Segnali di fuoco

Segnali di fuoco

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Published: 04/04/2023

Format: Brossura

ISBN: 9788854525764

LE STELLE E IL CUORE CI INDICANO IL CAMMINO

di BARBARA MONTEVERDI

Il primo aggettivo che mi viene in mente è “denso”. Un libro denso, un racconto pieno di cose non dette, vissute nel proprio intimo con la determinazione di un omicida seriale. Solo che l’arma è sempre rivolta contro se stessi.

Ve lo dico subito, questo non è un giallo, un thriller o un noir, ma potrebbe essere tutte e tre le cose. C’è Theo che, a 15 anni, guida l’auto al posto della sorella e va fuori strada, uccidendo l’amica che voleva stupire. C’è Sarah che si prende la colpa, c’è il silenzio terribile e totalizzante che subentra nell’animo di ogni membro della famiglia Wilf, lo stesso silenzio che avvolge altre famiglie, anni dopo, le cui storie si intrecciano e lacerano.

Così, passando dall’Agosto 1985 al Dicembre 2010, ci ritroviamo nel medesimo quartiere a osservare le stelle, non in cielo ma sull’IPod di Waldo, undici anni quasi, undici anni scarsi di solitudine e pensieri profondi. Inconsapevolmente, questo ragazzino diventa il collante tra il passato dei Wilf e il presente, suo e di chi lo circonda.

L’atmosfera di questo romanzo mi ricorda molto Le nostre anime di notte di Kent Haruf: c’è tanta poesia nel dolore, tanta notte tra le strade di questo piccolo centro della Pennsylvania e una voglia spasmodica di capire la vita.

La storia gialla è proprio tra le pieghe delle domande che si fanno i protagonisti: riusciranno mai a trovare la quadra del loro malessere? I sensi di colpa li aiuteranno a venirne fuori o li schiacceranno del tutto? E, indubbiamente, l’autrice riesce a creare una forte suspense là dove ci sarebbero solo drammi familiari soffocati dalla quotidianità. Eppure, appare sempre un elemento destabilizzante, come se Dio giocasse a dadi (che Einstein avesse torto?), le vite delle persone vengono stravolte, l’onda anomala le strapazza e vorremmo salvare quella gente in ambasce, così simile a noi. Ecco il punto della questione: le loro vite sono le nostre, noi siamo i protagonisti della storia e la suspense è quella che ci accompagna ogni giorno, in tutti i gesti e i pensieri che tentiamo di controllare e che, inevitabilmente, ci sfuggono.

Sono una bella coppia, hanno un’aria energica ed elegante. Come Shenkman e Alice tra trent’anni e rotti, se saranno fortunati. Si chiede se stanotte festeggeranno. Devono avere figli grandi. Magari hanno anche dei nipoti. Controlla il frigo per accertarsi che lo champagne si stia raffreddando bene (…) , ha sborsato un bel po’ di soldi per accaparrarsi il meglio: una bottiglia di Cristal e un barattolo di beluga. Non sa se Alice può mangiarlo, oppure se il caviale è sulla lista dei cibi vietati, come il sushi, i salumi, il formaggio non pastorizzato. Ma immagina che un festeggiamento debba avere tutte le carte in regola. Leveranno i calici al nuovo millennio, al non-ancora-nato Isaac!Aaron/Moses, all’inizio della loro vita familiare in questa casa, in questa zona che hanno scelto perché ci sono buone scuole e perché è collegata bene al centro. Sono stati scrupolosi. Si sono informati. Andrà tutto bene. “E’ un po’ che ti chiamo”. Alice compare sulla soglia. Si aggrappa allo stipite, ha il viso bianco come la carta. “Mi…”Si piega in due sopra il pancione. “Mi si sono rotte le acque” riesce a dire.

Un romanzo commuovente, profondo e originale che rasserena aiutandoci a rafforzare le difese per affrontare l’ignoto, la perdita di chi amiamo, il vuoto dell’anima che può essere riempito di ricordi e qualche piccolo gesto di umanità.

TRAMA

2010, Pennsylvania. Un’antica quercia maestosa si staglia contro la notte stellata di Division Street, nell’elegante sobborgo di Avalon. L’albero magico, lo chiamano da generazioni; col suo tronco immenso, le radici nodose, i grovigli di fiori selvatici ai suoi piedi, domina il suo personale pezzetto di giungla in mezzo alle aiuole pettinate del distinto quartiere. Sotto la quercia sono seduti Ben Wilf, un medico in pensione, e Waldo Shenkman, un ragazzino solitario e geniale, che gli sta mostrando le sue stelle preferite nel cielo nero. Per Waldo, fragile creatura sensibile alla bellezza del mondo, le stelle non sono astri distanti e implacabili, ma amiche, compagne di viaggio che gli illuminano il cammino, segnali di fuoco nella sconfinata oscurità del suo futuro. Waldo non può ricordare che in una notte di dieci anni prima lui e Ben si sono già incontrati; sente tuttavia che parlare con quel signore gentile placa il suo divorante senso di inadeguatezza. Non può nemmeno sapere che continueranno a cercarsi negli anni che verranno, nel tempo e nello spazio, in un destino che li tiene uniti come un filo. In una sera di fine estate di venticinque anni prima, davanti a quella stessa quercia è accaduto un fatto terribile. Da allora, un segreto tormenta il dottor Wilf e i membri della sua famiglia, un segreto di cui non faranno piú parola, nemmeno tra di loro, creando un silenzio che ingoierà per sempre ogni possibile felicità. Anche gli Shenkman, la giovane coppia in attesa di un figlio trasferitasi nel sobborgo molti anni dopo, portano con sé il loro fardello di cose non dette. Sotto il cielo di Division Street, il tempo corre e i destini delle due famiglie si intrecciano, divergono e poi ancora collidono esplodendo come stelle nelle galassie. Tutti si trovano a fare i conti con i vecchi segreti che affiorano inesorabili e i nuovi che chiedono di essere celati, mentre la vita assegna a ciascuno la sua quota di smarrimento e di perdita ma anche di stupore e speranza, di dolore ma anche di infinita bellezza.

Traduzione: Gaja Cenciarelli

Ascolta l’incipit letto da Barbara:

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