UN VIAGGIO SENZA RITORNO

Voliamo negli Stati Uniti, a Deadwood, in South Dakota. È quasi inverno e il clima comincia a irrigidirsi lasciando alle spalle le calde giornate estive. Rory Mitchell, ragazzo newyorkese di tutto punto, si trova catapultato qui per seppellire il padre, Chris Mitchell, ormai ex sceriffo, che l’ha abbandonato quando era piccolo insieme alla madre nella Grande Mela per tornare a Vivere a Deadwood.

Vorrebbe essere per Rory una tappa passeggera, se non fosse che nel mentre delle risoluzioni burocratiche con Paul Marciani, nuovo sceriffo di Deadwood, resta invischiato in un caso di omicidio piuttosto singolare.

Una donna viene trovata uccisa barbaramente in casa propria con un sacchetto infilato sulla testa, e prima di andare via l’assassino lascia la sua firma ordinando maniacalmente l’appartamento.

Rory, col permesso dei colleghi del padre, si intromette nelle ricerche e resta così a Deadwood per concedersi un po’ di pausa da quella che era la sua vita a New York.

Il romanzo presenta una suspence leggera, dai toni pacati, probabilmente conferiti dai tanti elementi presenti che vengono trattati non tutti approfonditamente; non si può dire che questo valga anche per la trama, il linguaggio e le dinamiche esposte che, al contrario, vengono presentati con toni forti e decisi. Tra le righe c’è posto anche per qualche sentimentalismo e un’elevazione dalle sole situazioni terrene.

L’incontro con Begay alla riserva dei Lakota incide particolarmente sulla vita del cittadino newyorkese che per la prima volta si trova ad affrontare e a fare i conti l’immensità della propria anima. E sarà questa elevazione che permetterà alla squadra di risolvere il caso, questo voler andare oltre ciò che appare, oltre ciò che si vede, scavare dentro e provare a scoprire cosa c’è oltre tutto quello che ci viene proposto. Grazie al Grande Spirito Rory sarà in grado di trovare la sua strada e di risolvere il suo caso personale.

“Sta arrivando la cometa, tesoro […] La tua unica speranza di salvarti è quella di morire”.