NOVEMBRE SUL LAGO DI COMO: OCCHIO AGLI SPIFFERI, RISCHIANO DI ESSERE MORTALI.

Prendi in mano il libro per una sorta di abitudine atavica, leggiucchi la trama riassunta sul retro e qui già si accende una scintilla di speranza: libraia, appassionata di gialli, mah ci può stare. Poi, finalmente, ti siedi comoda e cominci a leggere sul serio e…ci siamo proprio!

Doretta Cecchi spero sia la persona simpatica, intelligente e gradevole che ha ritratto nel personaggio di Miranda, la “spacciatrice” di libri in cerca di guai, perché la sua scrittura me la fa sentire affine e amica.

Finalmente era arrivata alla sua libreria e, per abitudine più che per necessità, diede un’occhiata alle vetrine: “Ecco è saltato anche un faretto! Beh, domani eh? Oggi basta! Oggi non ne posso proprio più e il corso saltato e la pioggia e il professor Fontana…pfuì, professore quello là!” Si accostò a un portoncino, pescò le chiavi dalla borsa e “Popopòt!” una strombazzata di clacson improvvisa e fortissima risuonò nella strada stretta e la fece sobbalzare. Spaventata si schiacciò contro il muro e le chiavi finirono per terra sotto le ruote di una BMW Cabrio, la capote chiusa, che passava a mala pena fra i muri delle case. Fece appena in tempo a vedere dietro al finestrino un grande foulard, un gran paio di occhiali neri e una mano guantata di bianco che faceva ciao ciao. “E accidenti anche alla Bambi Pisani, alla sua mania del cavolo di spaventare la gente! Lei, il suo clacson, la sua macchina, i suoi occhiali neri di giorno e di notte, le sue arie da Jackie Kennedy del…del…Mmm…Ma che palle stasera!”

Come si nota, lo stile è sciolto, familiare ma non sciatto e la protagonista è una donna single, matura, autosufficiente e autocritica molto, molto credibile. Così come estremamente belle sono le descrizioni di una Como plumbea, ma sempre piena di fascino; sembra davvero di camminare tra le sue strade lavate dalla pioggia o di osservare l’acqua del lago striata d’argento. E tralascio i particolari relativi alle colazioni luculliane che la nostra eroina si regala nei momenti di crisi: da ingrassare solo a leggerne la descrizione!

Ma la trama? mi si chiederà. E’ una solida storia gialla, con morti più o meno eccellenti, ma uniti dall’efferatezza di un’aggressione estremamente feroce. Sarà la nostra libraia, coadiuvata da amici lettori compulsivi (un altro punto a favore dell’autrice!) a cercare di dipanare questa cupissima vicenda aggrovigliata.

Scoprirete, leggendo il libro, come e se ci riuscirà e resterete solo con la malinconia di un romanzo finito troppo in fretta. Ma ci sarà un seguito, vero?

TRAMA

Miranda Sabelli Floris ha una piccola libreria a Como, dove, tra scaffali di narrativa, poesia e saggi eruditi, tiene corsi di scrittura creativa molto amati da tutti. Miranda è una grande appassionata di cinema, di gialli e di noir, e conduce tutto sommato una vita semplice e felice, fin quando il ritrovamento di un cadavere sconquassa quel suo procedere tranquillo. Insieme all’ex maresciallo della Guardia di Finanza Guido Ruggeri, alla scultrice Serenella Rossi in arte Serena e ad Archie, l’antiquario scozzese naturalizzato italiano, Miranda si troverà catapultata in una di quelle storie che tanto le piace leggere. È il primo di una serie di delitti da risolvere per la libraia Miranda Sabelli Floris, il primo capitolo di una serie di gialli dalle fosche tinte scandinave. E ricordate: niente è mai come sembra.

Ascoltate l’incipit letto da Barbara: