LO SCALPELLO DELLA BERBEROVA SCOLPISCE LA LETTERATURA, ED E’ QUASI NOIR
di MAURO FARINA
Scritto nel 1934 e pubblicato nel 1985, è un romanzo breve narrante la storia di Sonecka, giovane musicista di umile estrazione sociale che, per mantenersi, si mette al servizio di una famosa cantante, Marija, come pianista per una serie di concerti e tourneè musicali in Russia e in Europa. Figlia di una pianista non più giovanissima e nubile, la quale ebbe una relazione con uno studente ben più giovane di lei, un evento disonorante per l’epoca, Sonecka è definita figlia d’arte e del peccato.
Ragione per cui, quest’ultima, nel corso della sua vita si porterà il peso della vergogna e un’inettitudine alla vita: il tutto misto a pietà nei confronti di sua madre prima, poi inferiorità e odio nei confronti di Marija.
Scritto in prima persona in forma di manoscritto ritrovato e non revisionato, ambientato nella Russia di inizio XX secolo, con la prima guerra mondiale e la rivoluzione d’Ottobre facenti da sfondo, è sicuramente un racconto molto interessante da vari punti di vista. In primo luogo l’autrice, Nina Berberova, ha dato prova in maniera eccellente della propria capacità di descrivere la psicologia dei personaggi sempre in maniera esaustiva e fine ma senza troppi fronzoli, rendendo il romanzo elegante e crudele allo stesso tempo, con uno stile semplice ma profondo.
Un altro aspetto da non sottovalutare è legato al livello sociale dei personaggi trattati: si può infatti avere una chiara prospettiva della Russia di inizio ‘900, con un marcato divario tra classi sociali in vari aspetti quali l’istruzione e il semi-analfabetismo, la povertà e la ricchezza sfrenata, quasi a voler essere una sorta di denuncia sociale. Due mondi che sembrano tanto diversi tra loro, tanto lontani quanto vicini, conviventi nelle stesse città.
Da sottolineare, a mio avviso, è la costante invidia di Sonecka nei confronti della cantante, di cui si sente sempre inferiore e costantemente all’ombra come se nessuno la notasse realmente: questa invidia potrebbe essere uno strumento di crescita personale? Romanzo breve ma intenso che merita sicuramente di essere letto, con cui l’autrice ci porta nell’anima più intima dei suoi personaggi.
TRAMA
Il fascino e l’invidia, la sottile crudeltà e l’ambivalenza, le sfumature e le ombre nel rapporto tra due donne di diversa condizione e fortuna. Il legame tra una povera pianista – l’accompagnatrice – e una cantante di successo. Scritto nel 1934 e pubblicato nel 1985 in Francia, è stato accolto con grande favore dalla critica e dal pubblico, imponendo all’attenzione una scrittrice che con Blok e Gorkij, Pasternak e Nabokov, e i molti altri autori da lei frequentati, appartiene a pieno titolo alla storia letteraria e intellettuale del Novecento.
Traduzione: Leonella Caruso
L'accompagnatrice
LO SCALPELLO DELLA BERBEROVA SCOLPISCE LA LETTERATURA, ED E' QUASI NOIR di MAURO FARINA Scritto nel 1934 e pubblicato nel 1985, è un romanzo breve narrante la storia di Sonecka, giovane ...