LA SCRITTRICE GENIALE E’ TORNATA
Lella soppesò il cappottino leggero che aveva portato come unico soprabito per quella prima trasferta, scartando con decisione tutte le alternative più pesanti – tanto in Sicilia era sempre primavera! – e si diede dell’idiota.
Bene. Brava. La Cassar Scalia sa raccontare bene e soprattutto ha il grande dono della scrittura per immagini che evoca immediatamente nei lettori cose e persone già viste, situazioni già vissute, emozioni che si riconoscono.
E poi che è successo Cristina? Dopo un inizio alla tua altezza una sequela di pagine con una sfilza di competenze, gradi, qualifiche, incarichi, tutto molto tecnico, burocratico, inutile. Non si fa Cristina, non serve e non ne hai bisogno! Non ne hanno bisogno i tuoi amati lettori che ti conoscono e ti apprezzano dal primo romanzo della serie e sicuramente non ne hanno bisogno i nuovi lettori, quelli che per puro caso si sono ritrovati tra le mani La salita dei saponari e dopo quelle pagine di assoluto delirio di competenze e gradi spero con tutto il cuore che abbiano deciso comunque di proseguire nelle pagine.
Eh sì perché nelle altre pagine c’è la Cassar Scalia più autentica, quella che parla della bellezza di Catania, anche nei sui squarci meno conosciuti e che la fa amare da tutti i lettori. C’è l’autrice che ha dato vita allo straordinario personaggio di Vanina Guarasi, di cui ci si innamora quasi immediatamente. Una donna fragile e fortissima allo stesso tempo. Che ama, ma che ha anche paura di amare. Che lotta indefessamente anche quando è presa dallo sconforto. E ci sono tutti gli altri protagonisti che hanno reso indimenticabili i primi due libri: il commissario Patanè, Angelina, Bettina, Paolo Malfitano.
La salita dei saponari ha tutto della grande penna di Cassar Scalia e in più una trama da giallo classico con due omicidi e un assassino sfuggevole e sfuggente da catturare, e tutt’intorno misteri, omissioni, segreti, rapporti pericolosi. La trama regge, i personaggi sono affascinanti, le location straordinarie come sempre.
Per cui, ti prego Cristina, non importa nulla a nessuno della gerarchia dei poliziotti. Tu sei una scrittrice con i fiocchi la burocrazia lasciala a chi a meno fantasia e genio di te.
Editore: Einaudi
Anno: 2020