PIANI PARALLELI PER UN INDAGINE A TUTTO CAMPO

Lo scenario, la Carolina del Nord: montagne, parchi nazionali, coste turistiche e cittadine formate da comunità chiuse e diffidenti. La protagonista, una giornalista e conduttrice di podcast: curiosa, intuitiva, con una mente speculativa.  Il plot, un processo per presunto stupro, un mistero irrisolto che riguarda la morte di una giovane donna: piani paralleli per una indagine a tutto campo. 

L’originalità non è il filo conduttore di questo thriller di Megan Goldin che basa la sua straordinarietà sul talento autoriale di creare una suspense completa, efficace, che abbraccia l’intera narrazione, anche se alcune pagine servono a chi scrive e conseguentemente a chi legge di “riprendere fiato”. Pagine dove sopraggiungono le descrizioni in un racconto di quella parte di America operaia e operosa, uscita a pezzi dalla guerra di Secessione e capace nei secoli successivi di far dimenticare agli altri le proprie convinzioni e convenzioni, pur restandone attaccata con caparbietà e orgoglio. 

Quando la protagonista, Rachel Krall arriva nella piccola città di Neapolis si ritrova letteralmente travolta dai misteri e dai segreti di una comunità all’apparenza impenetrabile ma in realtà abitata da “traditori” pronti a parlare, spiegare, istigare la conosciuta conduttrice di podcast con lettere anonime che disegnano perfettamente la pista da seguire per disvelare il più terribile dei segreti. 

Krall basa tutto su questo: sulla suspense pura, sulla regola del sospetto, su un processo dall’esito incerto, sulla ragnatela che lega ogni misfatto a determinati colpevoli; e lo fa con una tecnica narrativa lucidissima ed efficace che vede sbalzi temporali, elissi di azioni, inquadrature singole su determinate sequenze. 

A metà strada tra David Baldacci e Lars Kepler, Megan Goldin si compiace della sua cifra stilistica confezionando un grande romanzo di genere in grado di trasformare un paradigma già visto ed usato in un mezzo per creare pura tensione. Una lettura intrigante resa ancora più efficace dalla perfettissima traduzione di Carla Palmieri. 

TRAMA

Dopo il successo delle prime puntate del suo podcast – che in un caso hanno portato alla scarcerazione di un innocente – Rachel Krall è diventata l’ultima speranza per migliaia di persone in cerca di giustizia. Per la terza stagione sceglie di assistere a un processo per stupro nella piccola città di Neapolis: un adolescente locale, un campione di nuoto con il sogno delle Olimpiadi, è accusato di aver violentato la nipote del capo della polizia. Appena Rachel inizia a indagare, però, qualcuno comincia a inviarle delle lettere anonime con una richiesta d’aiuto: parecchi anni prima, sempre a Neapolis, Jenny Stills era morta per annegamento, ma i messaggi insistono sul fatto che sia stata uccisa. Attratta da quel mistero irrisolto e scabroso, Rachel si lascia coinvolgere. Scandito da capitoli che ricalcano gli episodi di un podcast, La spiaggia è un libro dal ritmo incessante e propulsivo, che si chiede, pagina dopo pagina: riuscirà una città di provincia a rimediare agli orribili torti del suo passato?

Traduzione: Carla Palmieri