Ho trovato questo libro al mercato del libro di Emergency ed il titolo mi ha subito intrigato. Poi ho letto la quarta di copertina e la mia curiosità ha subito un esponenziale crescita dovuto anche dal fatto che l’autore, dal nome italiano, è svizzero. Dopo aver valutato l’ipotesi di aprire la categoria “gialli svizzeri”, ho deciso di leggere questo libro tralasciando novità ed uscite più recenti. E l’ho letto veramente in un batter di ciglia.
In quella zona della Provenza, durante le vacanze, certe volte il tempo si distrae. Il sole resta fisso nel cielo del pomeriggio, e tu rivedi le tue vecchie estati che s’infilano fra le gelosie o che ruotano nella polvere di un salotto in penombra. Basta poco per sentirle che ronzano col suono di un motorino sulla strada. Jean Salviati era attento ai segni delle estati sepolte. Anche perchè non ne aveva vissute molte. Durante l’anno stava in Svizzera, e nei mesi di vacanza andava in Francia dai nonni. Era lì che aveva imparato molte cose, di quelle che non ti rendi conto di aver appreso finché non le hai dimenticate.
Rapinare una banca Svizzera è la missione di Jean Salviati insieme ad un investigatore ticinese, Elia Contini. La rapina deve essere fatta per salvare la figlia di Salviati, inguaribile giocatrice di casinò che è scivolata nella rete di un criminale che ha messo gli occhi su una transazione bancaria molto succulenta. Ma niente si svolge come dovrebbe andare e tra colpi d’ironia e di suspence il libro volge verso un’inaspettato finale.
Cercando di conoscere meglio, su internet, Andrea Fazioli e la sua bibliografia sono approdato ad alcune recensioni che tacciavano il romanzo di noia, ma mi sento di smentirle in pieno. Può essere tutto tranne che noioso, la scrittura di Fazioli è semplice, lineare e concentrata, non si perde in lunghe disamine o noiosi flash-back. Non reitera le situazioni solo per aumentare il volume del romanzo. E’ un bel noir da leggere.
Andrea Fazioli è riuscito ad utilizzare tecniche “gialle” pur scrivendo un libro senza cadavere. Fa sua la suspense e crea, ad ogni capitoli, una variante sul finale che ti coinvolge e ti porta a leggere anche il capitolo seguente. Nella vicina Svizzera, Fazioli ci porta in giro tra il canton Ticino e Zurigo fornendo solo dei piccoli dettagli che differenziano queste terre dalle altre.
E’ la morale sociale molto forte in questo romanzo. Dove finisce il ladro e dove inizia il criminale, qual’è lo stato d’animo che li divide. E’ forse il ladro, un delinquente fine a se stesso capace di umanità ed è forse il criminale, un delinquente che non guarda in faccia a nessuno ma solo ai suoi interessi? Una riflessione sopra le righe che sommessamente corre in tutto il romanzo di Fazioli.
Musica consigliata: Blackout di Anna Calvi, il gioco tra la la luce ed il blackout ricordano i vari volti dei personaggi di Fazioli, il ladro, l’investigatore, l’arrivista, i borghesi.
Editore: Guanda
Anno: 2009