
LA CHRISTIE PIU’ TRADIZIONALE CONTRO LA CONCORRENZA
di MANUEL FIGLIOLINI
Quando il genere giallo spopolava come poteva uno scrittore di gialli classici combattere la concorrenza? Rifugiandosi nel classico, che più classico non c’è.
Agatha Christie, che iniziò a scrivere nel 1920, nel 1938, anno di pubblicazione di questo romanzo, aveva già scritto una 30 di romanzi (racconti compresi). L’anno successivo avrebbe dato alle stampe il suo più grande capolavoro “Dieci piccoli indiani”, l’unico giallo al mondo che può mettere in crisi i numeri da record della Bibbia per intenderci. Ma adesso nel mondo letterario e del genere la concorrenza stava veramente diventando spietato soprattutto nel mondo anglofono.
Allora come distinguersi, come dare la zampata finale e mantenere salda la corona della regina del giallo? Tornando al classico, cercando di riportare tutto ai topoi classici da lei inventati. E gioca subito il suo asso nel titolo: “Hercule Poirot’s Christmas”, decidendo di ambientare la nuova avventura di Poirot nel giorno dove tutti sono più buoni e dove il male diventa ancora più feroce, perché si contrappone alla bontà del periodo. La Christie decide di scegliere questo titolo non per mettere una carta commerciale in più sul romanzo, ma decide di porre il lettore agli antipodi del male per fargli sembrare la caduta ancora peggiore.
Torna il delitto della camera chiusa nella sua più completa costruzione, senza sbavature, ma perfetto, come non mai. Quasi desueto per Agatha Christie che alcune volte ha fatto tornare i conti a calci e pugni. E torna anche la famiglia borghese, quella con il capostipite ricco, con numerosi figli che non sono pochi, per motivi di giochi delle maschere, ma che non sono neanche troppi per portare confusione nel lettore. Agatha in questo romanzo pondera tutto, anche la ricostruzione del delitto è basata su di un particolare che lei non esita a nasconderci fin dall’inizio.
Qui c’è tutta la scrittrice inglese di “Assassinio sull’Orient Express” (1934) ma c’è anche tutta la perfezione del classico. E mentre la Christie lucida la corona di regina del genere si appresta a dare alle stampe il suo capolavoro … l’immagine ci fa “ridere buttando la testa all’indietro”.
TRAMA
Gorston Hall, Longdale, campagna inglese. Anni trenta. Natale. Le famiglie accantonano i contrasti e si riuniscono per festeggiare, a volte solo con lo scopo di mascherare odi e rivalità feroci. E infatti la riunione familiare voluta dal vecchio e tirannico Simeon Lee, che ha chiamato attorno a sé figli e nipoti, si trasforma in dramma. Il vecchio patriarca viene misteriosamente ucciso in una stanza chiusa dall’interno. L’assassino è un membro della famiglia? Tutti sono sospettabili, tutti hanno un motivo per volere la sua morte.
Traduzione: Oriella Bobba
Il Natale di Poirot
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