ASSO DI PICCHE di DAVIDE GADDA
Be’ come va? Mi stanno seppellendo bene?
Citazione del film Asso del 1981, una pellicola dove tutto sembra incentrato su quella spavalderia adorabile del protagonista che ritroviamo quasi uguale nel personaggio del sovrintendente Fiaschi, ideato nel racconto lungo di Davide Gadda.
Asso di picche si legge davvero con gusto perché non è un semplice giallo, ma un dito puntato dritto sulle dipendenze umane, che sono quelle che rendono tutti più fragili, ma anche più veri. Fiaschi ha come addicted il tavolo da gioco da cui non riesce ad allontanarsi neppure quando la cosa diventa alquanto pericolosa. Ma cos’è alla fine la vita senza un po’ di brivido e di rischio? Per questo il racconto lungo di Gadda piace molto anche alle lettrici. La passione e la dipendenza non fanno discriminazione di sesso e chi non si è mai lasciata soggiogare dal brivido di un nuovo paio di scarpe o da un gioiello con cifre da capogiro? Certo il sovrintende Fiaschi ha dalla sua anche il fatto di essere un poliziotto corrotto…ma questa è un’altra storia e la scopriranno da soli i lettori.
SABOTAGGIO di ALESSIO PIRAS
Il racconto lungo di Piras porta lo stesso nome dell’ultimo thriller girato in patria da Hitchcock prima che lasciasse per sempre il Regno Unito per gli USA. E anche se le trame dei due lavori sono del tutto differenti, sia la pellicola che il libro hanno lo stesso modo di raccontare una città. Nel film di Hitchcock c’è una Londra cupa e decadente lontana dalla città colta e benestante narrata in molte altre pellicole degli anni Trenta e così in Sabotaggio di Alessio Piras, troviamo una Genova fredda e ombrosa che sembra la brutta copia della solare città di mare con le belle palazzine liberty. E tutto questo non può non riversarsi sull’umore del protagonista, Antonio Libeccio, uomo dalla personalità e dall’umore affatto affascinanti, che in qualità di vicequestore viene chiamato a indagare su un camion partito da Barcellona, sparito a Marsiglia e ricomparso a Genova del tutto svuotato del suo carico. Che mistero dunque c’è dietro?
LA COLLANA
La collana I Gechi di Todaro Editore ha la grande dote di presentare ai lettori autori di talento che si cimentano in racconti lunghi e di affascinante lettura. Tutti i lavori contenuti nella collana possiedono l’attrattiva di una bella storia raccontata in un numero ragionevole di pagine e quindi adatti a essere “provati” anche da chi non si considera un accanito lettore. Una bella idea editoriale che permette di leggere gialli di grande qualità nella forma più complicata e astrusa da realizzare da parte di un autore, perché creare la giusta suspense, la giusta tensione narrativa e i giusti personaggi in un racconto è parecchio più complesso che farlo in un thriller di centinaia di pagine. Per cui lasciatevi tentare dai lavori di Gadda e di Piras. Non fosse altro che sono affascinanti anche nel prezzo!