UN NOIR, UNA FIABA E L’AMORE PER BUKOWSKI
È una fiaba sbilenca quella che racconta Paolo Roversi in Taccuino di una sbronza nella nuova edizione pubblicata lo scorso luglio per Sem editore.
Una narrazione divertente e complicata dal sentore noir che affascina proprio perché l’autore non risparmia quasi nulla al lettore: dalla descrizione di una società finto perbenista e abbarbicata su convenzioni formali e falsissime, alla voglia di sconvolgere la propria vita fino a resettare tutto, alla passione autoriale per Bukowski, al senso del Destino e delle coincidenze, ovvero tutte quelle cose che ti colpiscono che tu ci creda o no.
La trama è affascinantissima nella sua semplicità e narra di due amici, Carlo e Romeo che il 4 marzo 1994 stanno passando assieme qualche giorno in Irlanda prima che Carlo torni a Milano per sposarsi con Sara Rovelli, bocconiana snob e rampolla di una famiglia pregiatissima e molto in vista. E questo di per sé farebbe già pensare a una vita coniugale tra le più barbose e zerbinate, ma non basta perché Carlo, nella vita di tutti i giorni fa anche il bancario.
E allora prima che il Mostro cattivo della vita convenzionale e piatta se lo fagociti Carlo decide di fare da solo un addio al celibato memorabile e si ubriaca fino a svenire. Letteralmente. Perché va in un coma etilico, tanto che il suo amico Romeo deve portarlo di corsa in ospedale. Qui il povero Carlo viene rianimato e salvato ma quando si sveglia sostiene di essere affatto Charles Bukowski. Tutti pensano immediatamente a una conseguenza cerebrale data dal coma e che ha sicuramente portato Carlo a una grave patologia mentale. E invece proprio la notte in cui il bancario milanese giace in un letto di ospedale le agenzie di stampa internazionali battono la notizia che il vero Bukowski è morto a San Pedro a 73 anni per una brutta leucemia.
Ed è qui che il romanzo di Paolo Roversi diventa qualcosa di assolutamente godibile perché oltre che diventare quasi una pièce teatrale, diverte a affascina i lettori con il grottesco che la presunta reincarnazione di Charles in Carlo sparge nella vita del bancario e di tutte le persone che gli sono vicine.
Un libro godibile che è un noir solo a metà, perché in realtà affronta molti più aspetti della vita degli esseri umani e presenta dei personaggi da dieci e lode a cui i lettori non potranno non affezionarsi.
Le altre recensioni di Paolo Roversi: Psychokiller , Addicted.
Editore: SEM
Anno: 2020