione di una bomba in un centro commerciale in lidi, o meglio porti, inaspettati.

Giuseppe Foderaro dimostra una dimestichezza con la lingua un uso letterario di essa che colpiscono il lettore. Anche se in una struttura narrativa “antica” dimostra una modernità e attualità quasi sconvolgenti. L’attualizzazione del classico dimostra la padronanza del genere dello scrittore. Oltre ad una Milano assediata, un mondo oscuro che ci avvolge senza possibilità di sconti, Foderaro ci regala un noir intenso che ha uno sviluppo sconvolgente. L’inizio microscopico e lo svolgimento macroscopico che ne consegue ipnotizzano il lettore in una suspense immersiva. Appunti interessanti di una Milano molte volte sconosciuta c’immergono nella vera atmosfera noir.

Un romanzo che ho letto con interesse anche perché l’autore ha saputo dimostrare come molte volte sfiorare i generi, rende la lettura ancora più profonda. Solo un piccolo appunto che non posso esimermi dal fare all’autore è una svolta nel finale che, i lettori forti, possono scoprire o immaginare. Interessanti anche i suoi personaggi principali, Sauro l’investigatore assicurativo e Miranda. Due personaggi risolti e poco politically correct che s’incontrano e incrociano le loro vite cedendo il passo all’importanza della tematica del romanzo. Scelta giusta ed equilibrata. Un romanzo da leggere per ripercorrere un momento che forse non dovremmo dimenticare.

TRAMA

Una bomba che esplode in un centro commerciale, un disastro aereo dai retroscena inquietanti, una Milano di intrighi e corruzione, multietnica e oscura. Questo lo scenario in cui si muove Sauro Badalamenti, di professione investigatore assicurativo che, suo malgrado, si trova fra le mani una doppia indagine che lo costringerà a scavare nel cuore nero della città.Un piano diabolico, segreti e perversioni lo condurranno nell’oblio di una Milano mai così spietata.«Una cosa l’ho imparata: sotto di noi non c’è che il nulla. Nessuna rete di sicurezza. Quando qualcosa esplode, è tutti lì che si finisce, sul tavolo di marmo di un obitorio. Non è un bello spettacolo. E di morti, credetemi, ne ho visti tanti».