PRESENTE E PASSATO

di BARBARA GALIMBERTI

Fuori, gli scapigliati corrono come una vera tempesta da sturm und drang, dritti verso un luogo di morte, alla ricerca di una sirena che li ha stregati.

Quando si legge un libro, in realtà, si sottoscrive un patto con l’autore, si accetta in modo tacito quella storia e si partecipa silenziosamente alle dinamiche che emergono tra le parole.

È proprio attraverso la narrazione che impariamo a dialogare con l’autore. Se poi lo scrittore, con generosità, come riesce a farlo Claudia Salvatori, ci accompagna nella profondità della trama del suo libro, allora siamo in grado di vivere pienamente diverse vite, che ci vengono raccontate pagina dopo pagina, avvicinandoci sempre più ai personaggi e ritrovandoci in ambienti che diventano quasi familiari.

Claudia Salvatori, con Sublime anima di donna, ha deciso di permettere al lettore di vivere in tempi diversi; momenti in realtà legati da un filo sottile, quasi trasparente, che però sa stringere con forza il lettore, tenendolo vicino a sé fino a quell’ultima pagina con la quale la scrittrice saluta colui che non vorrebbe certo arrivare alla fine di quel romanzo, lasciandolo con il ricordo di un’esperienza letteraria ricca e profonda.

L’autrice ha scelto di raccontare un periodo storico milanese molto interessate, oggi da molti dimenticato, ma per fortuna non da tutti, che è stato capace di lasciare un segno importante in questa città.  La Scapigliatura e Milano si sono legate l’una all’altra e hanno trovato il loro sublime equilibrio. 

Bisognerebbe solo tornare a leggere quegli autori e a rivivere quelle opere prive di frivolezze, dove anche la morte aveva trovato modo di essere osservata e raccontata. L’autrice, con un questo thriller caratterizzato dai salti temporali, ha riportato il lettore a rivivere quel legame che si insinua tra le parole, con la pittura e la musica di tempi diversi, di cui i romanzi dovrebbero essere ricchi. La scrittrice ci presenta anche due donne di oggi, diverse tra loro, ma unite proprio da una vera amicizia, che in realtà, tra quel passato e quel presente, si vive nell’intero romanzo.

Un thriller, i cui salti temporali non minano la suspense e la tensione che si sono perfettamente insinuate tra le pagine. Sublime anima di donna è un romanzo che funziona, proprio perché non condiziona il lettore, non lo blocca in un periodo storico, ma cammina con lui nel tempo, facendo in modo di ridurre le distanze tra la scrittura e la lettura, dove spazio e tempo sono vissuti in modo pieno e assoluto. 

TRAMA

Il caso vuole che Mariarita Fortis, donna di cultura, collaboratrice di un uomo politico, scovi presso un antiquario il racconto inedito di un anonimo autore della Scapigliatura. É il manoscritto di un serial killer che uccide donne giovani e belle per asportarne parti del corpo per ricomporle in una ideale sublime anima di donna. Accade però che, in quegli stessi giorni, a Milano, qualcuno imiti il protagonista di quel racconto. Mariarita Fortis non può far altro che parlarne con Stella del Fante, una investigatrice privata, per coinvolgerla in indagini che condurranno in lettore in un mondo misterioso, immaginario, pericoloso, popolato da strani personaggi e a cavallo tra Ottocento e oggi. Un capolavoro del noir che nel 2001, anno della sua prima uscita, si aggiudicò il prestigioso Premio Scerbanenco e che I Gialli Oltre sono ben lieti di riproporre ai lettori.